Sono 72 ore di paura per la madre e la sorellina di Andrei Leonard Humuzeu, il tredicenne scomparso nel nulla a Lonate Pozzolo, nella provincia di Varese. Il giovane si è allontanato dalla sua abitazione per andare a scuola, ma non ha fatto più ritorno dai suoi familiari.
Il tredicenne ha lasciato a casa tutti i suoi effetti personali, tra cui il suo smartphone. Si confida in una futile fuga adolescenziale e si specifica, qualora fosse attualmente ospitato da qualcuno, che dare riparo ad un minorenne è un reato punibile dalla legge.
Sui social network si è immediatamente creata una catena di condivisione per ritrovare il ragazzo nel minor tempo possibile. Il sindaco della cittadina, il comune e le forze dell’ordine, si sono totalmente disinteressati al caso, come evidenziato dal genitore nell’appello raccolto da Tag24 e dai post del consigliere comunale d’opposizione Melissa Derisi.
Qualora il primo cittadino di Lonate Pozzolo volesse replicare, può contattare la redazione per esporre il proprio punto di vista sulla vicenda.
Intervista alla madre di Andrei Leonardo Humuzeu, il 13enne scomparso a Lonate Pozzolo
La madre di Andrei, durante la nostra telefonata non smetteva di piangere. È terrorizzata per le sorti del figlio scomparso, ed è attualmente incinta, ha importanti problemi di salute e non può essere soggetta a forti emozioni o shock di alcun tipo.
Il suo unico desiderio è di riabbracciare il 13enne con la speranza che torni autonomamente a casa, nella giornata odierna, ovvero la “Festa della Mamma”.
D. “Andrei è già scomparso altre volte prima d’ora?”
R. “Sì, la prima volta è sparito ad undici anni… Sono stati i carabinieri a trovarlo e riportarlo sano e salvo a casa”
D. “Suo figlio ha bisogno di farmaci o ha problemi di salute?”
R. “Non ha gravi problemi di salute ma soffre di anemia, se non mangia lui sta molto male, è quello che mi preoccupa tanto”
D. “Come mai suo figlio si è allontanato? È successo qualcosa in particolare, lo ha visto preoccupato negli ultimi giorni?”
R. “Andrei negli ultimi tempi è ingestibile e temo che sia entrato in qualche brutto giro. Mi diceva che andava in palestra, ma in realtà non la frequentava più dal 16 aprile. In questo momento sto vivendo una gravidanza, soffro di cuore, ho il diabete e vorrei che capisse la situazione e si mettesse nei miei panni, che torni a casa, perché mi manca da morire e manca anche alla sorellina più piccola che ogni giorno bacia la sua foto, quella che ho affisso a Lonate Pozzolo per ritrovarlo”
Nessun aiuto dal sindaco di Lonate Pozzolo, il comune e le forze dell’ordine
D. “Mi diceva che è uscito di casa senza smartphone, ha con sé soldi per sostentarsi?”
R. “Sì, due giorni prima mi sono spariti 150 euro, credo li abbia presi lui prima di lasciare casa. In quel periodo tornava sempre in ritardo e non ha mai voluto dirmi dove fosse andato. Sono passati così tanti giorni che non so più cosa pensare, voglio solo che si metta una mano sulla coscienza e torni da noi… Nessuno, oltre le persone sui social network, i cittadini e Melissa Derisi (consigliere comunale d’opposizione) ci sta aiutando, nessuna istituzione…”
