La sugar tax era inizialmente prevista per il 2026, ma potrebbe essere in arrivo già nel mese di luglio: l’introduzione è prevista il 1° luglio 2024. Naturalmente, si tratta di un tema che ha subito acceso un dibattito molto intenso e motivo di tensione.

Sembra inevitabile il rincaro per le bibite analcoliche zuccherate che costeranno di più. Infatti, nel mirino della tassa ci sono tutte le bevande con dolcificanti e non solo, come si può pensare, con lo zucchero in senso proprio.

Ancora è molto difficile prevedere di quanto sarà, effettivamente, il rincaro, ma quel che è sicuro è che ci sarà.

Come funziona la sugar tax

La sugar tax è un’imposta sulle bevande zuccherate che è stata pensata per contrastare obesità e altre problematiche legate all’eccessivo consumo di zucchero. Al di là delle motivazioni che la potrebbero far sembrare una tassa giusta, almeno nella sua ratio, rappresenta uno dei provvedimenti più discussi e controversi degli ultimi tempi. A riprova di ciò, ci sono i continui rinvii della sua entrata in vigore.

La misura è stata concepita per colpire le bevande edulcorate si applicata ad una vasta gamma di prodotti. Infatti, non si deve pensare solo alle bevande zuccherate, ma anche a quelle dolcificate.

Cosa sono le bevande edulcorate? Si tratta di prodotti finiti o concentrati che diluiti diventano bevande. Sono prodotti che rientrano nelle voci Nc 2009 e Nc 2202 della nomenclatura combinata dell’Ue, con un titolo alcolometrico massimo dell’1,2% in volume. Sono esentate le bevande create per esigenze nutrizionali specifiche.

Lo scopo della tassa, come anticipato, è quello di scoraggiare il consumo di bibite zuccherate, spingendo i consumatori a ridurre il rischio di obesità e diabete.

Sugar tax in arrivo dal 1° luglio 2024

Dopo molto tempo, si torna nuovamente a parlare di sugar tax, che presto entrerà in vigore. Per la sugar tax, le lunghe e ripetute proroghe sembrano essersi concluse e la misura è destinata ad entrare in vigore a partire dal 1° luglio 2024. Almeno per questo e per il prossimo anno, l’imposta sarà ridotta, ma entrerà a pieno regime dal 2026.

L’introduzione della sugar tax è prevista dal Decreto Legge Superbonus, in discussione proprio in questi giorni.

Accanto alla sugar tax, si è sempre sentito parlare di plastic tax. A differenza della prima, la seconda entrerà in vigore nel 2026.

Ricordiamo che la tassa era prevista dalla Legge di bilancio del 2020, anche se, come già detto, la sua entrata in vigore è stata a lungo prorogata. Parliamo di una tassa di difficile applicazione che ha sempre portato una forte opposizione da parte delle imprese colpite.

Anche in questo caso, se davvero la tassa entrerà in vigore, si prevede un grosso calo delle vendite e anche una riduzione degli investimenti e degli acquisti di materie prime con la potenziale perdita di posti di lavoro.

Chi paga la sugar tax

La responsabilità del pagamento della sugar tax ricade direttamente su produttori, venditori, acquirenti e importatori di prodotti extra UE.

In caso di mancato pagamento della tassa, sono previste sanzioni che possono variare dal doppio al quintuplo dell’importo evaso, con un minimo di 250 euro. Inoltre, si prevede l’applicazione di altre sanzioni per ritardi oppure per mancate dichiarazioni.

Come funziona la tassazione?

  • Per i prodotti finiti, si passa a 5,00 euro per ettolitro, invece che 10,00 euro anche se la cifra ritornerà a 10,00 euro a partire dal 1° luglio 2026;
  • Per i prodotti utilizzabili previa diluizione, si passa a 0,13 euro per chilogrammo, ma anche per questi prodotti si tratta di una riduzione momentanea e, infatti, da luglio 2026 si alzerà a 0,25 euro.

Si rimanda anche a: C’è un problema che riguarda plastic tax e sugar tax