Il versamento dell’imposta di successione deve avvenire in un’unica soluzione o anche a rate? Ecco quando è possibile rateizzare il pagamento dell’imposta di successione.
Gli eredi devono provvedere al pagamento dell’imposta di successione: in alcuni casi è necessario versare per patrimoni di importo esiguo e in altre casistiche è necessario versare per patrimoni di importo molto elevato. Quando si apre la successione ereditaria l’imposta che deve essere versata rappresenta una vera e propria stangata. L’imposta di successione è stata introdotta nel 1972, per poi essere soppressa nel 2001 e poi essere reintrodotta nel 2006 con qualche modificazione rispetto alla sua veste originaria.
Imposta di successione: può essere pagata a rate?
Gli eredi devono provvedere al versamento dell’imposta di successione, la cui aliquota varia dai 4 punti percentuali agli 8 punti percentuali. Le franchigie applicate sono differenti in base al grado di parentela di chi eredita. Per i figli ed il coniuge trova applicazione un’aliquota pari a 4 punti percentuali per gli importi che eccedono il milione di euro. Per le sorelle ed i fratelli del de cuius l’aliquota applicata è pari a 6 punti percentuali sugli importi che eccedono i 100mila euro per ciascun soggetto beneficiario.
Per tutti gli altri parenti del deceduto entro il quarto grado trova applicazione l’aliquota pari a 6 punti percentuali su tutto il patrimonio senza alcuna franchigia. Per tutti gli altri eredi l’aliquota applicata è pari a 8 punti percentuali e senza applicazione di alcuna franchigia. Dal momento che l’imposta di successione potrebbe essere una vera e propria mazzata, si potrebbe provvedere al pagamento a rate.
La fonte normativa che regolamenta l’imposta di successione è il Testo Unico delle Disposizioni Relative all’Imposta sulle Successioni e le Donazioni. Nel caso in cui la somma da versare dovesse eccedere i 20mila euro, la normativa vigente prevede la possibilità di rateizzare il versamento dell’imposta in 12 rate trimestrali.
Non tutti gli eredi hanno la possibilità di accedere alla rateizzazione: per le somme inferiori ai mille euro non è previsto alcun pagamento a rate. Il pagamento a rate dell’imposta di successione è previsto nel caso in cui la somma da versare sia superiore a 1.000 euro. A sancirlo è l’articolo 38 del Decreto Legislativo n. 246 del 1990. La prima rata è fissa e deve essere versata entro 60 giorni dalla notifica dell’atto di liquidazione. Entro sessanta giorni si deve versare il 20% dell’importo complessivo, mentre l’ammontare rimanente deve essere versato in comode rate trimestrali.
Imposta di successione a rate: esempio pratico
Nel caso in cui l’avviso di liquidazione imponga il versamento di 2mila euro, entro 60 giorni l’erede deve versare il 20% di 2.000 euro, ovvero 400 euro. I rimanenti 1.600 euro devono essere versati in rate trimestrali.
La normativa contenuta nel Decreto Legislativo n. 246 del 1990 fornisce utili indicazioni in merito al numero di rate in cui viene spalmato l’importo da versare. A seconda dell’importo che deve essere versato cambiano le regole da applicare al numero di rate:
- il numero di rate non deve superare le 8 rate trimestrali nel caso in cui l’imposta di successione sia superiore ai mille euro e inferiore ai 20mila euro,
- il numero di rate trimestrali può arrivare fino a 12 nel caso in cui l’imposta di successione sia di importo superiore ai 20mila euro.
Il pagamento a rate comporta il sostenimento dei relativi interessi.
Come pagare l’imposta di successione?
L’imposta di successione deve essere pagata mediante il Modello F24: si deve ricorrere all’utilizzo di determinati codici tributo che sono specificati in sede di compilazione del modello. Le sequenze di lettere e di numeri devono essere indicate a seguito della notifica degli avvisi di liquidazione da parte dell’Agenzia delle Entrate. Nel caso in cui un contribuente dovesse pagare l’imposta di successione a seguito della notifica di un avviso di liquidazione dovrebbe utilizzare il seguente codice tributo:
A147 Imposta di successione
Imposta di successione a rate: cosa accade se il contribuente non riesce a pagare?
Nel caso in cui l’erede non riesca a rispettare il piano di rateizzazione decade in modo automatico dal piano di dilazione. Il debito viene iscritto a ruolo e il contribuente rischia l’applicazione di maggiori interessi e sanzioni.