Guerra a Gaza, civili uccisi e feriti nei bombardamenti israeliani. I palestinesi respingono l’attacco dei coloni contro l’ingresso al villaggio di Nablus
Israele prosegue l’operazione militare a Rafah, e specifica che l’offensiva è contro Hamas e non contro la popolazione civile.
Non ha intenzione di fermarsi l’esercito israeliano a Rafah. Nonostante le proteste della comunità internazionale, le forze di difesa ribadiscono quanto già sostenuto dal ministro degli Esteri Katz e cioè che l’offensiva ha lo scopo di liberare gli ostaggi e farli tornare a casa.
Tutti gli aggiornamenti in diretta sul conflitto in Medio Oriente di oggi, domenica 12 maggio 2024.
Civili uccisi e feriti nei bombardamenti israeliani nel centro di Gaza
Un civile è stato ucciso e molti altri sono rimasti feriti nel bombardamento israeliano della città di Rafah e del campo profughi di Bureij, rispettivamente nel sud e nel centro della Striscia di Gaza.
Fonti locali hanno riferito che aerei da guerra israeliani hanno preso di mira un gruppo di civili, uccidendo un civile e ferendone altri tre.
I palestinesi respingono l’attacco dei coloni contro l’ingresso al villaggio di Nablus
I coloni israeliani hanno attaccato stanotte l’ingresso della città di Qusra, a sud di Nablus, secondo fonti locali.
Le forze israeliane non hanno fatto nulla per fermare l’attacco, ma piuttosto si sono unite prendendo d’assalto la città tra il lancio di proiettili di metallo rivestiti di gomma e candelotti di gas lacrimogeni.
Israele annuncia l’apertura del valico al nord di Gaza per gli aiuti
L’esercito israeliano ha aperto un nuovo valico con il nord della Striscia di Gaza per la consegna di aiuti umanitari: si trova nella zona di Zikim, sulla costa.
Il premier palestinese e la Banca Mondiale discutono della situazione palestinese
Il primo ministro palestinese, Mohammad Mustafa, ha incontrato una delegazione della Banca mondiale, durante la quale hanno sottolineato l’importanza di coordinare gli sforzi di soccorso a Gaza e in Cisgiordania con tutti i partner per sfruttare al massimo tutte le risorse disponibili.
Il primo ministro ha affermato che Israele utilizza le detrazioni dai fondi come punizione contro il popolo palestinese, affermando che “dobbiamo lavorare per rivedere le procedure e i termini di autorizzazione e aumentare il volume degli scambi commerciali con i paesi vicini come la Giordania e l’Egitto“.
Israele ringrazia Orban e Milei per essersi posizionati dalla parte giusta della storia nel voto alle Nazioni Unite
Il governo israeliano ha espresso apprezzamento nei confronti della minoranza di stati membri delle Nazioni Unite che hanno votato contro la concessione di maggiori privilegi alla Palestina come stato membro durante il voto di questa settimana.
Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha nominato diversi leader di destra, tra cui l’ungherese Viktor Orban, l’argentino Javier Milei e il primo ministro ceco Petr Fiala, per essersi “messi dalla parte giusta della storia” e aver votato contro la risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite che è stato sostenuto da 143 paesi.
“Non c’è posto sicuro a Gaza”: 18 persone uccise nelle ultime 24 ore
Nel centro di Gaza, il dipartimento della protezione civile ha riferito di almeno due vittime, un padre e un figlio, entrambi medici, in un attacco israeliano a Deir el-Balah domenica.
Più a sud, a Rafah, la città più meridionale di Gaza, lungo il confine con l’Egitto, l’ospedale kuwaitiano ha dichiarato di aver ricevuto i corpi di 18 persone uccise negli attacchi israeliani nelle ultime 24 ore.
I raid israeliani prendono di mira il nord di Gaza
Un attivista palestinese locale ha ripreso un raid israeliano nel campo di Jabalia mentre gli ordigni gli cadono accanto e le persone corrono freneticamente al riparo.
