Atalanta-Juventus, le pagelle – Nel segno di Dusan Vlahovic, l’uomo del destino, che nella finale di Coppa Italia decide la partita con una zampata delle sue contro un’Atalanta vogliosa ma che incassa la prima sconfitta di due finali a disposizione per 1-0. Il match si mette subito per il verso giusto per i bianconeri di Allegri, che trovano il vantaggio dopo appena quattro minuti, portando la Dea a risalire il fiume senza però essere troppo pericolosi in area avversaria. Maggiori squilli nella seconda frazione, con la Juventus che al 72′ trova il raddoppio sempre con Vlahovic, annullato però per fuorigioco. Sfortuna per l’Atalanta, con Lookman che all’80’ centra il palo che di fatto spegne le speranze della squadra di Gasperini, con la Juventus che porta a casa la 15esima Coppa Italia della sua storia. Di seguito le pagelle.
Atalanta-Juventus, le pagelle del match
CARNESECCHI 6 – Sul gol poco da fare, per il resto nessun errore particolare.
DE ROON 6 – La grinta del capitano, si vede in tutto il suo splendore. Chiude deciso, fa ripartire, tiene tutti sull’attenti. Peccato per l’infortunio, sperando che non sia niente di grave in vista dell’Europa League. (DAL 65′ TOLOI 6 – Alza un muro piccolissimo, visto che la Juventus non attacca più).
HIEN 4.5 – Fa un solo errore, ma costa la Coppa Italia: Vlahovic gli taglia davanti, lui parte con i giri in ritardo, e la conseguenza è la rete della sconfitta. Il che annulla il resto della partita. (DAL 59′ SCALVINI 5.5 – C’è poco da difendere, e infatti lo si vede sempre sulla trequarti avversaria, senza incidere).
DIJMSITI 5.5 – Lento nel far scattare il fuorigioco sul gol di Vlahovic, poi troppo irruento anche dove non serve.
ZAPPACOSTA 5.5 – Lì a destra serviva più coraggio, troppo il freno a mano tirato, risultando un diesel che sul più bello non si espone. (DAL 59′ HATEBOER 5.5 – Stesso discorso di Zapapcosta)
PASALIC 5.5 – Dovrebbe garantire qualità ed inserimenti: difetta in entrambe le situazioni, sbattendo sul muro bianconero, e a volte lasciando il centrocampo in inferiorità numerica. (DAL 59′ MIRANCHUK 6 – Quantomeno ci prova)
EDERSON 6 – Non si scompone di fronte l’aggressività della Juventus, giostra con calma cercando lo spazio giusto. Un metronomo.
RUGGERI 6 – Meglio della fascia destra, dalla sua parte arrivano molti più cross che tengono sull’attenti la retroguardia della Juventus.
LOOKMAN 6.5 – In mezzo zero spazi, quando si allarga escono fuori le sue caratteristiche, dove il raddoppio juventino è una costante. L’occasione più grande è sui suoi piedi, ma il palo gli nega il pareggio.
KOOPMEINERS 5.5 – Contro il suo possibile futuro non brilla. Sulla trequarti non ha tempo di inventare, qualcosina di più da arretrato, ma non basta.
DE KETELAERE 5 – Inerme. Serve il fisico, non il suo piatto forte. Basta questo per venire annullato totalmente. (DAL 46′ TOURE’ 6 – Ingresso frizzante, dialoga molto con i compagni, attaccando la profondità appena può. Chissa se avesse iniziato dall’inizio cosa sarebbe potuto succedere).
All.GASPERINI 5.5 – Terza finale persa, comincia a diventare un incubo. L’assenza di Scamacca pesa tantissimo, con De Ketelaere falso nueve che non convince contro una difesa coriacea come quella di Allegri. Ritorna sui suoi passi cambiando faccia alla squadra nella seconda frazione, ma non basta. Soffre la tensione di questi appuntamenti. Ora tutte le forze per l’Europa League.
Le pagelle della Juventus
PERIN 6 – Spettatore non pagante. Sicuro nelle uscite.
GATTI 6 – Mette in campo l’arma migliore, l’aggressività. Ne ha a chili per non permettere all’Atalanta di essere pericolosa dalle sue parti.
BREMER 6.5 – Non sbaglia mezza cosa. Dalle sue parti c’è un cartello: divieto di transito.
DANILO 6.5 – Prestazione da capitano vero. E’ stato in grado a dare la giusta energia ad una squadra che lo segue a dovere. Non ne fa passare mezza.
MCKENNIE 6 – Messo a destra per limitare Ruggeri e Lookman, non due qualsiasi. Regge bene il confronto.
CAMBIASO 6.5 – Tocco di prima superbo, Vlahovic ringrazia e butta in rete. Da lì corre per sette; troverebbe anche il secondo assist per il secondo gol del serbo, ma è offside. (DALL’81 WEAH S.V.)
NICOLUSSI CAVIGLIA 6 – La scelta più discussa, ma lui non si scompone facendo il suo senza esagerare. (DAL 62′ MIRETTI 6 – Senza infamia e senza lode, il giusto. Ha sui piedi il possibile 2-0, ma sfonda la traversa).
RABIOT 7 – Oggi si è capito perchè è fondamentale per la Juventus. Taglia, cuce, lega, alza i ritmi e li abbassa come vuole. E’ ovunque.
ILING-JUNIOR 5.5 – La corsa c’è, la spinta pure: manca la scelta finale. Quella giusta.
VLAHOVIC 7.5 – L’uomo della Coppa Italia. Glaciale e rapido come un killer, sfrutta al meglio l’unica occasione pulita che si ritrova. Non solo, dialoga a dovere con la squadra e in fase difensiva è prezioso. Prestazione a cinque stelle. (DALL’81’ MILIK S.V)
CHIESA 6 – Uno dei più attesi, ma davanti fa fatica a trovare lo spazio per colpire nonostante i consueti strappi. Da apprezzare il sacrificio in difesa. (DAL 69′ YILDIZ 5.5 – Poteva, e doveva, entrare meglio. Impacciato e poco reattivo, in una finale serve molto altro).
All.ALLEGRI 7 – Un ultimo ballo prima di salutare tutti? Chissà, ma intanto porta a casa una coppa dal sapore di ossigeno, la quinta per lui (il più vincente di tutti in questa competizione). Lo fa con il suo marchio di fabbrica, il corto muso. Gol nei primi minuti e poi tutti dietro a lottare: una goduria per il suo modo di intendere calcio. E tutta la squadra gli fa questo regalo per sorridere tutti insieme. Forse per l’ultima volta.