Un diario rubato alla figlia di Joe Biden, Ashley, che contiene al suo interno informazioni sul presidente degli Stati Uniti e possibili atteggiamenti inappropriati nei suoi confronti. Il caso tiene banco ad un anno dalla scoperta dei fogli pubblicati su Internet da un gruppo politico nel 2020 e ora sembrano esserci ulteriori risvolti.
Il diario di Ashley Biden: accuse al padre Joe?
Nel 2023 diversi estremisti della destra statunitense su X hanno condiviso un vecchio video contenente l’audio di una telefonata tra Ashley Biden, la figlia del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, e alcuni membri di Project Veritas, un’organizzazione politica che si occupa anche di inchieste giornalistiche.
Project Veritas non avrebbe pubblicato il diario pur essendone entrato in possesso, resta da chiarire come mai alcuni account siano arrivati alle pagine del quaderno segreto della figlia di Joe Biden, Ashley.
In una pagina del “diario trapelato” – pubblicato per la prima volta nel 2020 – si raccontava nei minimi dettagli di un trauma sessuale e di atteggiamenti inappropriati del presidente degli Usa.
Il frammento del diario arrivava da Project Veritas che ha pagato 40mila dollari dopo la pubblicazione come risarcimento.
Il racconto di Ashley Biden
Lo scorso 8 aprile il New York Times ha pubblicato una lettera di Ashley Biden scritta al giudice nel caso Project Veritas come parte del suo processo. La 39enne ha fatto riferimento al danno causato dalla pubblicazione online delle fotografie del suo diario:
Dopo essere stato vittima di un crimine poco più che ventenne, ho sviluppato un disturbo da stress post-traumatico. Il diario rubato faceva parte dei miei sforzi per guarire. Sono un privato cittadino, preso di mira solo perché mio padre era candidato alla presidenza. Dovrò per sempre fare i conti con il fatto che il mio diario personale può essere visualizzato online. Ripetutamente, sento altri interpretare grossolanamente i miei scritti, un tempo privati, e lanciare false accuse che diffamano il mio carattere e quello delle persone che amo.
Dunque il diario apparteneva ad Ashley Biden ma sono tanti i dubbi che restano intorno al contenuto. Cosa è successo alla figlia allora ventenne del presidente degli Usa e soprattutto gli atteggiamenti descritti come inappropriati del padre erano reali o si tratta di interpretazioni? Nei prossimi giorni questi dettagli potrebbero essere chiariti.
La vicenda vede un passo in avanti in prossimità delle prossime elezioni presidenziali.