La città di Benevento, capoluogo di provincia del Sannio, è nuovamente teatro di una brutale violenza sugli animali. Sono stati ritrovati i resti di un cane seviziato in molteplici modalità: decapitato, mutilato e bruciato.

Benevento, brutale ritrovamento, cane decapitato: cosa è successo

Il tragico ritrovamento è avvenuto sulla pista ciclabile Benevento-Vitulano. Il cane, presumibilmente un setter inglese, è stato lasciato sulla strada come un rifiuto, in una zona frequentata anche da numerosi bambini.

La LNDC Animal Protection ha sporto immediatamente denuncia per violenza e uccisione di animali. L’associazione da anni è impegnata nella protezione, salvataggio e tutela degli amici a quattro zampe e non solo.

Il cane sembrerebbe di razza setter e dalle informazioni che abbiamo a oggi si potrebbe dedurre che qualcuno abbia tagliato la testa all’animale e abbia dato fuoco al corpo. Al fine di accertare la dinamica dell’accaduto abbiamo chiesto all’Asl veterinaria di prelevare i resti e di effettuare un esame necroscopico e istologico, ora siamo in attesa dei risultati delle analisi per verificare innanzituttoche testa e ossa appartengano allo stesso animale”.

LNDC, la presidente Rosati: “Troveremo i responsabili…”

Sono in corso le prime indagini per risalire all’autore dell’efferato gesto. Vista la razza del cane, si presume che il proprietario possa essere un cacciatore. Il setter è predisposto naturalmente alla caccia, oltre ad essere un fedele animale domestico. Una storia che ricorda, purtroppo, la vicenda del compianto Aron, arso vivo a Palermo davanti agli occhi inermi di numerosi testimoni.

Come specificato dalla presidente Piera Rosati della LNDC, una volta che il cucciolo invecchia e non è più utile allo scopo dei padroni, vengono abbandonati a decine nel beneventano o nel peggiore dei casi, uccisi senza pietà:

Purtroppo constatiamo ogni giorno la brutalità della cattiveria umana, come in questo caso, dove una o più persone hanno infierito decapitando questo povero animale senza colpa. Faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità perché le indagini procedano e si faccia chiarezza sulla vicenda per trovare i responsabili. Spero anche che qualcuno si faccia avanti per fornire nuovi elementi funzionali a dare un nome e un volto a chi ha commesso questa brutalità”

Nel 2020 l’associazione si era già occupata di un grave caso di abuso su un cagnolino, legato e lanciato da un auto nel cimitero cittadino. Fortunatamente è stato prelevato in tempo e salvato dai volontari e per lui si sono aperte le porte di una nuova vita, insieme a persone che ne avranno cura e rispetto.