Spesso parliamo di paradisi fiscali per i pensionati che si trovano all’estero, ma per alcuni anche l’Italia sorprende con regimi fiscali vantaggiosi per alcune categorie di contribuenti, rendendo il paese simile a un paradiso fiscale. I dati del Dipartimento delle Finanze relativi alla campagna 2023, basati sul periodo di imposta 2022, rivelano che circa 37.000 contribuenti beneficiano di aliquote agevolate o regimi forfettari. Vediamo nel dettaglio come funzionano questi regimi e chi sono i pensionati in Italia che pagano meno tasse.
Pensionati in Italia che pagano meno tasse e non solo: il caso dei lavoratori impatriati
Una delle agevolazioni più significative riguarda i lavoratori impatriati, coloro che tornano in Italia dopo un periodo all’estero. Questo regime, introdotto per incentivare il rientro di professionalità altamente qualificate, offre una riduzione del 70% della base imponibile del reddito per i primi cinque anni. Per i lavoratori che si trasferiscono in regioni del Sud Italia, la riduzione può arrivare fino al 90%. Nel 2022, circa 33.000 contribuenti hanno beneficiato di questa misura.
Agevolazioni per docenti e ricercatori
Un altro regime fiscale favorevole è rivolto a docenti e ricercatori che si trasferiscono in Italia per svolgere attività di ricerca. Questa misura prevede una riduzione dell’80% della base imponibile per i primi sei anni di residenza in Italia. Nel 2022, sono stati 3.300 i docenti e ricercatori a beneficiare di questa agevolazione, che mira a incentivare il ritorno delle eccellenze scientifiche nel nostro paese.
Tassazione agevolata per i neo-residenti con redditi esteri
Una delle agevolazioni più note è quella riservata ai neo-residenti con redditi esteri. Dal 2017, i contribuenti che trasferiscono la propria residenza in Italia possono optare per un’imposta sostitutiva forfettaria di 100.000 euro sui redditi prodotti all’estero. Questa agevolazione, valida per 15 anni, può essere estesa ai familiari con un’imposta ridotta di 25.000 euro. Nel 2022, circa 1.000 contribuenti hanno usufruito di questo regime, producendo in Italia un reddito complessivo di 75 milioni di euro, di cui l’86% derivante da redditi da lavoro dipendente.
Pensionati in Italia che pagano meno tasse: tassazione agevolata per chi sposta la residenza in Italia
Anche i pensionati esteri possono beneficiare di un regime fiscale vantaggioso trasferendo la loro residenza in Italia. Dal 2019, i pensionati che si stabiliscono in piccoli comuni del Sud Italia possono usufruire di un’aliquota forfettaria del 7% sui redditi da pensione e altri redditi esteri per un periodo di dieci anni. Questo incentivo ha attirato un numero crescente di pensionati, desiderosi di godere del clima mite e del costo della vita inferiore del Sud Italia, mantenendo una tassazione favorevole. Per beneficiare di questa agevolazione, il comune di residenza deve avere una popolazione inferiore a 20.000 abitanti.
Nel 2022, 474 pensionati stranieri hanno approfittato di questo regime fiscale, dichiarando un reddito da pensione estera complessivo di 19 milioni di euro, con una media di 40.210 euro per pensionato. La tassazione agevolata al 7% ha comportato un’imposta lorda totale di circa 2 milioni di euro versata nel 2023.
L’agevolazione fiscale per i pensionati esteri ha visto una crescita costante negli ultimi anni. Dal 2019, anno di lancio della misura, il numero di pensionati stranieri che hanno trasferito la residenza in Italia è aumentato notevolmente. Nel 2019, solo 48 persone hanno beneficiato del regime, con una pensione media di circa 20.000 euro. Nel 2020, i beneficiari sono saliti a 159, con una pensione media di 28.000 euro. Nel 2021, il numero è quasi raddoppiato a 286, con una pensione media di 30.000 euro. Questo trend positivo ha continuato nel 2022, con 474 pensionati che hanno dichiarato una pensione media di 40.210 euro.
Regime dei neo-residenti facoltosi
Per attrarre individui con patrimoni elevati, l’Italia offre un regime speciale che prevede il pagamento di una imposta forfettaria di 100.000 euro all’anno, indipendentemente dal reddito effettivamente prodotto all’estero. Nel 2022, 987 persone hanno scelto questa opzione, beneficiando di una tassazione che, rispetto alle aliquote progressive ordinarie, risulta estremamente vantaggiosa.
Le criticità del regime fiscale agevolato
Nonostante i vantaggi offerti da questi regimi fiscali, esistono alcune criticità. Ad esempio, l’agevolazione per i neo-residenti può creare disparità tra contribuenti e ridurre il gettito fiscale complessivo. Inoltre, la complessità delle norme e le continue modifiche legislative possono rendere difficile per i contribuenti comprendere appieno i benefici e le condizioni dei vari regimi.