Un nuovo bonus ristrutturazioni è in arrivo in sostituzione dell’agevolazione sui lavori attualmente disciplinata dalle norme. L’incentivo funzionerà con il 30 per cento del taglio delle imposte sui redditi e avrà validità tra qualche anno, al termine dell’attuale detrazione. Il nuovo bonus è una chiara presa di posizione del governo guidato da Giorgia Meloni e del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in tema di agevolazioni edilizie.

Non più spese folli e agevolazioni da benefattori, ma una percentuale di detrazione fiscale contenuta che possa agevolare solo una parte delle spese. Scenderà, infatti, anche il tetto di importo massimo sul quale sarà calcolata la detrazione fiscale. Fino al 31 dicembre 2024 il bonus casa consente di ottenere il 50% di detrazione fiscale sui lavori di ristrutturazione.

Nuovo bonus ristrutturazioni 2024 in arrivo, come funziona?

In arrivo una rimodulazione del bonus ristrutturazioni, la misura che consente – ad oggi e nei prossimi anni – una detrazione fiscale di percentuale variabile sui lavori sulle abitazioni. Il nuovo bonus entrerà in vigore solo a partire dal 1° gennaio 2028 e rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2033, ma con una percentuale di detrazione fiscale del 30 per cento. Scenderà anche il tetto di spesa ammissibile a detrazione fiscale: attualmente il limite è fissato in un importo dei lavori pari a 96.000 euro; con il nuovo bonus tale limite si dimezzerà a 48.000 euro. Ma questa riduzione si avrà già dal prossimo anno.

L’agevolazione che entrerà in vigore tra qualche anno prenderà il posto delle attuali misure per le ristrutturazioni sugli immobili che avranno validità anche nei prossimi anni, con qualche variazione al ribasso. Ad oggi, il bonus casa registra ancora dei numeri consistenti, quantificati in 9 miliardi di euro di detrazioni fiscali ottenute sui lavori relativi all’anno 2023.

Una performance contenuta rispetto a quella del superbonus ma che consente di evitare gli appigli burocratici e normativi ai quali sono stati sottoposti i committenti dell’ex bonus 110% negli ultimi anni. In ogni modo, l’attuale percentuale di detrazione fiscale del bonus ristrutturazione consente di agevolare le spese dei lavori del 50%, pari a 20 punti percentuali in meno rispetto al superbonus in vigore dal 1° gennaio 2024.

Bonus casa oggi: agevolazioni in riduzione

Tuttavia, per agevolare le spese del 50% con il bonus ristrutturazione è necessario fare presto. Infatti, fino al 31 dicembre 2024 si potrà ottenere questa percentuale, a partire dal 1° gennaio 2025 l’aliquota si riduce al 36% e rimarrà in vigore fino al 2028 quando il nuovo bonus la ridurrà ulteriormente al 30%.

Inoltre, il tetto di spesa per l’applicazione del bonus casa dal 1° gennaio 2025 si riduce a 48.000 euro. Per il superbonus, invece, la percentuale di detrazione fiscale dal 1° gennaio 2025 si ridurrà dal 70% al 65%. Qui le informazioni su come utilizzare il bonus ristrutturazione per rifare la facciata della propria abitazione.

Agevolazioni edilizie e direttiva Case green: quali aiuti alle famiglie per ristrutturare?

L’ipotesi di un nuovo bonus casa dimezzato al 30 per cento di detrazione fiscale – messi fuori gioco ormai le ipotesi di cessione del credito d’imposta e di sconto in fattura – avvicina l’Italia al banco di prova della direttiva sulle Case green. Da qui a due anni, il governo dovrà definire il piano di marcia sull’abbattimento delle emissioni di CO2 e di come rendere efficienti dal punto di vista energetico gli immobili e le caldaie.

Ciò che manca nella direttiva è un piano di aiuti ai Paesi membri: non arriveranno risorse dedicate alla ristrutturazione del patrimonio immobiliare, ma i governi potranno attingere a fondi strutturali europei. Tuttavia, in vista degli obiettivi da raggiungere nei prossimi decenni, tali fondi risultano del tutto insufficienti, anche perché gli obiettivi dei programmi europei solo in minima parte possono agevolare le famiglie nei lavori sugli immobili privati.

Un bonus del 30% nella formula di detrazione potrebbe rappresentare, quindi, la risposta del governo al riordino dei bonus edilizi e all’adeguamento normativo rispetto a quanto prevede la direttiva Case green.