L’ottava tappa del Giro d’Italia 2024 presenta il secondo arrivo in salita con la dura ascesa verso Prati di Tivo, posta dopo 152 chilometri di continue salite e discesa da Spoleto. Un vero e proprio tappone appenninico per il gruppo: la salita finale, che non compare al Giro da 49 anni, è stata affrontata sia alla Tirreno-Adriatico che all’ultimo Giro d’Abruzzo, dove c’è stato il trionfo di Alexey Lutsenko. Questa giornata sarà quindi dominata dagli scalatori puri e potrebbe portare a cambiamenti significativi in classifica, anche se non è da escludere la possibilità di una vittoria da parte di una fuga. Ricordiamo che alla Tirreno-Adriatico, negli ultimi anni, i successi a Prati di Tivo sono stati conquistati da uomini molto abili in salita come Vincenzo Nibali e Chris Froome.

Giro d’Italia 2024, si sale a Prati di Tivo

Il percorso di questa tappa è estremamente impegnativo, con più di 3500 metri di dislivello in soli 152 chilometri. Dopo la partenza da Spoleto, i ciclisti si troveranno subito ad affrontare la salita verso Forca di Cerro, seguita da Forca Capistrello. Lungo il percorso, ci saranno continui saliscendi, tra i quali una ascesa verso Leonessa, dove sarà situato il primo traguardo volante, e la salita di Valico di Casale Bottone. Dopo una discesa e il transito allo sprint Intergiro di Capitignano, si inizierà la salita verso il gran premio della montagna di Croce Abbio, seguita da una lunga discesa che porterà ai piedi dell’ultima asperità, Prati di Tivo. Questa ascesa di 14,6 chilometri, con una pendenza media del 7% e punte fino al 12%, potrebbe creare distacchi significativi, considerando le difficoltà già affrontate durante la tappa.

Giro d’Italia 2024, secondo arrivo in salita a Prati di Tivo

Sembra fuori da ogni dubbio che oggi tutti si aspettino l’ennesimo show al Giro di Tadej Pogacar, anche a Prati di Tivo, ma è anche vero che la maglia rosa, in linea teorica, potrebbe iniziare a dosare le energie e far andare via una fuga. La decisione dipenderà anche dalle squadre degli altri contendenti al primato, che potrebbero cercare di sfruttare la debolezza mostrata dal team UAE Emirates in alcuni frangenti della corsa e tentare di superare la maglia rosa. Come al solito, tutto dipenderà dagli equilibri e dalle tattiche dei corridori.

Se la fuga prendesse il sopravvento, ci sono alcuni scalatori che potrebbero puntare alla vittoria di tappa, tra i quali Romain Bardet, distanziato di oltre cinque minuti dalla maglia rosa e noto per attaccare da lontano. Altri corridori come Filippo Zana potrebbero anche essere presi in considerazione per indossare la mmaglia rosa e garantire un fine settimana più tranquillo al team UAE Emirates.

Fuga o show di Pogacar?

Altri contendenti che potrebbero tentare l’attacco sono Esteban Chaves, Juan Pedro Lopez, Michael Storer, Alex Baudin, Aurelien Paret-Peintre, Jan Hirt, Mauri Vansevenant, Nairo Quintana, Damiano Caruso, Maximilian Schachmann e Giulio Pellizzari. Domenico Pozzovivo, che punta a lasciare il segno in quello che potrebbe essere il suo ultimo Giro, potrebbe anche essere un nome da tenere d’occhio.

Molti italiani abili in salita, come Davide Piganzoli, Matteo Fabbro, Davide Bais, Christian Scaroni, Nicola Conci, Alessandro Verre, Edoardo Zambanini, Marco Frigo e Alessandro De Marchi, potrebbero cercare il successo in questa tappa. Alcuni potrebbero anche puntare a guadagnare punti nella classifica dei gran premi della montagna.