Le meme coin continuano ad affluire in gran numero sul mercato delle criptovalute. L’ultimo progetto di questo genere che sta suscitando molto interesse tra i trader è Criptoverse. Il motivo di tale interesse è da rintracciare nei 13 milioni di dollari rastrellati con la sua Initial Coin Offering (ICO). Una cifra talmente consistente da spingere più di un addetto ai lavori a porsi una precisa domanda: sarà il nuovo Dogecoin? Proviamo a rispondere andando a esaminarne le caratteristiche tecnologiche.

Dogeverse: di cosa si tratta?

Dogeverse (DOGEVERSE) è una meme coin, ovvero una moneta virtuale nata da un meme. Sin qui rientra perciò in un ambito ormai conosciuto dagli appassionati di criptovalute. Il nuovo protocollo, però, si distingue dagli altri per un semplice motivo: si tratta di una soluzione multi chain. Cosa vuol dire? In pratica che non limita la sua esistenza su una sola blockchain, ma è in grado di correre su molte catene.

È cioè interoperabile, potendo essere usata sulla Ethereum Virtual Machine, su Base, su Solana e altre reti. In pratica, gli utenti possono utilizzare tecnologie ideate proprio per permettere gli spostamenti da una blockchain all’altra, a partire da Wormhole. Trasferimenti non solo veloci, ma anche caratterizzati da tariffe estremamente convenienti.

Inoltre, a differenza di quanto avviene per Dogecoin, Dogeverse presenta una app per lo staking. Chi aderisce mettendo in deposito i propri token, viene ricompensato sotto forma di rendita passiva. Una caratteristica che lo avvicina di conseguenza a Shiba Inu. I rendimenti che si prospettano al momento per gli stakeholder si attestano ad un notevole 69% all’anno.

Altra caratteristica che sembra aver convinto molti piccoli investitori è poi rappresentata dalla sicurezza. Il progetto, infatti, è sottoposto al controllo di Coinsult. Sono proprio i tecnici di questa azienda, specializzata nella sicurezza informatica, ad eseguire gli audit tesi a riscontrarne eventuali problematiche.

Dove può arrivare la nuova meme coin?

Come abbiamo già ricordato, Dogeverse sta riscuotendo elevato interesse, presso coloro che cercano nuove occasioni d’investimento. Lo dimostrano non soltanto i 13 milioni di dollari collezionati in fase di ICO, ma anche i 15mila followers della sua pagina X e i 9mila membri del suo canale ufficiale di Telegram.

Un gran numero di trader che si è affrettato ad aderire alla prevendita del token, in modo da assicurarsi condizioni di favore. La sua quotazione, infatti, sembra destinata a crescere in maniera considerevole nell’immediato futuro.

La roadmap disegnata dai suoi sviluppatori, prevede come prossimo passo la quotazione sui Decentralizad Exchange (DEX). Senza escludere quella sulle piattaforme di scambio centralizzate (CEX). Com’è noto, ad ogni quotazione di questo genere corrisponde di solito un rafforzamento del prezzo, per il token interessato. Evidente, quindi, come il piano punti con forza proprio sugli scambi, per crescere in termini di capitalizzazione di mercato.

Meme coin all’arrembaggio

Dogeverse è solo l’ennesima meme coin che sbarca sul mercato delle criptovalute. Ormai non si contano nemmeno più i progetti di questo genere, con Solana che sta facendo la parte del leone.

Ad agevolare questa tendenza è anche il fatto che sta diventando sempre più facile costruire gli emuli di Dogecoin. A renderlo semplice piattaforme che limitano al minimo il lavoro degli sviluppatori, incaricandosi di spianare la strada verso l’esordio sul mercato.

A dimostrare la popolarità delle meme coin sono anche gli utilizzi che se ne fanno. A partire da quello che sta interessando la sfida elettorale per la presidenza degli Stati Uniti. Doland Tremp e Jeo Boden, infatti, stanno destando molta curiosità, per ovvi motivi.

Una tendenza talmente forte da aver spinto addirittura al lancio della prima meme coin sulla blockchain di Bitcoin. Si tratta di Bitcoin Pups, di cui si è parlato anche per una crescita pari al 1000% in una sola settimana. Probabilmente ne seguiranno altre, nei prossimi mesi.