La lotta contro il tumore al seno ha raggiunto una nuova fase di speranza con l’introduzione di una terapia innovativa: la terapia mirata a bersagli molecolari. Questo approccio rivoluzionario offre una prospettiva promettente nel trattamento della malattia, poiché mira direttamente alle cellule tumorali con una precisione senza precedenti.

Grazie a questa tecnologia avanzata, i pazienti affetti da tumore al seno possono beneficiare di un trattamento personalizzato, con la speranza di ottenere risultati migliori e una maggiore efficacia nel combattere la malattia.

Nuova terapia per il tumore al seno, a bersaglio molecolare. Cos’è

Una nuova frontiera nel trattamento del tumore al seno si apre attraverso una terapia innovativa mirata ai bersagli molecolari.

Questo approccio rivoluzionario si concentra sul trattamento di un sottotipo particolarmente aggressivo di tumore al seno, conosciuto come tumore al seno triplo negativo.

Utilizzando un microRNA specifico, il miR-182-3p, questa terapia mira a inibire la proteina telomerica TRF2, responsabile della progressione tumorale. Il microRNA è veicolato tramite nanoparticelle lipidiche, simili a quelle utilizzate nei vaccini a mRNA contro il SARS-CoV-2. I risultati preliminari hanno dimostrato la capacità di questa terapia di arrestare l’avanzamento della malattia nei modelli animali.

Il tumore al seno triplo negativo presenta un elevato rischio di diffusione metastatica e ricorrenza, con una prognosi spesso avversa a causa della mancanza di bersagli molecolari specifici. Attualmente, la maggior parte dei pazienti si affida alla chemioterapia generica per limitare la progressione della malattia, poiché non sono disponibili terapie mirate per questo sottotipo di tumore al seno.

Questi nuovi risultati offrono una nuova prospettiva di cura per i pazienti affetti da tumori al seno triplo negativo, per i quali le opzioni terapeutiche sono attualmente limitate e la mortalità è alta.

Come prevenire il tumore al seno

Statisticamente parlando, adottare uno stile di vita sano può contribuire a ridurre il rischio di sviluppare il cancro al seno, anche se solo in misura limitata. Tuttavia, molti fattori che influenzano lo sviluppo del cancro non possono essere modificati attraverso uno stile di vita salutare. Le mutazioni genetiche nelle cellule possono avvenire casualmente e sono difficili da prevenire, quindi le donne non possono eliminare completamente il rischio di cancro al seno.

Per ridurre il rischio di cancro al seno, è consigliabile seguire una dieta bilanciata, mantenere un peso corporeo sano, limitare il consumo di alcol, non fumare e, se possibile, evitare la terapia ormonale sostitutiva.

Inoltre, è importante cercare di prevenire o trattare il diabete di tipo 2 attraverso una dieta equilibrata e il controllo del peso. Seguire una dieta ricca di frutta, verdura e fibre e limitare l’assunzione di grassi e carne può contribuire anche a ridurre il rischio. L’allattamento al seno, se possibile, può offrire ulteriori benefici nella prevenzione del cancro al seno, secondo le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Quali sono i primi segnali di cancro al seno?

I segni iniziali del cancro al seno di solito la maggior parte delle volte non sono evidenti, ma nel tempo possono formarsi piccoli noduli che possono essere palpabili. È importante notare che nella maggior parte dei casi questi noduli calcificati sono benigni. Tuttavia, è consigliabile consultare un medico se si notano cambiamenti nel seno.

La scoperta precoce di un tumore al seno aumenta significativamente le possibilità di guarigione. Oltre ai noduli, il cancro al seno può manifestarsi attraverso sintomi come arrossamento persistente, cambiamenti di dimensioni o forma del seno e anomalie al capezzolo, come il ritiro o la fuoriuscita di liquido.

Quanti tipi di tumore al seno esistono

Ci sono diversi tipi di cancro al seno, che possono originare dalle cellule dei dotti del latte o dai lobi ghiandolari della mammella. Questi includono il carcinoma duttale e il carcinoma lobulare. Alcuni tumori possono rimanere localizzati nel sito di origine per lungo tempo, mentre altri possono diffondersi ad altri tessuti.

I tumori al seno possono anche variare nella loro sensibilità agli ormoni sessuali femminili, come gli estrogeni e il progesterone, nonché nel loro status HER2, che influisce sulla velocità di crescita e sulla risposta al trattamento. Alcuni tumori sono HER2-positivi, il che significa che hanno un numero elevato di recettori HER2 e possono diffondersi rapidamente.

Altri possono essere recettori ormonali positivi, mentre alcuni, noti come tumori tripli negativi, non presentano recettori specifici sulla loro superficie, rendendo il trattamento più complesso.