Il 23 dicembre 1998 a Milano si spegneva Paolo Panigada, conosciuto tra i seguaci di Elio e le storie tese come Feiez, il versatile musicista della formazione. A quasi tre decenni di distanza, Stefano Belisari, il frontman noto come Elio, lo ha commemorato in varie interviste precedenti al Concertozzo, un lungo spettacolo della band (e altri) che si terrà allo stadio Brianteo di Monza il 26 maggio prossimo con l’obiettivo di raccogliere fondi per diverse associazioni che si occupano di autismo.

Come è morto Feiez degli Elio e le Storie Tese?

In un’intervista al Corriere della Sera, Elio ha ricordato il compagno Feiez, scomparso a causa di un aneurisma pochi giorni prima di Natale nel 1998. Per lui, il 23 dicembre di quell’anno rimane il giorno più cupo legato alla band.

Era davanti ai nostri occhi. Non so a quanti sia capitato di vedere morire così un amico, qualcuno con cui hai condiviso giorni, sogni, speranze, rabbie. Lui aveva 36 anni. Quando crollò, suonando, ebbi la sensazione che se ne fosse andato un pezzo di me, che nulla sarebbe stato più come prima. Accadde il 23 dicembre e ricordo l’atmosfera surreale di quei giorni, tra lutto e festa, con i doni e le cene mischiate alla morte di un tuo amico. Tutto surreale. Ma purtroppo tutto vero.

Chi era Paolo Panigada “Feiez”?

Paolo Panigada era nato a Crema il 12 luglio 1962.

Ha suonato vari strumenti (dal sax alle tastiere) per Elio e le storie tese, ma anche per altri artisti: come tecnico del suono è stato in contatto con Pfm, Eugenio Finardi, Ligabue, Pitura Freska, Tazenda, Timoria, Massimo Riva, Mina e molti altri, registrando e mixando le loro canzoni, e talvolta suonando in alcuni loro brani.

Tra i molti pseudonimi utilizzati durante gli Eelst, incluso Feiez, Panigada è stato particolarmente associato a Panino, a cui è dedicato il coro finale di uno dei più grandi successi della band, ovvero “Tapparella”, che spesso ha chiuso i concerti del gruppo.