La finale di Coppa Italia tra Atalanta e Juventus è probabilmente una sfida tra due modi agli antipodi di intendere il calcio. Da una parte il calcio veloce e spumeggiante degli uomini di Gian Piero Gasperini, dall’altra il risultatista per eccellenza Massimiliano Allegri ad un passo dall’esonero a fine stagione. Il tecnico si affida ai suoi ragazzi per chiedere un ultimo trofeo ad un ciclo straordinario. Dall’altra parte però i neroazzurri vogliono finalmente tornare ad alzare una coppa dopo 60 anni, in attesa della partita più importante a Dublino contro il Bayer Leverkusen. TAG24 segue la finale di Coppa Italia dalla tribuna stampa dello Stadio Olimpico.

Coppa Italia Atalanta Juventus cronaca del primo tempo

Parte a sorpresa molto aggressiva la Juventus che pressa altissima l’Atalanta sospinta da uno stadio per la maggior parte bianconero. Dopo 4′ se ne va in profondità Dusan Vlahovic servito in profondità splendidamente da Cambiaso che resiste al ritorno di Djimsiti e batte Carnesecchi. Apoteosi Juventus allo Stadio Olimpico con tutta la panchina che invade il campo per celebrare il bomber che nelle occasioni che contano dimostra di esserci sempre. Partenza dirompente dei bianconeri con Massimiliano Allegri che sfrutta al meglio gli esterni per rendersi pericoloso.

Iling Junior si inserisce e mette dentro una gran palla salvata nell’aria piccola, l’Atalanta sembra aver incassato il colpo e su calcio d’angolo è McKennie a sfiorare la rete. I neroazzurri sembrano la brutta copia della squadra meravigliosa che ha passeggiato sulla Roma, ma si sanno rendere pericolosi con il tiro di Lookman murato dalla difesa. Intanto si prende il primo cartellino giallo del match al 16′ Hien, che sembra in palese difficoltà questa sera. L’Atalanta sembra incapace di reagire e rendersi pericolosa, con la Juve che vince tutti i duelli a centrocampo.

L’Atalanta sembra essere migliorata nella qualità del palleggio, ma il ritmo è sempre blando e non riesce in alcun modo a rendersi pericolosa dalle parti di Perin. Una difesa granitica della Juventus, con Max Allegri che sembra aver preparato tatticamente benissimo la partita. La fotogafia della gara è De Ketelaere che tutto solo dopo un rimpallo dal limite con il sinistro non replica la doppietta con la Roma e tira alle stelle.

La Juventus però si dimostra sempre padrona del campo e con le verticalizzazioni sugli esterni, soprattutto a sinistra con Chiesa, si rende sempre pericolosa. Per quanto l’Atalanta sembra essersi ripresa dall’avvio shock non sembra essere in grado di arginare l’atletismo dei bianconeri, che stanno vincendo la gara sfidando gli uomini di Gasperini proprio sul loro punto di forza. Sembra incredibile che la squadra capace di incantare l’Europa ed eliminare con un sonoro 3-0 ad Anfield il Liverpool concluda 45′ senza mai calciare nello specchio.

Cronaca secondo tempo

Gasperini si gioca il primo cambio facendo entrare Tourè al posto di De Ketelaere, con i bergamaschi subito pericolosi con un gran tiro di Lookman deviato dalla difesa in calcio d’angolo con la palla che sfiora il palo a Perin battuto. Nonostante tutto la Juventus riparte sempre molto bene, con Rabiot che dopo 30 metri palla al piede serve Chiesa che però incespica sul pallone al momento di calciare verso la porta. Episodio dubbio al 53′ quando Vlahovic viene abbattuto con una sbracciata e con un leggero tocco sul ginocchio da Hien, ma l’arbitro fa giocare tra le proteste del numero 9 bianconero che si prende anche il giallo.

