Giancarlo Giorgetti fa un passo indietro sulla Sugar Tax e il Governo si affretta a chiarire l’intenzione di rinviare l’introduzione della nuova tassa al 2025. Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, invece punta il dito contro il Ministro dell’Economia per quanto riguarda l’emendamento sul Superbonus, provvedimento che, invece, Giorgetti difende.
Sugar Tax, passo indietro di Giorgetti e Palazzo Chigi pensa a rinvio al 2025
Alla fine le insistenze dell’opposizione, ma anche di una parte della stessa maggioranza, hanno spinto il Governo e il Ministro dell’Economia a ripensarci. Introdurre una nuova tassa a meno di un mese dalle Elezioni Europee, alla fine, non deve essere sembrata una buona idea a nessuno. Ecco perché, fonti di Palazzo Chigi hanno fatto sapere, nel primo pomeriggio di oggi, che:
“La Presidenza del Consiglio e il ministero dell’Economia sono al lavoro per trovare una soluzione che consenta di posticipare al 2025 la cosiddetta ‘sugar tax’”.
Lo stesso ministro Giorgetti, alla fine, ha ammesso che gli “alleati” avevano ragione a non essere d’accordo con l’introduzione anticipata.
“Gli alleati hanno ragione, anch’io non sono contento che la Sugar Tax entri in vigore. Stiamo facendo in queste ore uno sforzo per rinviare l’entrata in vigore al primo gennaio 2025”.
L’esponente della Lega, poi, ha anche aggiunto:
“Stiamo facendo in queste ore uno sforzo per cercare molto faticosamente una copertura finanziaria per rinviare l’entrata in vigore al primo di gennaio del 2025, credo che alla fine ci arriveremo”.
Sul superbonus l’attacco di Conte: “No norme che gettino persone nella disperazione”
Tutti contro Giorgetti per l’emendamento al Dl Superbonus che di fatto vorrebbe dilazionare il rimborso dello sgravio per dieci anni a partire dal 2024, rendendo quindi retroattiva la norma. Contro l’emendamento si è schierata anche Forza Italia con il segretario, Antonio Tajani. Tra i più critici sicuramente c’è il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, che punta il dito contro Giorgetti, indicandolo come il principale responsabile del disastro di cui parla, essendo stato lui a “governarlo” negli ultimi tre anni, prima con il governo Draghi e poi oggi con quello Meloni.
“Bisogna dare una regolamentazione che non getti nella disperazione persone e operatori per i diritti già acquisiti”
ha detto Conte a margine di un evento organizzato da Confcommercio. Il leader pentastellato ha, poi, sottolineato la coerenza del leader di Forza Italia.
“Tajani è stato più coerente. Il provvedimento è sempre stato sostenuto anche da Lega e Fratelli d’Italia, questo voltafaccia è indegno.”
Il Superbonus “è una misura eccezionale per tempi eccezionali. Finita quella ubriacatura da questo tipo di droga economica bisogna uscire. La disintossicazione purtroppo è dolorosa però qualcuno la deve fare”, ha affermato, infine, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in relazione al Superbonus.