D. “Il sindaco, il comune e le forze dell’ordine non le stanno fornendo aiuto?”
R. “Le dico la verità, questa domanda mi suscita molto dolore e dispiacere, perché né il primo cittadino di Lonate Pozzolo, né il comune e le forze dell’ordine mi hanno aiutata a ritrovare mio figlio. Il sindaco non ha nemmeno condiviso l’appello, nulla. Io sono stata in municipio venerdì, con il pancione, in attesa per errore e nessuno – salvo i vigili del fuoco – si sono prodigati per aiutarmi in alcun modo. Non gliene frega niente a nessuno di Andrei, chiamo ogni ora i carabinieri e chiedo: “Sapete qualcosa del mio ragazzo? Avete qualche notizia, avvistamento?”. La risposta è sempre la stessa: “La chiamiamo noi se abbiamo qualche informazione a riguardo”.I vigili del fuoco presenti in municipio si sono indignati per la situazione, mi hanno visto aspettare ore per sentirmi dirmi che non sapevano nulla a riguardo. Si rende conto? Un menefreghismo totale nei confronti di un 13enne… è anche minorenne. L’unico che ci ha aiutato è stato il sindaco della precedente cittadina dove abbiamo abitato a Castano Primo, ci ha fornito tutto l’aiuto possibile e gliene sono grata. Ringrazio anche la maestra di Andrei che ha fatto di tutto per lui…”
D. “E dove si trova il sindaco? Non l’ha mai chiamata?”
R. “Il primo cittadino nonostante fosse a conoscenza della scomparsa di mio figlio, una tragedia per cui tutta la comunità di Lonate si è stretta intorno a me, è andato a mangiare alla Prealpina… Un bambino potrebbe essere in pericolo e invece loro pensano a divertirsi?”
La madre di Andrei: “Ci appelliamo alle istituzioni, che aiutino mio figlio, cercatelo”
D. “Qualora un istituzione leggesse questa intervista, vuole chiedere un aiuto in particolare?”
R. “Chiedo che Andrei possa seguire un percorso terapeutico o psichiatrico con persone che possano aiutarlo in questa difficile fase della sua vita, con la speranza che tutto torni alla normalità. Ho chiesto a diversi medici ma nessuno ha voluto aiutarmi e soprattutto aiutarlo. Mio figlio ha dei comportamenti antisociali e necessita d’aiuto le istituzioni non posso voltarsi dall’altra parte… Ha avuto dei problemi in passato e nessuno di loro vuole incontrarlo, continuano a rimandarmi l’appuntamento… Fanno solo la bella faccia davanti… Sono del parere che assuma anche qualche sostanza…”
D. “Intende droghe? Sostanze stupefacenti?”
R. “L’ho visto fumare sigarette inizialmente, poi ha perso del sangue dal naso e mi è sembrato molto strano, perché non è da lui e non ha problemi di salute di questo tipo. Non vorrei che qualcuno lo avesse portato su una cattiva strada… In queste ultime ore mi chiedo il perché di questa sua scelta, perché allontanarsi di casa senza dirmi nulla. Vorrei chiedergli perché lo hai fatto, cosa è successo?”
Andrei aveva raccontato ai suo compagni di classe che si sarebbe allontanato
D. “Oltre la sparizione dei 150 euro, Andrei ha dato altre avvisaglie che si sarebbe allontanato?”
R. “Sì, i compagni di scuola ritengono che fosse tutto premeditato da tempo: “Domani mi sentirete alla televisione…” Io sono incinta, non capisce che non posso vivere queste emozioni al momento, che ho bisogno anche del suo supporto…”
D. “E i carabinieri cosa le hanno detto? Capisco che possa trattarsi di allontanamento volontario, ma si tratta di un minorenne, in più mi racconta che il ragazzo sta attraversando un momento difficile…”
R. “Non molto… Non hanno nessuna notizia in mano, avvistamento o aggiornamento. Si mettano nei miei panni, sono cardiopatica, diabetica, ho una figlia piccola di tre anni… ribadisco che sono incinta, come posso stare tranquilla con tutto quello che sta accadendo?”
D. “È possibile che qualcuno stia ospitando o aiutando Andrei in questa sua fuga? C’è stato qualche avvistamento?“
R. “Sì, a questo punto tutto è possibile. Ha premeditato da tempo il suo allontanamento, i compagni di classe ne sono sicuri. È stato visto da un testimone nel Magentino e potrebbe essere diretto verso Milano... Non sappiamo dove sia diretto, c’è bisogno di un aiuto tempestivo…”
D. “Vuole dire qualcosa a suo figlio? Nel caso ci legga?”
R. “Andrei, con tutto il mio cuore malato, ti prego torna a casa da me, dalla tua sorellina, torna da noi, metti fine a questo strazio“