L’aumento del seno, noto come mastoplastica additiva, è un intervento chirurgico sempre più popolare che serve a rendere più florido l’aspetto del seno.

Tuttavia, come ogni procedura chirurgica, comporta rischi e complicazioni potenzialmente gravi. Recentemente, il caso di una ragazza trentenne il cui seno rifatto è esploso ha sollevato domande sui rischi connessi alla mastoplastica additiva.

In questo articolo vedremo i fattori che possono portare a complicazioni, le cause dell’esplosione delle protesi e quali misure possono essere adottate per ridurre al minimo i rischi.

Esplode il seno rifatto di una ragazza, come è successo?

Vilde Holm Raggan, una giovane di 30 anni di Bærum, in Norvegia, ha deciso di sottoporsi a un intervento di mastoplastica additiva per aumentare il seno. Ma la sua esperienza con la chirurgia estetica si è trasformata in un incubo quando gli impianti hanno iniziato a perdere liquido siliconico.

Con il tempo, la sensazione di disagio è diventata così forte che Vilde ha deciso di rimuovere le protesi. Tuttavia, la paura di ciò che gli altri avrebbero pensato l’ha fatta esitare prima di procedere con la rimozione.

Il seno rifatto può esplodere davvero?

No, il seno rifatto non può esplodere, perché le protesi sono fatte in modo tale da essere capaci di resistere a forti cambiamenti di pressione. Ma possono esserci delle perdite di materiale, come nel caso di Vilde.

Quali sono i rischi della mastoplastica additiva

La mastoplastica additiva è un intervento chirurgico che consiste nell’inserimento di protesi mammarie per aumentare o rimodellare il seno. Come tutte le procedure chirurgiche, presenta alcuni rischi e potenziali complicazioni che dovrebbero essere valutati prima di decidere di sottoporsi a questo tipo di intervento.

Ecco alcuni dei principali rischi associati alla mastoplastica additiva:

  • Rottura e perdita dell’impianto: gli impianti mammari possono rompersi o perdere il loro contenuto a causa dell’invecchiamento, di un trauma fisico o di un difetto del dispositivo. Questo può richiedere un intervento per sostituire l’impianto.
  • Reazioni all’anestesia: come in qualsiasi procedura chirurgica, esiste il rischio di reazioni avverse all’anestesia generale utilizzata durante l’intervento.
  • Infezioni: le infezioni post-operatorie sono un rischio sempre presente. Potrebbero richiedere l’uso di antibiotici o ulteriori interventi chirurgici per essere trattate.
  • Emorragie: durante o dopo l’intervento, il sanguinamento può rappresentare un rischio, portando a complicazioni che potrebbero richiedere un intervento correttivo.
  • Cicatrici: le cicatrici sono una conseguenza naturale della chirurgia, e la loro visibilità può variare da persona a persona.
  • Alterazione della sensibilità del capezzolo: alcuni pazienti potrebbero sperimentare una riduzione o una perdita di sensibilità nel capezzolo e nell’areola.
  • Complicazioni estetiche: risultati estetici non soddisfacenti, come asimmetria o insoddisfazione per la forma o la dimensione del seno, sono possibili.
  • Formazione di capsule cicatriziali: in alcuni casi, il tessuto cicatriziale che si forma attorno all’impianto può indurirsi, causando dolore o deformità.

Se stai considerando una mastoplastica additiva, è essenziale discutere di questi rischi con un chirurgo plastico qualificato. Un professionista esperto può aiutarti a comprendere meglio le possibili complicazioni e a prendere una decisione informata, basata sulle tue esigenze e aspettative personali.

Scopri quanto costa rifarsi il seno. Clicca qui.

Per quanto tempo non puoi fare sport dopo la mastoplastica additiva

Dopo un intervento di ingrandimento del seno, è importante seguire le raccomandazioni mediche riguardo all’esercizio fisico. In genere, si consiglia di evitare l’attività fisica intensa e gli sport ad alto impatto per le prime settimane dopo l’intervento, per consentire al corpo di guarire correttamente.

  • Esercizio leggero: dopo circa tre settimane, è possibile iniziare con attività leggere che non coinvolgano la parte superiore del corpo, come leg press, ciclismo o stepper.
  • Esercizi per la parte superiore del corpo: dopo sei settimane, è possibile introdurre gradualmente esercizi che coinvolgono le braccia e la parte superiore del corpo, ma con cautela e intensità moderata. Durante questo periodo, è fondamentale indossare un reggiseno sportivo di supporto per proteggere il seno.
  • Attività fisica intensa: è consigliabile evitare l’esercizio fisico ad alta intensità o il sollevamento di pesi pesanti per almeno tre mesi dopo l’intervento, poiché ciò potrebbe mettere sotto stress il seno in fase di guarigione.

Per quanto riguarda il bagno e il nuoto, si consiglia di aspettare fino a tre mesi prima di entrare in piscina o fare immersioni, per evitare infezioni o complicazioni dovute all’acqua. Anche i bagni in vasca dovrebbero essere evitati fino a completa guarigione delle ferite. L’acqua di mare può essere benefica per le ferite e le cicatrici, mentre l’acqua clorata dovrebbe essere evitata, poiché può irritare la pelle.

Seguire attentamente le istruzioni del chirurgo plastico e procedere con cautela nell’attività fisica è fondamentale per garantire una guarigione completa e ottenere i migliori risultati dall’intervento di ingrandimento del seno.