Il presidente uscente, Gitanas Nauseda ha sfiorato la vittoria al primo turno delle elezioni in Lituania del 12 maggio 2024. Mentre la sua avversaria sarà il primo ministro in carica, Ingrida Simonyte. I lituani si recheranno alle urne per eleggere il prossimo presidente il 26 maggio.

Il risultato del primo turno delle elezioni in Lituania del 12 maggio 2024

Il presidente Gitanas Nauseda e la premier Ingrida Simonyte si scontreranno al balottaggio delle elezioni presidenziali in Lituania del 2024. Nauseda ha concluso il primo turno con il 44,46 per cento, mentre Simonyte ha ottenuto il 20,02 per cento. Il candidato di destra, Ignas Vegele, è rimasto al 12,47 per cento.

Il presidnete uscente ha sfiorato il 50 per cento necessario per annunciare la sua vittoria al primo turno. Il voto del 26 maggio sarà, quindi, una rivincità. I due candidati, Nauseda e Simonyte, si erano scontrati al balottaggio anche alle elezioni del 2019. Nauseda era stato eletto presidente con il 66,53 per cento.

Simonyte, che aveva perso le presidenziali, si era candidata alle elezioni legislative del 2020 ed era entrata in carica come premier l’11 dicembre 2020.

Verso il balottaggio

La scena politica internazionale è cambiata dal 2019. I lituani andranno alle urne sotto l’ombra delle preoccupanti conquiste russe in Ucraina. I candidati presidenti del paese baltico hanno tutti concentrato le loro campagna elettorali sulla sicurezza. Non ci sono grandi differenze sulla visione di politica estera e sulla sicurezza tra i due candidati. Sia Nauseda che Simonyte hanno espresso sostegno a Kiev e appoggiano un aumento degli aiuti all’Ucraina.

La differenza principale tra i due candidati è quella sui diritti civili, sulla definizione della famiglia e anche sulle unioni tra le coppie dello stesso sesso.

Sembra che il balottaggio non sarà facile per la premier che sta subendo un calo dei consensi. I sondaggi precedenti alle elezioni del 12 maggio la indicavano quasi sempre al secondo posto. II sondaggi evidenziano che il partito di Simonyte è in difficoltà in vista delle elezioni legislative del prossimo anno.