Caso Toti, il centrodestra sta finendo la pazienza? Dopo le parole della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ieri a Milano aveva detto di voler attendere le risposte del governatore ligure prima di valutare, oggi sulla vicenda sono intervenuti di nuovo diversi esponenti di spicco della maggioranza, tra cui il vicepremier, Antonio Tajani. L’opposizione, intanto, continua ad incalzare per le sue dimissioni.

L’inchiesta per corruzione della Procura di Genova, che lo scorso 7 maggio ha portato agli arresti domiciliari il governatore della Regione Liguria, Giovanni Toti, viaggia su due binari paralleli: da una parte la vicenda giudiziaria con gli interrogatori degli indagati e l’apertura di nuovi filoni e dall’altra quella politica che coinvolge il governatore di Noi Moderati e che potrebbe portare la Regione Liguria alle elezioni anticipate in autunno. Due binari che si intersecano con un terzo, quello amministrativo con il pericolo del blocco delle opere pubbliche.

Inchiesta Genova, il centrodestra attende Toti, ma avverte: “Le opere non possono fermarsi”

Ed è su quest’ultimo aspetto che si stanno concentrando nelle ultime ore le preoccupazioni dei partiti di maggioranza che, pur premettendo la necessità di aspettare l’interrogatorio di garanzia del governatore della Liguria, cominciano a fare qualche pressione.

“Si faccia chiarezza. Sono garantista. Aspettiamo il Riesame e l’interrogatorio di Toti e vediamo cosa accadrà, ma le opere devono assolutamente andare avanti. Non si può attendere l’ultimo grado di giudizio, questione di anni, per vedere se Toti è colpevole o innocente. La priorità sono i cittadini e le infrastrutture al loro servizio”.

Sono le parole del vicepremier di Forza Italia, Antonio Tajani, sull’inchiesta di Genova, pronunciate ai microfoni di Radio24.

Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti ha sottolineato:

“Le persone non si caricano, né si scaricano. Toti ha detto che vuole essere interrogato per rispondere. Lasciamogli il tempo di esercitare il diritto alla difesa. Le dimissioni sono una scelta di natura personale che ognuna assume rispondendo alla propria coscienza e al proprio operato”.

Dimissioni? Il centrosinistra incalza con Schlein: “La Liguria non può rimanere in balia dell’incertezza”

E mentre il centrodestra aspetta l’interrogatorio di garanzia del Presidente della Regione Liguria, il centrosinistra continua a chiederne a gran voce le dimissioni.

“Il candidato del Pd in Liguria? In questo momento siamo concentrati a chiedere le dimissioni necessarie del presidente della Regione Liguria, perchè la regione non può rimanere in balia dell’incertezza davanti ad accuse e indagini di questa gravità”.

Dice la segretaria Pd, Elly Schlein, in una tappa del suo tour elettorale rispondendo in merito all’eventuale nome che il Pd proporrà in caso si elezioni anticipate in Liguria. Tra i nomi che circolano con maggiore insistenza sembra esserci quello dell’ex ministro Andrea Orlando.