I carri armati militari israeliani hanno iniziato a penetrare più in profondità nel campo profughi di Jabalia come parte di una nuova offensiva nel nord di Gaza.
Cisterna dell’acqua gravemente danneggiata a Tal al-Hawa: municipalità di Gaza City
Il Comune di Gaza afferma che il serbatoio dell’acqua nel quartiere Tal al-Hawa di Gaza City è stato gravemente danneggiato dai bombardamenti israeliani.
Circa 40 pozzi e 42.000 metri (46.000 iarde) di condutture idriche sono stati danneggiati dagli attacchi israeliani, ha affermato.
Severe damage has struck the water tank in Tal Al-Hawa area as a result of last night's bombardment by the Israel.
— بلدية غزة – Municipality of Gaza (@munigaza) May 12, 2024
The ongoing bombing has inflicted extensive and far-reaching destruction on water infrastructure since the beginning of the aggression and genocide war.… https://t.co/uOlt3yGLZh
L’UNRWA definisce “false e fuorvianti” le affermazioni israeliane sulle aree sicure a Gaza
L’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA) ha dichiarato che le affermazioni di Israele secondo cui ci sono aree sicure a Gaza sono “false e fuorvianti“.
Again and again.
— Philippe Lazzarini (@UNLazzarini) May 11, 2024
The exodus continues.
The Israeli authorities continue to issue forced displacement orders also known as “evacuation orders”. This is forcing people in #Rafah to flee anywhere and everywhere.
Since the war began, most people in #Gaza have moved multiple… https://t.co/dnpAllLq3I
L’Egitto interverrà a sostegno del caso di genocidio presso la Corte Internazionale di Giustizia
L’Egitto ha annunciato la sua intenzione di intervenire ufficialmente a sostegno del caso di genocidio del Sudafrica contro Israele presso la Corte Internazionale di Giustizia (ICJ), come ha annunciato il Ministero degli Affari Esteri egiziano.
Lo stesso Ministero ha detto in una nota:
“Questi attacchi includono attacchi deliberati contro i civili, distruzione delle infrastrutture, sfollamenti forzati e la creazione di condizioni di vita insopportabili, portando a una crisi umanitaria senza precedenti a Gaza. Queste azioni costituiscono una flagrante violazione del diritto internazionale, del diritto umanitario e della Quarta Convenzione di Ginevra del 1949 sulla protezione dei civili in tempo di guerra“.
Il bilancio delle vittime supera i 35.034 morti
Il bilancio delle vittime palestinesi per la guerra nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023 è ora salito a 34.904, come affermano fonti mediche.
Secondo le stesse fonti, le forze israeliane hanno ucciso 493 operatori sanitari, ne hanno arrestati altri 310, mentre decine sono ancora dispersi.
Sydney: manifestanti marciano in Australia per la “Palestina libera”
Centinaia di manifestanti hanno marciato per le strade di Sydney, in Australia, per protestare contro l’assalto militare israeliano a Gaza.
Fonti locali hanno riferito che i manifestanti si sono recati nel campo allestito dagli studenti dell’Università di Sydney in solidarietà con Gaza per esprimere il loro sostegno agli studenti che protestavano.
Gli studenti dell’Università di Sydney chiedono che l’università disinvesta dalle aziende israeliane.
Rally has arrived at @Sydney_Uni! pic.twitter.com/KnhBerLQgP
— David Brophy (@Dave_Brophy) May 12, 2024
Giornalisti arrestati a Tel Aviv perché sospettati di lavorare per Al Jazeera
I giornalisti del quotidiano londinese Al-Araby Al-Jadeed sono stati arrestati ieri sera dalle autorità israeliane durante le proteste che chiedevano un accordo per il rilascio dei prigionieri, riporta il Times of Israel.
Citando post sui social media, TOI ha affermato che i giornalisti sono stati trattenuti perché sospettati di lavorare per Al Jazeera, recentemente bandita in Israele.
Il fotoreporter israeliano Oren Ziv ha condiviso video e foto su X, che mostravano i giornalisti del quotidiano di proprietà del Qatar interrogati dopo che le autorità, secondo quanto riferito, avevano visto filmati in diretta delle proteste di Tel Aviv trasmesse su Al Jazeera.