Momento di tensione al 58′ quando Iling resta a terra dopo una pallonata in faccia, ma l’arbitro e l’Atalanta non si fermano con i bergamaschi che arrivano poi al colpo di testa al lato con Koopmeiners. Danilo cerca di farsi giustizia da solo, con il direttore di gara che deve placare gli animi. Altre mosse dalle panchine: per la Dea entrano Scalvini, Hateboer e Miranchuk al posto di Zappacosta Hiein e Pasalic, mentre Allegri risponde inserendo Miretti al posto di Caviglia. La Juventus ha un passo dal 2-0 con il solito scatenato Vlahovic che supera tutta la difesa bergamasca ma viene chiuso bene prima da Carnesecchi, poi da De Roon che nel contrasto guadagna anche bene rimessa dal fondo. Gran merito dell’azione è di Chiesa ripartito benissimo con un break dal limite della sua area di rigore. Poco dopo l’esterno azzurro esce per lasciare il posto al talentino Yldiz.

L’Atalanta prova a farsi vedere, ma le sue azioni offensive sembrano confuse e non frutto delle solite trame offensive. Perin intanto non ha ancora dovuto sporcarsi i guantoni dopo 70′, dato emblematico delle difficoltà neroazzurre. Grande opportunità con Miranchuk che si inserisce calciando di prima intenzione nel cuore dell’aria di rigore, ma la botta di prima intenzione finisce alle stelle. Partita sontuosa di Rabiot, di gran lunga il migliore in campo capace di ribaltare continuamente il fronte offensivo e di essere uomo ovunque in difesa. Proprio da un suo break parte l’azione offensiva che porta allo splendido cross di Cambiaso che trova nuovamente Vlahovic per la doppietta che può valere la Coppa Italia. Il condizionale però è d’obbligo in epoca VAR, infatti la rete viene annullata per fuorigioco strozzando in gola l’urlo di gioia dei tifosi bianconeri.

Al 77′ ennesima sontuosa giocata di Vlahovic con uno stop a seguire con cui salta Djimsiti che lo stende e si prende il giallo. Il serbo stasera sta giocando forse la sua miglior partita della stagione, ne può gioire sicuramente Max Allegri che gli ha sempre dato fiducia. La prima vera grandissima palla gol per l’Atalanta arriva all’80’ con Lookman che sguscia per la prima volta tra le maglie della difesa bianconera e colpisce il palo a Perin battuto con un gran destro da fuori area. Doppia mossa di Allegri che inserisce Weah e Milik, escono tra gli applausi Vlahovic e Cambiaso che per ora stanno decidendo la finale.

La Juventus pareggia il conto dei legni all’83’ quando Miretti dal vertice destro dell’aria di rigore lascia partire una sassata a incrociare che colpisce in pieno la traversa con Carnesecchi battuto. Gli ultimi minuti vedono l’Atalanta attaccare in modo nervoso, senza però mai rendersi davvero pericolosa. I 6′ di recupero sembrano interminabili, ma il disperato tentativo si infrange sui guantoni di Perin. La squadra di Gasperini dà l’aria di aver perso la partita dal punto di vista tattico con Massimiliano Allegri che ha preparato al meglio i suoi e che all’ultimo si fa anche espellere in un eccesso di proteste che lo porta a tirare via la giacca tra gli applausi del pubblico bianconero. L’apoteosi della Juventus fa da contraltare all’ennesima delusione per Gasperini, questo risultato deve servire da lezione in vista della notte di Dublino.

Tabellino

ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi; De Roon (65′ Toloi), Hien (58′ Scalvini), Djimsiti; Zappacosta (58′ Hateboer), Pasalic (58′ Miranchuk), Ederson, Ruggeri; Koopmeiners, Lookman; De Ketelaere (46′ Toure). A disposizione: Musso, Rossi, Bakker, Adopo, Bonfanti. Allenatore: Gasperini.

JUVENTUS (3-5-2): Perin; Gatti, Bremer, Danilo; McKennie, Cambiaso (80′ Weah), Nicolussi Caviglia (61′ Miretti), Rabiot, Iling-Junior; Chiesa (69′ Yildiz), Vlahovic (80′ Milik). A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Kostic, Alex Sandro, Kean, Rugani, Alcaraz, Djalo. Allenatore: Allegri.

Reti: 4′ Vlahovic

Ammoniti: Hien, Vlahovic, Djimsiti

Espulso: Allegri