Pezzo di m****” questa è la frase che precede il lancio di un fumogeno contro la delegazione del M5s alla cui guida c’era il presidente Giuseppe Conte. È un pomeriggio di tensione quello di oggi 11 maggio 2024 a Genova dove è in corso un corteo organizzato dai comitati cittadini locali contro le grandi opere in Liguria: la manifestazione era in programma da prima dell’arresto per corruzione del presidente della Regione Giovanni Toti ed è molto partecipata.

Secondo quanto emerge almeno 2000 persone hanno sfilato per le strade di Genova dove sono presenti anche molti agenti della Digos. Il messaggio dei comitati organizzatori della manifestazione è chiaro: la politica non deve strumentalizzare le lotte dal basso contro quelle che loro stessi definiscono ‘opere calate dall’alto’. Tra i contestatori c’è chi dice no al Rigassificatore di Vado Ligure o al tunnel subportuale, presenti anche manifestanti dalle altre città liguri.

Conte contestato alla manifestazione di Genova contro le grandi opere oggi 11 maggio 2024

Il corteo contro le grandi opere è partito da via Fanti d’Italia alle 14 di oggi. I manifestanti durante il percorso hanno scandito slogan contro diverse infrastrutture in progetto per la Regione Liguria definite dannose per l’ambiente ed inutili. Una protesta che si è inasprita dopo l’arresto del presidente della Regione Giovanni Toti a seguito di un’inchiesta portata avanti dalla Guardia di Finanza e dal Dda di Genova che lo vede accusato di corruzione.

Tanti gli organizzatori e tante le istanze portate in piazza oggi. Tra i comitati che si sono occupati del corteo ci sono la Rete Genovese e il Coordinamento Comitati del Ponente. Da Savona arrivano invece due movimenti: “No al Rigassificatore-Fermiamo il mostro” contro la struttura che dovrebbe sorgere a Vado Ligure e “Quelli della catena“. A rappresentare La Spezia c’è il Comitato per la tutela ed il reintegro della posidonia e Rete Ambiente Altro Turismo. Infine per Imperia è in piazza l’Associazione per la Tassazione delle Transazioni finanziarie e di Aiuto ai Cittadini.

Diversi i no che arrivano dalla Liguria. Uno dei più importanti riguarda il rigassificatore di Vado Ligure assieme alla battaglia contro le servitù portuali a Genova, lo skymetro, la funivia per forte Begato ed altre opere.

La contestazione a Conte

C’era anche il M5s in piazza. I pentastellati si sono sempre detti contrari alle grandi opere volute sia dal centrosinistra che dal centrodestra ed hanno ritenuto opportuno inviare una delegazione nel corteo dei comitati. L’accoglienza dei manifestanti è stata diversa dalle attese: molti dei presenti in piazza non hanno dimenticato quando tra il 2018 e il 2019 Conte ha governato assieme alla Lega Nord di Matteo Salvinivicini alla giunta regionale di Toti. Ieri il presidente pentastellato aveva invitato i comitati a manifestare uniti al M5s senza creare divisioni.

A piazza dell’Annunziata i presenti hanno contestato Conte accusandolo di essere stato complice di Salvini e del viceministro ai Trasporti Rixi. Il clima si è fatto più incandescente quando è stato lanciato un fumogeno all’indirizzo della delegazione pentastellata che si è parzialmente distaccata dal corteo.

Il presidente del M5s ha commentato:

“La decisione di venire in Liguria era stata già presa: ho saputo di questa manifestazione spontanea dei comitati, delle associazioni che vogliono la tutela della salute, dell’ambiente. Sono le nostre tematiche: ho letto dell’appello alle forze politiche e, come forza politica che su questi temi è prioritariamente da tempo impegnata, abbiamo partecipato, in ascolto della parte sana della popolazione”