1/2 The Israeli Ministry of communication confirmed that its workers arrived yesterday to a protest calling for a hostage deal, after they saw a live video of the protest on Al Jazeera. They didn't locate the source, but police detained Al Araby crew to check if they work for AJ pic.twitter.com/0PsfUT9HBN
— Oren Ziv (@OrenZiv_) May 12, 2024
Operazione a Rafah per l’Onu violerebbe i diritti umani
L’,Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk, sulla situazione a Rafah ha dichiarato:
“Gli ultimi ordini di evacuazione colpiscono quasi un milione di persone a Rafah. Dove dovrebbero andare? Non esiste un posto sicuro a Gaza.Queste persone esauste e affamate, molte delle quali sono già state sfollate più volte, non hanno buone opzioni”.
poi continua:
“Non vedo come gli ultimi ordini di evacuazione, tanto meno un assalto a tutto campo, in un’area dove la presenza di civili è estremamente densa, possano rispettare i requisiti vincolanti del diritto internazionale umanitario e con le due serie di misure provvisorie vincolanti misure ordinate dalla Corte internazionale di giustizia”.
Egitto in allerta, Al Sisi monitora con una task force la situazione a Rafah
L’Egitto aumenta l’allerta dopo che l’esercito israeliano ha preso il controllo del valico di Rafah, chiuso per il sesto giorno di fila.
Tanti camion ammassati, in attesa di entrare nella Striscia, così come ambulanze.Tutti i palestinesi feriti già sono stati trasferiti dagli ospedali Sheikh Zuweid, Al-Arish, Bir Al-Abd e Nakhal ai governatorati vicini.
Schlein: “Fermare follia Netanyahu o a Rafah sarà massacro”
“Anche in questi giorni siamo tornati a chiedere con forza il cessate il fuoco in Medio Oriente, bisogna fermare la follia di Netanyahu e questo attacco a Rafah che si tradurrà in una ecatombe”.
Dichiara la segretaria del Pd, Elly Schlein, a margine della visita al Salone del libro di Torino.
Sirene di allarme al nord al confine con il Libano
Sirene di allarme risuonano nel nord di Israele al confine con il Libano. La notizia arriva da un portavoce militare dell’IDF.
Spagna: “L’operazione a Rafah deve finire”
Il governo della Spagna ha chiesto la fine dell’operazione che l’esercito israeliano sta portando avanti nella città di Rafah, a sud della Striscia di Gaza. Opposizione irremovibile alla nuova ondata di sfollamenti della popolazione palestinese.
La evacuación de miles de palestinos es inaceptable. La operación militar en Rafah debe parar y evitar una crisis humanitaria aún más grave.
— José Manuel Albares (@jmalbares) May 12, 2024
Exigimos el cumplimiento del Derecho Internacional Humanitario, la protección de los civiles y el acceso de ayuda humanitaria.
Erdogan contro il primo ministro di Israele: “Netanyahu blocca i negoziati”
Il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, ha attribuito al governo israeliano e al suo primo ministro, Benjamin Netanyahu, la colpa per il blocco dei negoziati sul cessate il fuoco nella guerra a Gaza. Ha detto:
“Hamas ha accettato il cessate il fuoco, ma Israele non smette di trovare scuse. Non vuole che le ostilità finiscano perché quello che vuole è occupare tutta Gaza. Inoltre, Hamas ha promesso che, se ciò dovesse accadere, smantellerà il suo braccio armato e continuerà il suo percorso esclusivamente come partito politico per lavorare per una soluzione sostenibile e permanente. Netanyahu ha raggiunto un livello tale da fare invidia a Hitler con i metodi genocidi che sta utilizzando nell’operazione sulla Striscia di Gaza”.
Iran: “Israele e gli Usa mai così isolati dopo il voto all’Onu”
“Israele non è mai stato così isolato nella sua intera storia ‘fake’, dopo il recente voto unanime all’Assemblea generale dell’Onu a sostegno dell’ingresso della Palestina come membro e anche gli Stati Uniti sono sempre più isolati nel mondo nel loro sostegno cieco al regime israeliano e al suo brutale attacco contro Gaza”.
