La Roma è costretta a dire addio alla possibilità di giocarsi la finale di Europa League, ma esce a testa alta dal BayArena e con la consapevolezza di averci provato al massimo delle sue forze. I giallorossi sapevano che sarebbe stato difficile, ma hanno sfiorato l’impresa, sfruttando i due calci di rigore concessi e portandosi sul risultato di 2 a 0 a 66′. Alla fine la sfida con il Bayer Leverkusen però finisce 2 a 2 con i tedeschi che strappano il pass per Dublino. Per commentare il finale di stagione della squadra di De Rossi, ripartendo dal match di Europa League, Bayer Leverkusen-Roma, Marco Motta, ex calciatore che ha vestito la maglia giallorossa, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Europa League, Bayer Leverkusen-Roma, Motta a Tag24
La Roma sfiora l’impresa e nonostante sembrasse spacciata, dopo il 2 a 0 della scorsa settimana allo stadio Olimpico, pareggia i conti al BayArena e fino a pochi minuti dalla fine del match vede in lontananza la possibilità di giocarsi almeno i tempi supplementari. Il Bayer Leverkusen però in casa è una macchina da guerra e sfrutta prima l’autogol di Mancini per poi chiudere i conti e fare 2 a 2 al 97′. I tedeschi approdano in finale dove incontreranno l’Atalanta di mister Gasperini. E proprio con la Dea si scontrerà domenica sera la squadra di De Rossi, che ora deve archiviare la delusione e pensare solo alla corsa Champions in campionato. Per commentare il finale di stagione dei giallorossi, ripartendo dal match di Europa League, Bayer Leverkusen-Roma, Marco Motta, che ha giocato anche nella Capitale, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Prestazione importante della Roma, a un certo punto, sul 2 a 0, hai creduto che il passaggio del turno fosse possibile?
“Assolutamente sì, devo dire che mi è piaciuto molto l’approccio dei giallorossi che se la sono andata a giocare anche in casa di una squadra che sta facendo un campionato straordinario e che al BayArena non ha mai perso. Tanto di cappello a loro. Devo ammettere che sul 2 a 0 come tutti i tifosi della Roma, ci ho creduto”.
Aumenta il rammarico per come è andato il match d’andata? È lì che la Roma ha perso la qualificazione?
“Sì, probabilmente sì. In uno scenario meraviglioso come era lo stadio Olimpico, c’è stata qualche disattenzione di troppo. Questo però è il calcio e con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Di fronte c’era comunque una signora squadra, che in questa stagione ha già vinto in Bundesliga e sta facendo qualcosa di straordinario”.
La corsa Champions: Atalanta-Roma
La Roma esce rinforzata da questa partita, anche in ottica Champions League, oppure il rischio è che abbia sprecato troppe energie, in vista del match con l’Atalanta?
“Le energie non sono di certo state sprecate, ma sono state utilizzate per tentare l’impresa. La posta in palio era importante e lo richiedeva. Parliamo di grandi professionisti che adesso avranno davanti un’altra partita tosta, contro l’Atalanta. È un’altra mia ex squadra enon posso che fargli i complimenti per il traguardo storico raggiunto. La Roma deve assolutamente credere in quel che sta facendo e nella possibilità di andare a conquistare la Champions League. De Rossi sta facendo un ottimo lavoro e gli auguro tutto il meglio, a lui, alla squadra e ai suoi tifosi straordinari, per questo finale di stagione”.
A proposito di De Rossi, questa è la strada giusta in cui costruire anche la Roma del futuro?
“Sì, e lo avevo già detto quando Daniele è arrivato su questa panchina. È una storia d’amore, che fa sognare. Lui è la storia di questo club, ma questo conta fino a un certo punto perché nel calcio poi servono i risultati. Per quello che ha fatto vedere si sta meritando la conferma e di essere la base per un progetto futuro. Nel calcio però, vuoi o non vuoi, è sempre tutto vincolato ai risultati”.
È una Roma che adesso in finale dovrà tifare Atalanta, considerando la possibilità che si possa liberare un posto in Champions?
“Penso che da italiani sarebbe giusto tifare Atalanta un po’ per tutti. Per quel che mi riguardano ho dubbi, è stata a casa mia per dieci anni e credo sia una grande realtà. Un po’ come è stato il Leicester qualche anno fa, fa sognare tutti gli appassionati di calcio. Hanno portato una ventata di aria nuova. Di solito i valori in campo dipendono dai valori economici e sono quelli a portare risultati ai club, ma non sempre. L’Atalanta ha dimostrato che può esserci anche tanto altro e sta scrivendo una pagina importantissima di questo sport”.