A Milano è stato identificato e arrestato il presunto responsabile della rapina del gratta e vinci, finita con una con dei colpi di pistola in un bar. Si tratterebbe di un 49enne di origine albanese che, nei giorni scorsi aveva rubato i biglietti alla coppia di titolari del locale, un padre e una figlia, in via Costantino Baroni. L’uomo e la giovane donna sono rimasti feriti a causa degli spari. Secondo nuovi sviluppi emersi dalle indagini, l’uomo avrebbe tentato anche di impossessarsi dell’incasso del bar.
Milano, rapina gratta e vinci poi spara ad un padre e una figlia in via Costantino Baroni
Verso le ore 21 di sabato 4 maggio 2023, un uomo ha prima rubato un gratta e vinci in un bar a Milano e poi ha sparato alla coppia che aveva il biglietto tra le mani. Sono rimasti non gravemente feriti un padre e una figlia, un uomo di 67 anni e una donna di 31 di origini cinesi, trasportati subito dai soccorsi all’ospedale Humanitas del capoluogo lombardo. Erano il titolare del locale e sua figlia.
Il fatto è avvenuto in via Costantino Baroni, quando il locale era in chiusura,. I proiettili hanno raggiunto le vittime ad un fianco e ad una gamba. Sul posto era presente anche un’altra donna, rimasta fortunatamente illesa: si tratta della moglie del 67enne ferito.
Secondo gli sviluppi delle indagini, l’uomo avrebbe tentato di rubare sia l’incasso del bar che un cospicuo numero di gratta e vinci, per un valore di 15 mila euro.
Arrestato il presunto responsabile della rapina a Milano
Le autorità sono subito giunte sul posto dove a Milano, lo scorso 4 maggio, si è verificato prima un furto e poi una sparatoria, ai danni di un uomo e una donna in via Costantino Baroni. Sono state avviate le indagini per scoprire l’identità del responsabile.Dopo alcune ricerche, è stato rintracciato e fermato il presunto autore della vicenda. Si tratta di un 49enne albanese accusato di tentato omicidio, rapina aggravata e porto illegale di arma da fuoco.
La Squadra mobile della questura di Milano è riuscita ad indentificare l’uomo grazie ai filmati registrati dalle telecamere di sorveglianza del posto e anche per via di un’impronta digitale repertata dalla scientifica sulla porta d’ingresso del bar.