Questa è la dichiarazione del portavoce del ministero degli Esteri dell’Iran, Nasser Kanani.
Israele, da stasera celebra il Giorno dei caduti
Israele da stasera, 12 maggio 2024, celebrerà lo’Yom HaZikaron’, il Giorno di ricordo dei caduti, dal primo dall’attacco del 7 ottobre di Hamas. Alle 20.00 di questa sera (19.00 in Italia) suoneranno le sirene per dare inizio alle celebrazioni. Suoneranno anche domani alle 11.00 (ore 10 italiane). Le cerimonie si svolgeranno nei cimiteri, nei centri comunitari e nelle scuole di tutto lo Stato.
David Cameron dagli Uk: “Un accordo sugli ostaggi farebbe cessare la guerra domani”
“La risposta giusta è cercare di fermare i combattimenti stipulando un accordo sugli ostaggi, ottenendo una pausa nei combattimenti e poi usandola per costruire un cessate il fuoco sostenibile senza tornare a ulteriori conflitti”.
Queste le parole di David Cameron, il ministro degli Esteri britannico, in un’intervista mentre commenta la situazione a Gaza. Poi continua:
“Il problema è che tutto risale ad Hamas. Al gruppo è stato offerto un accordo che rilascerebbe centinaia di prigionieri dalle carceri israeliane, che fornirebbe una pausa nei combattimenti… e loro non accetteranno quell’accordo. La vera pressione dovrebbe essere su Hamas affinché accetti l’accordo sugli ostaggi. I combattimenti potrebbero finire domani”.
Onu: “La strada per tornare indietro dalla devastazione sarà lunga”
“Ribadisco il mio appello, l’appello del mondo per un cessate il fuoco umanitario immediato, il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi e un aumento immediato degli aiuti umanitari. Ma il cessate il fuoco sarà solo l’inizio. Il viaggio di ritorno dalla devastazione e dal trauma di questa guerra sarà lungo”.
Queste le parole del segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, per ribadire le richieste del cessate il fuoco immediato nella guerra tra Israele e Gaza.
Borrell: “Intollerabile evacuare civili in aree non sicure”
Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione europea per gli Affari esteri, attacca le modalità con cui Israele sta effettuando le evacuazioni dei civili da Rafah, definendo “intollerabile” lo sgombero verso aree non sicure.
In un post su X (ex Twitter) Borrell ha invitato, inoltre, Israele a non invadere Rafah.
Questo il suo post sul social network:
“Costringere i civili a evacuare Rafah in aree non sicure è intollerabile. Israele è vincolato dal diritto internazionale a garantire la sicurezza dei civili. Continuiamo a esortare Israele a non procedere con un’operazione di terra a Rafah. Ciò aggraverebbe ulteriormente una crisi umanitaria già estrema”.
Forcing civilians to evacuate #Rafah to unsafe zones is intolerable.#Israel is bound by international law to provide safety to civilians.
— Josep Borrell Fontelles (@JosepBorrellF) May 11, 2024
We continue to urge Israel not to go ahead w/ a ground operation in Rafah.
This would further exacerbate an already dire humanitarian crisis.
Scontri in corso a Jabaliya, nel nord della Striscia di Gaza
Media palestinesi riferiscono di pesanti scontri attualmente in corso a Jabaliya, nella zona nord della Striscia di Gaza.
Gli scontri sono una conseguenza della nuova offensiva lanciata dall’esercito israeliano per ostacolare la riorganizzazione di Hamas nell’area.
Tel Aviv aveva, infatti, ordinato l’evacuazione della zona in previsione dell’attacco.
Media: un palestinese ucciso dai soldati israeliani nel campo profughi di Balata, in Cisgiordania
L’agenzia di stampa Wafa riporta dell’uccisione di un palestinese a seguito di un’operazione dell’esercito militare in Cisgiordania, nel campo profughi di Balata, vicino Nablus. Un altro sarebbe rimasto ferito.
