Joe Biden ha fatto male i calcoli sulle criptovalute. Ad affermarlo è Hayden Adams, fondatore e CEO dell’exchange di criptovalute decentralizzato Uniswap. Con un corollario implicito: una sottovalutazione che potrebbe costare molto cara all’attuale Presidente degli Stati Uniti, soprattutto alla luce del riposizionamento sul tema di Donald Trump, l’ex inquilino della Casa Bianca che è di nuovo in pista dopo la sconfitta di quattro anni prima.

Criptovalute: la sottovalutazione di Biden apre vere e proprie praterie per Trump

Secondo Hayden Adams, il team elettorale e gli strateghi del presidente degli Stati Uniti Joe Biden stanno calcolando male l’importanza del settore delle criptovalute per le elezioni di fine anno. Il fondatore e attuale CEO dell’exchange decentralizzato (DEX) Uniswap lo ha affermato nella giornata di ieri in un messaggio affidato a X.

In particolare, Adams si è chiesto per quale motivo perché l’ex candidata presidenziale democratica Hillary Clinton stia facendo una campagna per Biden “negli stati rossi invece che negli stati oscillanti”. Concludendo che tale strategia evidenzia solo un errore di calcolo da parte degli strateghi di Biden. Secondo loro, le criptovalute saranno irrilevanti nelle elezioni del 2024 e di conseguenza spingono il presidente a lasciare campo libero alla SEC (Securities and Exchange Commission) e alla senatrice Elizabeth Warren.

Un atteggiamento che stride soprattutto ove raffrontato a quello dei candidati repubblicani. Molti di loro, infatti, sembrano ormai aver fiutato il “sangue nell’acqua”, sposando la causa degli asset digitali. Dimostrando così di aver letto alcuni sondaggi che circolano in questi giorni, secondo i quali i detentori di criptovalute potrebbero pesare molto nella corsa alla Casa Bianca.

Secondo Adams, Biden ha poco tempo per guadagnare la fiducia dei detentori di asset digitali

Mentre Biden si propone alla stregua di un custode dell’ordine finanziario tradizionale, però, Trump mostra capacità di adattamento molto diverse. A lungo critico sull’innovazione finanziaria, il miliardario ha dato luogo ad una vera e propria inversione di marcia negli ultimi mesi.

Prima ha sottolineato l’esigenza di convivere con Bitcoin, lo stesso che aveva a lungo avversato. Poi ha affermato di divertirsi molto seguendo le evoluzioni delle criptovalute sui mercati. Infine ha accusato Biden di non capire nulla sul tema, nel corso di un incontro coi possessori di Trump NFT tenutosi nel fine settimana.

Un riposizionamento che sembra in grado di dare frutti copiosi, soprattutto se raffrontato all’ostinazione con cui i democratici stanno affrontando i problemi posti dai beni virtuali. Tanto da spingere Adams ad affermare che se vuole il voto dei criptofans, l’attuale presidente deve fare presto a mutare atteggiamento. Queste le sue parole, al riguardo: “Chiunque vicino a lui o alla leadership democratica dovrebbe esprimere quanto sia grave la situazione e spingere per un’inversione immediata del suo approccio alle criptovalute”.

I detentori di criptovalute sono realmente importanti, a fini elettorali

Le dichiarazioni di Adams riportano all’attenzione generale il tema rappresentato dall’incidenza dei detentori di criptovalute sulle prossime tornate elettorali. Ci si potrebbe in effetti chiedere se abbiano ragione i repubblicani a cavalcare l’onda o i democratici a snobbare questa nicchia di elettori. Una domanda che troverà risposta proprio alla fine dell’anno.

In attesa di capirlo, occorre sottolineare i risultati delineati dai sondaggi. Qualcuno, però, non sembra avere eccessivi dubbi, in merito. Il riferimento è a Joe Burnett, senior product marketing manager presso la società di servizi finanziari Unchained Capital.

In un video affidato a X, ha infatti indicato nella comunità raccolta intorno a Bitcoin “il segmento di popolazione da sogno per ogni politico”. Secondo lui, infatti, i proprietari di BTC sono una “nuova minoranza intollerante in crescita”, pronto a votare “immediatamente” per quei politici ben disposti verso la più grande risorsa digitale del mondo per valore di mercato. Affermazione che sembra spiegare al meglio l’atteggiamento favorevole dei repubblicani nei confronti delle criptovalute.