Arriva un mix di incentivi e contributi a fondo perduto per le imprese operanti nel settore del turismo per l’anno 2024: la presentazione delle domande sarà possibile a partire dal prossimo 1° luglio. Si tratta di incentivi e finanziamenti agevolati che possono arrivare a coprire fino all’80 per cento degli investimenti delle imprese ammissibili. Si tratta di progetti di investimento da parte delle imprese per ammodernare le strutture. Fissato l’obiettivo principale, mentre le linee di intervento sono varie.

L’avviso al quale far riferimento è quello del ministero del Turismo numero 13142/24, datato 7 maggio scorso ma pubblicato nelle ultime ore. Il provvedimento attua la misura M1 C3 – 33 (Missione 1, Componente C3, Turismo e cultura, Investimento 4.2, del Fondo integrato per la competitività delle imprese del turismo del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Sono quattro, invece, le tipologie di intervento possibili da parte delle imprese interessate.

Contributi fondo perduto turismo 2024, chi può presentare domanda?

Arrivano i contributi a fondo perduto e i finanziamenti agevolati a favore delle imprese operanti nel turismo per l’anno 2024. Gli incentivi sono richiedibili dalle seguenti tipologie di imprese:

  • alberghi;
  • agriturismi;
  • stabilimenti balneari;
  • complessi termali;
  • altre imprese operanti nel settore turistico, fieristico e congressuale;
  • porti turistici e parchi.

Gli incentivi che si potranno chiedere consistono in contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati di durata fino a 15 anni. La dotazione finanziaria è pari a 780 milioni di euro. L’ente che dovrà attuare la misura è il Fondo rotativo per il sostegno alle imprese (Fri). Il mix di aiuti potrà arrivare a coprire fino all’80 per cento del valore dell’investimento.

Contributi fondo perduto turismo 2024, quali sono i lavori e gli interventi ammissibili?

Nel dettaglio, gli investimenti ammissibili da parte delle imprese del settore turistico sopra elencate potranno riguardare, secondo quanto prevede l’articolo 5 dell’avviso:

  • i lavori di aumento dell’efficienza energetica delle strutture;
  • i lavori di riqualificazione con obiettivo di ridurre il rischio sismico;
  • i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche;
  • i lavori di edilizia rientrante nella manutenzione straordinaria, interventi di risanamento conservativo e di restauro, installazione di manufatti leggeri. Sono incluse negli interventi le unità abitative mobili e loro pertinenze e accessori collocate, anche in via continuativa, in strutture ricettive all’aperto per la sosta e il soggiorno dei turisti;
  • i lavori per realizzare piscine termali e acquisire le attrezzature e le apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali;
  • i lavori per favorire la digitalizzazione;
  • i lavori di acquisto o di rinnovo dell’arredo.

Incentivi e finanziamenti agevolati: le linee di intervento possibili e percentuali

Si prevede, altresì, che per la richiesta degli incentivi delle imprese operanti nel settore del turismo, i progetti di investimento debbano essere in linea con le finalità dell’impresa in base a quanto prevede lo Statuto, nonché funzionali e organici all’attività esercitata dall’azienda. Le imprese si impegnano ad avviare l’intervento dopo la presentazione della domanda dell’incentivo, ovvero del programma di investimento e di inizio dei lavori occorrenti. Il bando fissa nel termine di tre mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento l’avvio dei lavori, la cui conclusione non potrà protrarsi, in ogni caso, oltre il 31 dicembre 2025.

Gli interventi, inoltre, devono essere realizzati in una o più unità locali dell’azienda. Le spese degli investimenti devono avere un valore non inferiore a mezzo milione di euro al netto dell’Iva. Non si può andare oltre, invece, ai 10 milioni di euro di importo. Tutti gli interventi dovranno garantire un incremento della qualità dell’offerta ricettiva.

Come inviare domanda degli incentivi

Il mix di interventi e incentivi a favore delle imprese del turismo può essere richiesto a partire dal 1° luglio 2024 mediante la piattaforma telematica che verrà messa a disposizione da Invitalia. Ci sarà un solo mese di tempo per inviare la richiesta: la scadenza, infatti, è fissata al 31 luglio 2024.

Due le linee di intervento. La prima è il finanziamento agevolato a copertura della metà del valore dell’investimento, con tasso agevolato dello 0,5 per cento e durata minima di 4 anni (massima di 15 anni). Gli anni di preammortamento sono pari a tre. Il contributo a fondo perduto va da un minimo del 5% a un massimo del 30% del valore dell’investimento. La percentuale varia a seconda della dimensione dell’azienda (micro, piccola, media o grande) e da dove è situata la stessa territorialmente.