Nello stipendio NoiPA di maggio 2024 ecco il Bonus Mamme: l’annuncio e calcolo arretrati
A partire dalla busta paga di maggio 2024, le lavoratrici madri che hanno fatto richiesta potranno beneficiare dell’esonero contributivo, come previsto dall’articolo 1, comma 180, della Legge di Bilancio 2024. Questo provvedimento, noto come Bonus Mamme, è una misura introdotta per supportare le madri lavoratrici attraverso una riduzione dei contributi previdenziali dovuti, con un limite massimo di 250 euro mensili.
Stipendio NoiPA Maggio 2024: dettagli sul Bonus Mamma
Il Bonus Mamme verrà applicato direttamente sulla busta paga delle beneficiarie. Il calcolo del beneficio dipende dalle prestazioni pensionistiche che sarebbero state dovute, garantendo un supporto economico fino al limite prestabilito. Importante, le lavoratrici che non hanno ancora fatto richiesta possono comunicare in qualsiasi momento la loro intenzione di usufruire del bonus all’amministrazione di appartenenza.
Per facilitare l’accesso al bonus, l’INPS ha implementato l’utility “Esonero Lavoratrici Madri“, attraverso il quale le madri lavoratrici possono comunicare direttamente all’INPS il numero di figli e i relativi codici fiscali. In questo modo, le lavoratrici possano richiedere l’esonero in modo autonomo e diretto, senza necessità di intermediari.
L’INPS ha comunicato che le lavoratrici madri, il cui datore di lavoro fa parte della rete NoiPA, non necessitano di utilizzare l’utility per trasmettere i dati dei figli se l’amministrazione di appartenenza ha già provveduto alla registrazione di tali informazioni. Questo rende il processo più snello e meno oneroso per le lavoratrici, facilitando l’accesso al beneficio senza duplicazione di procedure.
Gestione e tempistiche dei pagamenti degli arretrati
Per le madri lavoratrici statali, la busta paga di maggio si presenterà più ricca non solo per l’esonero corrente, ma anche per gli arretrati dei mesi di gennaio-aprile 2024. Questi ultimi saranno liquidati con un cedolino speciale ad emissione urgente. La piattaforma ha annunciato che i pagamenti degli arretrati sono previsti entro il 15 maggio 2024.
L’introduzione del Bonus Mamme rappresenta un significativo sostegno per le madri lavoratrici, contribuendo a un miglioramento delle loro condizioni economiche e offrendo un riconoscimento tangibile dell’importanza del loro ruolo sia in famiglia che nel contesto lavorativo. Con la decontribuzione applicata direttamente sulla busta paga, il processo è semplificato e le beneficiarie possono godere del vantaggio economico senza ulteriori complicazioni.
Stipendio NoiPA Maggio 2024: chi sono le beneficiarie del Bonus Mamme
Il Bonus Mamme 2024 è un’iniziativa legislativa destinata a sostenere le lavoratrici dipendenti madri di tre o più figli fino al 2026. Il beneficio copre integralmente i contributi previdenziali IVS dovuti fino al diciottesimo compleanno del figlio più giovane, con un vantaggio economico che può raggiungere i 3.000 euro annuali, ossia fino a 250 euro al mese. Durante il 2024, in fase sperimentale, il beneficio si estende anche alle madri di due figli, purché il figlio più giovane non abbia superato il decimo anno di età.
Il Bonus mamme rappresenta un’esonero totale dalla quota di contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti, a favore delle madri lavoratrici a tempo indeterminato con figli minori. L’agevolazione è mirata a alleviare il carico fiscale sulle madri lavoratrici, aumentando di conseguenza il loro netto mensile fino al limite massimo di 3.000 euro all’anno.
Come verificare il cedolino su NoiPA
Per accedere ai dettagli dei pagamenti, inclusi quelli ordinari e quelli speciali per gli arretrati, le lavoratrici possono collegarsi al portale NoiPA. È possibile consultare i cedolini accedendo alla sezione “Consultazione dei pagamenti” nell’area riservata del sito. Per l’accesso sono necessarie le credenziali personali o le identità digitali come SPID, CIE o CNS.
Integrazione e non cumulabilità degli esoneri
È importante notare che il bonus di decontribuzione per le madri lavoratrici è alternativo e non cumulabile con altri esoneri contributivi previsti da precedenti normative, come il Decreto Lavoro che offre un esonero IVS del 6% o 7%. Nel calcolo del totale degli arretrati dovuti, l’importo dell’esonero applicato nei mesi di gennaio, febbraio e marzo sarà quindi dedotto dall’ammontare complessivo del bonus.