Tadej Pogacar continua ad essere il mattatore del Giro d’Italia 2024. A Prati di Tivo è stato attaccato in salita da Antonio Tiberi, ma il corridore della UAE Team Emirates non ha mostrato segni di cedimento e ha fatto vedere che non vuole regalare niente a nessuno. Non ha concesso spazio alla fuga, non ha lasciato nulla agli avversari: il Giro d’Italia è sempre più nelle sue mani, lui che veste la maglia rosa dalla fine della seconda tappa, quella che si era conclusa sull’arrivo in salita di Oropa.
Pogacar vince, Tiberi ci prova
L’attenzione rimane sempre molto alta: Tadej Pogacar è consapevole del fatto che il Giro d’Italia non è ancora vinto, e soprattutto che devono arrivare ancora le grandi salite a decidere quale sarà il cammino verso la tappa di Roma. Lo sloveno, in conferenza stampa, ha anche espresso delle parole di elogio non solo per la propria squadra, ma anche per Antonio Tiberi: il corridore laziale è stato l’unico che ha quantomeno provato a distanziarlo, ma alla fine la sua forza è prevalsa, complice anche il fatto che Rafal Majka ha lavorato duramente per lanciargli la volata conclusiva. Tiberi ci ha provato, Pogacar è riuscito a distanziare ancora una volta tutti.
Pogacar: “Tiberi ha avuto coraggio”
Nonostante qualcuno abbia fatto notare a Pogacar che forse non era necessario strafare anche a Prati di Tivo, lo sloveno ha fatto notare che in realtà non poteva deludere una squadra che si è dimostrata essere super motivata in vista di un’altra vittoria.
“Dovevo vincere perchè la squadra era super motivata a fare bene, c’erano molti tentativi di fuga ma alla fine abbiamo lavorato per tenere la corsa cucita il più possibile, soprattutto dopo che avevo ancora due compagni con me dopo la prima salita. Il team è qui per mostrare che noi siamo i più forti. Alcuni mi chiedono: ma perchè vinci ancora? E io rispondo: sono qui perchè mi pagano per vincere. So che Tiberi è uno dei corridori giovani più forti che è qui presente al Giro d’Italia, ha avuto il coraggio di attaccare: ho molto rispetto per lui, ha fatto un grande lavoro oggi e anche la lotta alla maglia bianca è molto entusiasmante. Sono contento di essere tornato a vincere a Prati di Tivo: nel 2021 ho vinto per la mia compagna Urska e oggi ho avuto dei bei ricordi mentre scalavo, è stata una bella motivazione in più per vincere ancora”.
Le parole del laziale
Pogacar è in rosa, ma Antonio Tiberi è soddisfatto della sua prestazione a Prati di Tivo: l’azzurro ha provato a mettere in difficoltà lo sloveno ed è stato un bel segnale, perchè uno dei corridori del gruppo si è quantomeno preso la briga di provare ad attaccare la maglia rosa. Alla fine dei conti, Tiberi è sesto in classifica generale: l’obiettivo finale potrebbe essere non solo la top-5, ma anche la maglia bianca di miglior giovane, distante solo 21 secondi.
“Oggi la gamba era buona, poi quando ho visto che nessuno si muoveva ho fatto io qualche allungo. Mi aspettavo un attacco di Pogacar già diversi chilometri prima, ma è anche vero che ormai ha già un bel distacco e quindi non deve sforzarsi più di tanto. Sono soddisfatto perchè ieri la crono è stata ottima, sono riuscito a stare bene e rientrare nella top-10 della classifica generale. Con il passare dei giorni sono sempre più reattivo, il fisico reagisce sempre meglio allo sforzo. Nel finale di tappa ho visto che nessuno si muoveva e ho detto: ma è possibile far vincere così facilmente Pogacar? Almeno ci ho provato. Non ho visto nessun dato lungo la salita, sono andato su a sensazioni”.