Sciopero treni 19 maggio 2024. Ancora disagi nel settore dei trasporti pubblici.
Le sigle sindacali CUB Trasporti, SGB e USB hanno infatti indetto un’altra giornata di uno sciopero nazionale per cercare ancora una volta di difendere i diritti del personale di bordo e di macchina dell’intero sistema ferroviario.
L’agitazione inizierà alle ore 3:00 di domenica 19 per concludersi alle ore 2:00 di lunedì 20 maggio 2024.
Saranno dunque circa 24 le ore di possibile disagio per chi aveva intenzione di usare questo mezzo pubblico per i propri spostamenti.
Sciopero treni 19 maggio 2024: stop a Trenitalia e Trenord
Gruppo FS, Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord hanno fatto sapere che aderiranno all’agitazione sindacale. Sui propri canali di informazione o sui siti web ufficiali queste società hanno infatti spiegato attraverso un comunicato come per tutta la giornata di domenica 19 maggio 2024 potrebbero verificarsi disservizi.
La regolare circolazione dei convogli potrebbe subire modifiche, ritardi, cancellazioni e soppressioni di fermate. Alcuni treni potrebbero dover interrompere il servizio prima di giungere alla stazione prevista come destinazione del viaggio.
I disagi potrebbero manifestarsi ancor prima dell’inizio dell’orario di sciopero e successivamente al termine prefissato. In particolare i convogli che si troveranno già in viaggio allo scoccare delle ore 3:00 di domenica 19 maggio 2024 arriveranno comunque alla destinazione finale se questa è raggiungibile a non più di un’ora dall’inizio dell’agitazione sindacale.
Altrimenti il treno potrebbe non concludere l’itinerario e terminare il servizio in stazioni precedenti la destinazione finale.
Trenord fa poi sapere che lo sciopero potrà avere ripercussioni non solo sul servizio regionale e suburbano, ma anche sui collegamenti aeroportuali e sui viaggi a lunga percorrenza.
Se effettivamente verranno soppresse le corse ferroviarie per gli aeroporti di Milano Linate e Milano Malpensa, Trenord assicura che saranno approntati bus sostitutivi.
Le fasce orarie garantite
Lo sciopero cade in un giorno festivo. Per questo motivo nessuna società di trasporto garantirà delle fasce orarie di servizio.
Gli accordi di settore però proteggono i collegamenti a lunga e a media percorrenza con alcuni servizi minimi.
Considerando invece il trasporto locale non sarà garantita a priori la partenza di alcun treno.
Trenitalia consiglia di verificare l’effettiva partenza del proprio treno ancor prima di recarsi in stazione attraverso il proprio sito internet o chiedendo informazioni al numero verde di assistenza clienti 800 89 20 21.
Chi volesse cambiare i propri programmi e rinunciare al viaggio in treno, potrà richiedere il rimborso del biglietto riferito al 19 maggio 2024 completando l’apposito modulo.
Le persone che hanno acquistato un titolo di viaggio in Intercity o Frecce potranno domandare il rimborso fino a un’ora prima della partenza prevista del treno prenotato.
I viaggiatori in regionale invece dovranno completare la procedura entro la mezzanotte tra sabato 18 e domenica 19 maggio 2024.
In alternativa al rimborso i viaggiatori possono modificare la data di partenza, riprogrammando così il viaggio a seconda dei posti disponibili.
I motivi dello sciopero
I sindacati hanno deciso di indire una nuova agitazione, dopo quelle di marzo e aprile, per protestare ancora una volta con forza contro le difficili condizioni in cui tutto il personale ferroviario è costretto quotidianamente a lavorare.
Andando più nello specifico lo sciopero ha l’obiettivo di modificare alcuni punti contrattuali come la riduzione di due ore al turno di servizio, la limitazione a sole 4 notte di operatività all’interno di un mese e ad un periodo orario di riposo post turno complessivamente maggiore.
In più i sindacati puntano ad ottenere il riposo fuori residenza pari ad almeno 7 ore, ad una pausa pasto di almeno 45 minuti e turni rotativi con visibilità a 6 mesi.
Lo sciopero mira anche ad un adeguamento salariale del contratto, ormai congelato da 20 anni, con la richiesta di 400 euro in più sul minimo contrattuale e 400 euro in più sulle competenze accessorie.