Fa stropicciare gli occhi l’Atalanta. E non potrebbe essere altrimenti visto quello che sta facendo. Finale di Coppa Italia, finale di Europa League, la volontà di non scegliere un particolare obiettivo. Sì, la grandezza della Dea targata Gasperini lo si vede da questo, dalla voglia di puntare su tutti gli obiettivi a disposizione, ecco perchè si è meritata l’aggettivo “meravigliosa” da Daniele Fortunato.

Una storia d’amore importante la sua con i colori nerazzurri addosso, fatto di capitoli: il primo nel biennio ’87-’89, il secondo dal ’94 al ’97, per un totale di 156 presenze. Non poche, quanto basta per lasciare il segno. All’epoca gli obiettivi erano diversi, non si lottava per l’Europa. Tutt’altra storia adesso, l’Atalanta è protagonista, e non vuol smettere di esserlo. “E’ meravigliosa, riesce a giocarsela con tutti senza problemi“, afferma Fortunato, ma sa anche che volare vicino al sole potrebbe fare male: “Lotta scudetto per il futuro? Ancora no”.

Meglio pensare al bellissimo presente, che potrebbe regalare soddisfazioni enormi all’Atalanta, la volta buon per sollevare al cielo un trofeo, con Daniele Fortunato che in esclusiva a Tag24 ha commentato la stagione dei ragazzi di Gasperini.

L’Atalanta cerca gloria, le parole di Daniele Fortunato a Tag24

No, non è un ultimo ballo, ma il possibile inizio di una storia già bella da raccontare. Quella dell’Atalanta, capace negli anni di crescere come non mai e arrivando a giocarsela con tutti. Ora la Coppa Italia e l’Europa League per sollevare al cielo finalmente un trofeo, con Daniele Fortunato fiducioso in tal senso.

D: Un aggettivo per questa Atalanta?

R: Meravigliosa, non riesco a definirla in altro modo, è una cosa fantastica. Vederla così protagonista è la cosa più bella, specie per una società mai stata a questo livello.

D: Quest’anno sembra abbia messo le basi per puntare in alto. Ma si può parlare di scudetto in futuro?

R: Negli ultimi anni ci sono stati scudetti vinti da squadre che non hanno mai avuto rivali. Ci sono realtà tendenzialmente più forti dell’Atalanta, ma nonostante questo riesce a giocarsela con tutte. E’ competitiva, per lo scudetto forse è difficile, ma lo spirito è quello che permette a questo gruppo di poter tenere testa a chiunque.

D: Gasperini ha saputo mettere mano.

R: E ha fatto fare tante plusvalenza alla società, le ha fatto guadagnare milioni. Adesso mi piacerebbe che vincesse qualcosa: non tanto per mettere i puntini sulle i, sono stati già messi quelli, ma solo perchè se lo meritano tutti, qualunque esso sia. E’ il giusto premio per il lavoro di questi anni, sarebbe una soddisfazione importante.

D: Qual’è la cosa che più ti ha stupito della cavalcata europea?

R: L’atteggiamento dei giocatori in campo, si sentono alla pari con tutti. Poi si può anche perdere, ma l’Atalanta non va mai al di sotto del 50% delle possibilità di vittoria anche contro avversari sulla carta più forti, vedi la vittoria contro il Liverpool. Chiunque affronti l’Atalanta deve fare la partita perfetta.

Mani sulle coppe

Ora l’ultimo sforzo per portare un trofeo a Bergamo, il coronamento di un lavoro portato avanti nel corso degli anni. Che sia Coppa Italia o Europa League poco importa, anche perchè secondo Daniele Fortunato l’Atalanta ha le chance per poter provare a vincere entrambe.

D: Con questo atteggiamento si può battere il Bayer Leverkusen degli invincibili in Europa League?

R: Non vedo una particolare favorita, sono partite secche queste, quindi rimango sulla metà delle possibilità. Può accadere di tutto, gli episodi sono dietro l’angolo, ma vedendo questa Atalanta non vedo perchè non possa battere il Bayer, così come in finale di Coppa Italia contro la Juventus.

D: La grandezza si vede anche dal fatto che l’Atalanta non sceglierà se concentrarsi di più in Europa League o in Coppa Italia?

R: Certo, ma d’altronde come si potrebbe? Adesso si dà importanza a tutto, si lavora con la miglior formazione possibile in ogni singola partita, senza pensare ad obiettivi, ma pensando solamente a fare bene.

D: Qual’è il giocatore che più ti ha sorpreso fino ad ora?

R: Sicuramente Scamacca. E’ stato criticato spesso all’inizio da Gasperini, ma ha risposto sul campo. Adesso deve capire che per lui è un momento cruciale: non abbiamo attaccanti in vista dell’Europeo. Giochiamo con Raspadori che non è titolare e gioca poco, Retegui ha fatto sei gol; vedendo Scamacca, la crescita è stata esponenziale nei numeri e nel modo di giocare, specie nelle partite più importanti, e la speranza è quella di averlo tirato a lucido agli Europei.