La vittima sarebbe stata raggiunta da colpi di arma da fuoco delle truppe israeliane.
Da parte dell’esercito israeliano non è ancora arrivata una nota sulla vicenda.
Trenta manifestanti arrestati ieri sera a Tel Aviv
Il quotidiano israeliano Haaretz riferisce dell’arresto di trenta manifestanti avvenuto ieri sera a Tel Aviv.
La protesta, come tutte le altre avvenute nelle ultime settimane, chiedeva al governo di riaprire il tavolo dei negoziati con Hamas per il rilascio degli ostaggi.
I manifestanti hanno causato blocchi stradali e una serie di incidenti, da qui l’arresto di alcune delle persone coinvolte.
La polizia di Tel Aviv informa che numerosi fermati – tra cui, riporta Haaretz, anche alcuni parenti degli ostaggi – sono stati rilasciati questa mattina.
Israele: feriti tre coloni per un razzo lanciato da Gaza ad Ashkelon
Le forze di difesa israeliane riportano che un razzo lanciato dalla Striscia di Gaza ha colpito un’abitazione di Ashkelon, ferendo lievemente tre coloni. L’abitazione avrebbe riportato alcuni danni.
Altri droni sarebbero stati, invece, abbattuti.
Usa: negli ultimi due giorni abbattuti quattro droni Houthi nel Mar Rosso
L’ultimo bollettino del Centcom (Comando combattente unificato delle forze armate degli Stati Uniti) riferisce dell’abbattimento di quattro droni Houthi nell’area del Mar Rosso, avvenuti negli ultimi due giorni.
Il 10 maggio, un drone è stato intercettato sul Golfo di Aden mentre altri tre sono stati abbattuti sul Mar Rosso la mattina dell’11 maggio, tutti lanciati dalla zona dello Yemen controllata dai ribelli.
Centcom informa che non risultano feriti o danneggiamenti.
May 11 CENTCOM Update
— U.S. Central Command (@CENTCOM) May 12, 2024
TAMPA, Fla. – At approximately 8:45 p.m.(Sanaa time) on May 10, Iranian-backed Houthis launched an uncrewed aerial system (UAS) over the Gulf of Aden from Houthi controlled areas in Yemen. A coalition aircraft successfully engaged the UAS. There were no… pic.twitter.com/7N70V70TZ7
Washigton Post: se ferma l’operazione a Rafah, Usa aiuteranno Israele per catturare i leader di Hamas
Il Washington Post cita quattro fonti anonime per le quali gli Stati Uniti starebbero facendo un’opera di persuasione sul governo israeliano.
L’obiettivo è spingere Tel Aviv a interrompere l’operazione militare a Rafah, offrendo in cambio informazioni sensibili sulla posizione dei leader di Hamas e dei tunnel usati dai miliziani.
Due medici uccisi da raid aereo israeliano a Deir al-Balah
La difesa civile di Gaza riferisce della morte di due medici a seguito di un raid aereo dell’esercito israeliano nella città di Deir al-Balah.
Questa la nota ufficiale delle autorità di Gaza:
“I corpi del dottor Mohammed Nimr Qazat e di suo figlio, il dottor Youssef, sono stati scoperti nella città di Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale, e sono stati trasferiti all’ospedale dei martiri di al-Aqs”.
Biden: “Cessate il fuoco domani se Hamas liberasse gli ostaggi”
Il presidente americano Joe Biden è convinto che il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza arriverebbe in tempi brevi, anche “domani”, se i miliziani di Hamas decidessero di liberare gli ostaggi israeliani rapiti lo scorso 7 ottobre.
Israele: “Avanti a Rafah per sconfiggere Hamas e liberare gli ostaggi”
Daniel Hagari, portavoce dell’Idf, le forze di difesa israeliane, ha ribadito che l’esercito di Tel Aviv proseguirà l’operazione militare a Rafah, sforzo ritenuto determinante per la sconfitta di Hamas e la liberazione degli ostaggi.
Hagari ha, poi, specificato:
“La nostra guerra è contro Hamas non contro la popolazione di Gaza”.