Le certezze della Roma di Daniele De Rossi sono crollate nel giro di 4 giorni. La squadra è arrivata stanca al finale di stagione e non è riuscita a centrare il primo obiettivo: la finale di Europa League. Per il secondo, ovvero la Champions, c’è ancora tempo, anche se il match di ieri sera a Bergamo era una sorta di spareggio per il quinto posto e se lo è aggiudicato la Dea. Ora i giallorossi dovranno tentare il tutto per tutto nelle 2 gare che restano e nel frattempo difendere il sesto posto. Per commentare il finale di stagione, ripartendo da Atalanta-Roma, Max Tonetto, ex difensore che ha indossato anche la maglia giallorossa, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Atalanta-Roma, Tonetto a Tag24

Serviva una bella vittoria e una prova d’orgoglio per dimostrare di aver archiviato la delusione per la sconfitta arrivata col Bayer Leverkusen, che ha portato all’eliminazione della Roma in semifinale di Europa League. A Bergamo però non era semplice e i giallorossi sono usciti sconfitti. Che non ci sarebbe stata storia si è capito sin dai primi istanti, quando la Dea è salita in cattedra e ha dimostrato ancora una volta di essere la squadra più in forma del momento. La Roma ha provato a correre ai ripari e nel secondo tempo ha riaperto il match, ma alla fine si è dovuta inchinare davanti ai nerazzurri. Ora la corsa Champions è più difficile che mai e la stanchezza inizia a farsi sentire. Per commentare il finale di stagione, ripartendo da Atalanta-Roma, Max Tonetto, ex difensore che ha indossato anche la maglia giallorossa, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

La Roma esce sconfitta dal match contro l’Atalanta: ti ha deluso? Ti aspettavi qualcosa di più da parte dei giallorossi?

“La Roma ha affrontato un avversario ostico, che oggi è al 100% sia dal punto di vista fisico, che mentale e anche sotto il profilo dell’organizzazione. L’Atalanta ha meritato la vittoria e merita la posizione di classifica che oggi ricopre. Per quel che riguarda i capitolini invece, non penso che ne escano ridimensionati, ma delle valutazioni vanno sicuramente fatte. Questa squadra non può sostenere il ritmo perchè non riesce a giocare ogni 3 giorni a certi livelli. Bisognerà capire se riguarda l’organico, la condizione fisica o la mentalità. Non so quale sia il motivo principale. Quel che è certo è che la rosa andrà ampliata obbligatoriamente se si vuole essere competitivi su 3 fronti”.

Dall’arrivo di De Rossi hanno dato tutto, forse è più che altro una questione fisica?

“La squadra ha dimostrato grande impegno, grande voglia, anche se capita nel corso della gara che va fuori giri, ma lo fa per troppo entusiasmo e per cercare di dare di più. E’ innegabile però che sia arrivata alla fine della stagione non al massimo della forma. Si sono susseguite partite molto tirate e si sono fatte sentire”.

Adesso è a rischio anche il sesto posto?

“Bisognerà cercare di capire innanzitutto come sta questa squadra dal punto di vista fisico. Dybala è fuori per infortunio, Spinazzola si è fermato di nuovo e Angelino lo stesso. Ora la Roma non potrà far altro che portare a casa 2 vittorie, aspettando di capire cosa faranno le altre squadre. Inoltre può sperare nell’incastro Atalanta-Europa League. E’ un’impresa difficile, ma non certo un miraggio”.

Hai fatto riferimento al mercato e alla rosa da rinforzare: pensi si debba partire dall’attacco?

“Abraham è rientrato dopo la rottura di un crociato ed è fisiologico che ci sia una parabola continua, un sali e scendi di prestazioni e condizione fisica. Lo hanno fatto tutti e lo farà anche lui. E’ difficile ritrovare subito la condizione e rientrare al 100% dopo esser stato fermo tanti mesi. Su di lui va messo un asterisco perchè questo è un passaggio inevitabile. Per quel che riguarda gli altri si dovrà fare una valutazione giocatore per giocatore. Delle indicazioni dal mister sono arrivate e Daniele ha già parlato di gamba e duelli. Oggi lo vediamo fare solo al calcio d’elitè, tipo Bologna e Inter”.

In questo finale di stagione è mancato Lukaku?

“Nei numeri non credo che Lukaku abbia fatto male in questo campionato e penso sia uno di quei giocatori che un allenatore vorrebbe sempre avere in squadra. Anche quando non fa gol, cerca sempre di dare il suo contributo e il suo aiuto. Spesso ci è riuscito. Per valutare la sua prestazione c’è bisogno di fare un’analisi a 360 gradi, nell’economia della squadra. Poi è chiaro che nelle utlime gare è mancato. Si sperava potesse fare di più e non ci è riuscito, ma non sarà solo per demerito suo”.