La senatrice a vita Liliana Segre, a 93 anni, ancora oggi è al centro di una campagna di odio razziale. Lo ha denunciato lei stessa oggi, nel corso di un evento al memoriale della Shoah di Milano.

“Ricevo minacce pazzesche che ho ignorato per anni. E mi preoccupo di questi odiatori”.

Poi, la superstite dell’Olocausto, a tredici anni fu rinchiusa nel campo di concentramento di Aushwitz essendo di discendenza ebrea, ha continuato commentando la forte ondata di antisemitismo scaturita dalla guerra tra Israele e Hamas.

“Dico sempre che ho vissuto invano. Per trent’anni sono andata nelle scuole a raccontare ciò che era successo. E ritrovarmi a quasi 94 anni a sentirmi dire ‘stai attenta, stai a casa’ non mi piace. Io voglio vivere, sono attiva, ho tante passioni. E dovrei stare a casa perché qualcuno vuole ammazzarmi? No!”.

Antisemitismo online, Liliana Segre: “Ricevo minacce pazzesche”

Liliana Segre, nominata senatrice a vita il 19 gennaio 2018 dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha avuto modo poi di specificare:

“Non mi aspettavo questa ondata spaventosa di odio e antisemitismo, anche nei confronti di ebrei italiani che non c’entrano niente con le decisioni politiche di Israele. Tant’è che magari non le condividono. Siamo sempre stati odiati e perseguitati. Ma nonostante la Shoah e tutto quello che possiamo raccontare, il popolo di Israele continua a vivere nell’indifferenza generale. Siamo accusati di tutto quello che noi per primi non vorremmo vedere”.

La solidarietà dei ministri Piantedosi e Calderoli

Liliana Segre, dopo le denunce di oggi, ha potuto incassare la solidarietà da parte di molti esponenti politici. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, presente allo stesso evento di Milano, ha dichiarato:

“Dal 7 ottobre abbiamo avuto il 1000% di aumento di segnalazioni di sentimenti d’odio. Abbiamo alzato le barriere, ma ora il sentimento di antisemitismo può alimentare forme di terrorismo. E noto che nella discussione pubblica c’è una certa sottovalutazione. Negare la parola a qualcuno o assaltare un obiettivo di matrice ebraica sono le cose più sbagliate. Ogni azione che cela una riproposizione di sentimenti antisionisti e antisemiti va rifiutata da tutti”.

A parlare anche il ministro per gli affari regionali in questi giorni impegnato sul fronte della riforma dell’Autonomia differenziata, il leghista Roberto Calderoli:

“In questi ultimi anni, ho avuto il privilegio e l’onore di diventare amico di Liliana Segre, di cui sono stato anche collega in Senato. È una donna straordinaria che con il suo impegno mantiene viva la memoria dell’orrore della Shoah. Leggere le sue dichiarazioni sulle minacce e le offese che riceve quotidianamente mi ha inorridito. E spero inorridiscano tutti perché le sue dichiarazioni confermano una proliferazione di gravissimi episodi di antisemitismo, di intolleranza e negazionismo: episodi inaccettabili, soprattutto tra i giovanissimi. Confido che i responsabili di questa vergogna vengano individuati dalle nostre forze dell’ordine e perseguiti fino in fondo. Solidarietà e vicinanza alla senatrice Segre, nessuna tolleranza per questi criminali da tastiera”.