C’è stato un periodo, in cui il Piemonte è diventato un feudo della Lega. Tra il 2010 e il 2014, fu Roberto Cota a mettere il Carroccio davanti a tutte le altre formazioni politiche. Poi, complice anche un’inchiesta per peculato ricordata per l’accusa rivolta al Governatore leghista di aver comprato indebitamente con dei soldi pubblici anche un paio di mutande, fu la volta del centrosinistra di Sergio Chiamparino a conquistare la guida della regione. Dal 2019, però, il Piemonte è di nuovo nelle mani del centrodestra. Questa volta, però, con la guida di Forza Italia, il partito Alberto Cirio. Il Governatore uscente si ricandida in vista della sfida dei prossimi 8 e 9 giugno. E per il partito fondato da Silvio Berlusconi il suo bis rappresenta certamente una delle partite fondamentali che vorrà portare in porto.

Elezioni regionali Piemonte 2024, chi è il favorito. Il centrodestra dalle mutande di Cota al sogno del bis con Cirio

Se, a livello nazionale, in vista delle Europee, la Forza Italia di Antonio Tajani punta a raggiungere la doppia cifra, in Piemonte senz’altro scommette su uno dei suoi uomini di punta, Alberto Cirio è uno dei vicesegretari nazionali dei berlusconiani, per consolidare la sua leadership territoriale. Lo dimostra anche il fatto che oggi, andando in tour elettorale proprio da quelle parti, Maurizio Gasparri l’abbia messa così:

“Per noi è un orgoglio poter esprimere, con un nostro importante esponente, la guida di una Regione centrale nella vita italiana. E daremo continuità a questo buon governo della Regione Piemonte perché é un esperimento talmente riuscito che non riesce a trovare neanche un antagonista, a dimostrazione dell’incapacità del centrosinistra di esprimere una valida proposta alternativa”.

Quali sono i candidati che si oppongono a Cirio? Non c’è il “campo largo”

Ma quali sono gli altri candidati che, assieme a Cirio, corrono per diventare Governatore del Piemonte? La parte avversa al centrodestra di Cirio, saltato il campo largo sull’asse Partito Democratico – Movimento Cinque Stelle, si è spaccato in quattro con Gianna Pentenero in corsa per il centrosinistra (compresa Italia Viva), Sarah Disabato per la corsa solitaria dei grillini, Francesca Frediani di Piemonte Popolare e Alberto Costanzo di Libertà.