Il versamento del saldo e primo acconto delle imposte potrà essere pagato in sette rate: ecco quali sono i cambiamenti nella calendarizzazione.

Con una Circolare ad hoc, l’Agenzia delle Entrate ha fornito interessanti chiarimenti in merito all’iter di semplificazione introdotto dal decreto Adempimenti. Oltre ai chiarimenti forniti in merito al consolidamento dei servizi telematici approntati dai cittadini in attuazione della riforma tributaria, la Circolare n. 9 del 2 maggio 2024 spiega come avverranno i pagamenti rateali del saldo e del primo acconto. Scopriamo in questa guida fiscale come cambia la calendarizzazione e come avverrà la rateizzazione del primo acconto e del saldo. 

Versamento saldo e primo acconto delle imposte: ecco come cambia il calendario 

Agenzia delle Entrate in data 2 maggio 2024 ha pubblicato la Circolare 9/E attraverso la quale fornisce utili chiarimenti in merito al versamento ed al pagamento rateale del primo acconto e del saldo delle imposte dovute. Già il decreto Adempimenti (cfr. articolo 8) aveva apportato delle rettifiche nel calendario dei versamenti per i lavoratori autonomi titolari di Partita Iva e non. Per questi lavoratori è prevista la possibilità di rateizzare il primo acconto ed il saldo delle imposte e dei contributi previdenziali.

Per chi opta per il pagamento rateizzato, i pagamenti successivi alla prima rata sono maggiorati con interessi pari al 4 percento annuo. Le due novità riguardano la possibilità di semplificare gli adempimenti e il termine ultimo viene fissato al 16 dicembre e non più al 16 novembre. Le rate mensili hanno una scadenza fissata al 16 di ogni mese. Tutti i contribuenti italiani hanno la possibilità di beneficiare di un piano di dilazione in sette rate mensili.

Rateizzazione dei versamenti: cosa è necessario fare?

La novità introdotta per i titolari di Partita Iva è quella di poter rateizzare i versamenti in 7 rate. Il contribuente deve stabilire il numero di rate in cui versare l’imposta nel periodo compreso tra il 30 giugno ed il 16 dicembre. In tale modo l’importo dovuto è suddiviso in base al numero di rate scelte dal titolare di Partita IVA e non. La prima rata deve essere versata entro il primo luglio, mentre le rate successive devono essere versate con cadenza mensile il giorno 16. Nel caso in cui un contribuente debba versare un saldo Irpef pari a 2.100 euro, può rateizzare in base a quanto previsto dalla normativa vigente. Il debito Irpef può essere ripartito nel numero massimo di sette rate. Di conseguenza, il contribuente si troverebbe a versare:

  • 300 euro con la prima rata, la cui scadenza è fissata il primo luglio del corrente anno,
  • 300 euro oltre il 4% di interessi da versare con la seconda rata, la cui scadenza è fissata per il 16 luglio 2024,
  • 300 euro oltre il 4% di interessi da versare con la terza rata, la cui scadenza è fissata per il 16 agosto 2024,
  • 300 euro oltre il 4% di interessi da versare con la quarta rata, la cui scadenza è fissata per il 16 settembre 2024,
  • 300 euro oltre il 4% di interessi da versare con la quinta rata, la cui scadenza è fissata per il 16 ottobre 2024,
  • 300 euro oltre il 4% di interessi da versare con la sesta rata, la cui scadenza è fissata per il 18 novembre 2024,
  • 300 euro oltre il 4% di interessi da versare con la settimana rata, la cui scadenza è fissata per il 16 dicembre 2024.

Grazie a queste novità tutti i contribuenti italiani possono beneficiare della dilazione in sette mensilità per il pagamento delle imposte e dei contributi previdenziali.

Saldo e primo acconto 2024: conclusioni

Chi versa primo acconto e saldo Irpef deve provvedere al pagamento mediante Modello F24. Si può provvedere alla rateizzazione del saldo e del primo acconto Irpef e non alla rateizzazione del secondo acconto. Ogni rata da versare scade il 16 di ogni mese.