La manifestazione pro numero chiuso a medicina vede protagonisti studenti e medici specializzandi a Roma. Oggi, venerdì 10 maggio 2024, al coro di voci in difesa del numero programmato che va avanti da giorni, si aggiunge quella di tutti i manifestanti presenti

La manifestazione è stata organizzata dall’associazione dei medici specializzandi “Domani in Salute” e “Numero Giusto”. L’appuntamento, fissati per le ore 11 in Largo Bernardino da Feltre a Roma, ha scekto un luogo simbolico importante, il Ministero dell’Università.

I partecipanti si sono radunati per protestare contro l’emanazione del decreto legge sulla riforma dell’ingresso alla facoltà di Medicina.

Tag24 ha raggiunto la manifestazione grazie ai microfoni dell’inviato Michele Lilla.

Manifestazione pro numero chiuso a medicina: studenti e specializzandi si uniscono in protesta a Roma

Roma si anima in una manifestazione per difendere il numero chiuso nelle università italiane di Medicina. Dopo u dibattito che dura da anni, su numero chiuso sì o numero chiuso no, oggi, 10 maggio 2024, alcuni studenti e medici specializzandi si uniscono per protestare contro il nuovo decreto legge sulla riforma che riguarda proprio le modalità di ingresso negli atenei.

Questa lotta continua da anni, tra chi si dice favorevole e chi no. Tra le voci dei contrari ultimamente ha spiccato anche l’allarme riguardo alla carenza di medici ed infermieri in Italia. Una crisi di personale che sta mettendo in ginocchio il sistema sanitario è pubblico nazionale, secondo molti esperti e addetti ai lavorai da imputare proprio alle difficoltà legate all’accesso all’università.

Il Segretario Generale SMI, il Sindacato Medici Italiani, Pina Onotri, ha ribadito più volte il sostegno alla manifestazione e la necessità di mantenere chiuso il numero per l’accesso all’Università:

“Esprimano tutta la nostra piena solidarietà e il sostegno alla manifestazione. Riteniamo che vi sia la necessità di calcolare il fabbisogno di specialisti e di medici di famiglia sulle reali esigenze della popolazione e sulla tipologia della stessa popolazione che si deve assistere. Si tratta di delineare una programmazione che dovrebbe essere avviata oggi per avere dei risultati nel corso dei prossimi anni; le Regioni, per questo, dovrebbero attuare una corretta pianificazione sanitaria”.

Tra la folla di ragazzi che sfilano con tanto di camice, uno di loro commenta quale sia la vera paura che si nasconde dietro l’apertura del numero di accesso all’università:

“Porterebbe a due grosse problematiche: una formativa, perché fare medicina significa anche imparare un mestiere, curare un paziente e conoscerlo. Prevede internati, tirocini e attività formative. Dall’altro lato siamo preoccupati perché l’apertura indiscriminata del numero chiuso non andrebbe a risolvere alcun problema ma andrebbe solo ad aggravare un sistema instabile come quello sanitario nazionale”.

E continua:

“Le aree più in difficoltà oggi, come ad esempio il pronto soccorso, non troverebbero alcun giovamento da questa modifica, anzi si creerebbe una grossa precarietà per gli studenti e i medici specializzandi. Per noi è una manovra inadeguata”.

Studenti e medici a Roma, la manifestazione sotto il Ministero dell’Università | VIDEO

Pina Onotri, il Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani, ha spiegato il motivo per cui è importante difendere il numero chiuso nelle università di Medicina, ribadito a Tag24 anche dal professor Foad Aodi di Medici Stranieri in Italia in un’intervista:

“L’accesso libero alle facoltà di medicina, anche per il solo al primo semestre, comporterebbe una sproporzione tra numero di studenti e capacità didattica delle facoltà di medicina, sproporzione che renderebbe improponibile un’equa selezione basata sul merito. Allo stesso tempo, pur consapevoli  della  condizione di sofferenza del  Servizio Sanitario Nazionale per la carenza di personale medico, ribadiamo la giustezza del mantenimento del numero programmato per l’accesso alle facoltà mediche contro il rischio di una pletora medica”.

Tra i manifestanti, un ragazzo con il camice, grazie al megafono dà voce alla protesta:

“Siamo qui oggi contro le soluzioni facili per problemi complessi. Care istituzioni siamo qui per difendere il diritto alla studio e migliaia di studenti, in difficoltà ogni giorno già ora, che non riescono ad imparare niente. La salute del nostro Paese dipende dalla nostra formazione”.

Ecco il video integrale con alcuni interventi dei ragazzi alla manifestazione: