La prevenzione del tumore ovarico riveste è fondamentale per salvaguardare la salute femminile, considerando la sua elevata mortalità.

Adottare strategie preventive efficaci può contribuire significativamente a ridurre il rischio di sviluppare questa forma di cancro. Attraverso una combinazione di consapevolezza sui fattori di rischio, modifiche dello stile di vita e screening regolari, è possibile intraprendere un percorso di prevenzione mirato e proattivo.

Scendiamo nei dettagli e vediamo le migliori pratiche per prevenire il tumore ovarico.

Cos’è il cancro ovarico

Il tumore ovarico rappresenta una condizione in cui si sviluppano cellule anomale all’interno delle ovaie, gli organi fondamentali per la produzione di ovuli e alcuni ormoni femminili.

Queste cellule perdono il controllo sulla loro crescita e proliferano in modo incontrollato, dando origine a una massa tumorale. Se non adeguatamente trattato, il tumore può diffondersi ad altre parti del corpo, complicando ulteriormente la situazione.

Sebbene la causa precisa di questa patologia rimanga ancora sconosciuta, alcuni fattori di rischio, come la predisposizione genetica e l’età avanzata, possono aumentare la probabilità di sviluppare la malattia. I sintomi caratteristici possono comprendere gonfiore addominale, dolore pelvico e urgenza minzionale frequente.

La diagnosi precoce e un intervento tempestivo sono fondamentali per migliorare le prospettive di guarigione e gestire efficacemente la malattia.

Come prevenire il tumore ovarico

In generale, sembra che le donne che hanno meno cicli di ovulazione abbiano un rischio inferiore di sviluppare il cancro ovarico. Pertanto, l’uso della pillola anticoncezionale, così come le gravidanze multiple e i periodi prolungati di allattamento al seno, possono contribuire a ridurre tale rischio.

Adottare uno stile di vita sano può anche aiutare a ridurre il rischio di cancro ovarico:

  • Evitare il fumo (anche se non è direttamente correlato al cancro ovarico).
  • Seguire una dieta equilibrata e nutriente.
  • Mantenere un livello adeguato di attività fisica.
  • Evitare l’eccesso di peso (sebbene l’obesità non sia un fattore di rischio diretto per il cancro ovarico).

Le donne con una storia familiare di cancro ovarico o al seno possono considerare di sottoporsi a test per le mutazioni del gene BRCA. Se risultano positive per una mutazione BRCA, possono valutare interventi preventivi come la rimozione delle ovaie e delle tube di Falloppio.

Purtroppo, non esiste un metodo efficace per la diagnosi precoce del cancro ovarico. Anche con esami specifici come l’ecografia vaginale e la determinazione dei marcatori tumorali, non è stato dimostrato che si possa ridurre il tasso di mortalità associato alla malattia.

Quali sono i sintomi del cancro ovarico

I sintomi del cancro ovarico possono essere difficili da individuare nelle fasi iniziali della malattia. Questo perché il tessuto ovarico può proliferare senza causare sintomi evidenti, in parte a causa dello spazio disponibile nella regione pelvica e delle variazioni nelle dimensioni delle ovaie. Solo quando il tumore raggiunge dimensioni significative diventa più evidente, anche se i segnali possono essere piuttosto vaghi. I sintomi possibili includono:

– Dolore persistente nella parte inferiore dell’addome per diverse settimane.
– Problemi digestivi come stitichezza o flatulenza.
– Aumento della circonferenza addominale senza una spiegazione evidente.
– Sensazione di stanchezza e mancanza di energia.
– Perdita di peso inspiegabile.
– Sanguinamento, anche dopo la menopausa.
– Aumento della frequenza urinaria.

Tuttavia, è importante notare che questi sintomi sono aspecifici e possono anche essere associati ad altre condizioni mediche non gravi. Quando il tumore si diffonde nella cavità addominale, può accumularsi liquido, causando un aumento della circonferenza addominale ma una perdita effettiva di peso, evidenziata dalla bilancia.

Decorso del cancro ovarico e prognosi

Il cancro ovarico è spesso diagnosticato in uno stadio avanzato, il che comporta un tasso di sopravvivenza relativamente basso. Solo un quinto dei pazienti sopravvive oltre cinque anni dalla diagnosi iniziale. Tuttavia, i progressi nella terapia farmacologica hanno portato a nuovi trattamenti mirati che possono migliorare le prospettive di sopravvivenza, anche nelle fasi avanzate della malattia.

Quando il tumore viene rilevato precocemente e non si è ancora diffuso ad altri organi, le possibilità di guarigione sono significativamente migliori. In queste circostanze, è possibile rimuovere completamente il tessuto canceroso mediante intervento chirurgico. Tuttavia, questo intervento spesso comporta la perdita della capacità di concepire.