Debiti con il Fisco? Troppe rate da versare al mese? In situazioni di sovraindebitamento il contribuente ha la possibilità di ricorrere a determinati strumenti.
Il tema della gestione dei debiti con l’Agenzia delle Entrate è un tema importante e che riscuote crescente attenzione da parte dei contribuenti italiani. Quando si accumulano troppi debiti tributari, il contribuente si trova di fronte ad una serie di adempimenti ed obblighi da rispettare.
L’amministrazione tributaria ha la finalità di riscuotere le imposte non versate o di sanzionare il contribuente nel caso in cui abbia versato le imposte in ritardo. La complessa macchina tributaria, in seguito ai controlli, si attiva notificando un avviso bonario o una lettera di compliance, da cui si evincono i mancati pagamenti e la presenza di eventuali discrepanze.
Debiti con il Fisco: gli strumenti da approntare in situazioni di sovraindebitamento
Una volta accertata la presenza di discrepanze o di mancati pagamenti da parte del contribuente, la poderosa macchina tributaria invia un avviso bonario. Una volta notificato l’avviso bonario al contribuente, lo stesso deve verificare se ci siano errori nel computo dell’imposta dovuta. Una volta verificata la correttezza del contenuto dell’avviso bonario, il contribuente deve pagare il debito entro la scadenza stabilita.
Nel caso in cui il contribuente non provveda a regolarizzare il pagamento dovuto, l’Agenzia delle Entrate provvede ad avviare procedure più severe mediante l’iscrizione a ruolo. L’amministrazione fiscale notifica al contribuente la cartella di pagamento. Una volta ricevuta la cartella, il contribuente provvede al pagamento oppure presenta ricorso.
Nel caso in cui la pretesa avanzata dall’Agenzia delle Entrate sia corretta e il contribuente non adempia il debito, il Fisco arriva a pignorare il conto o avvia l’esecuzione forzata. I contribuenti che si trovano in difficoltà economica possono accedere alla rateizzazione. Sia l’avviso bonario sia la cartella di pagamento possono essere oggetto di dilazione.
Il debito può essere gestito in modo sostenibile mediante la rateizzazione: l’adesione ai piani di dilazione consente di evitare complicazioni finanziarie e legali. Il contribuente per interagire con l’Agenzia delle Entrate deve avvalersi della consulenza di un Commercialista o di un esperto Tributarista.
Per i contribuenti che si trovano in situazioni di sovraindebitamento e sono incapaci di onorare i debiti assunti, la Legge n. 3 dell’anno 2012 ha previsto misure volte ad annullare o a ridurre i debiti tributari e ad altri creditori come istituti bancari e fornitori. Ecco quali sono gli strumenti che possono essere approntati dal contribuente per gestire la propria situazione di sovraindebitamento.
Concordato preventivo
Tra gli strumenti a disposizione del contribuente che versi in situazioni di sovraindebitamento finanziario c’è il Concordato Preventivo. Si tratta di un’intesa che viene raggiunta tra il contribuente ed il Fisco attraverso la quale il debitore paga le imposte concordate in precedenza. Il Fisco si impegna ad astenersi nell’attività di accertamento fiscale per un determinato lasso temporale: due anni per le Partite IVA Ordinarie e 12 mesi per le Partite IVA Forfettarie.
Piano di Ristrutturazione dei debiti
Altro strumento approntato dalla normativa vigente per gestire la situazione di sovraindebitamento è il Piano di Ristrutturazione dei debiti, che consente di trovare un rimedio alla crisi da sovraindebitamento mediante un programma di rientro e di rinegoziazione del debito. Per poter accedere all’iter procedurale è necessario essere in possesso di determinati requisiti: non deve aver beneficiato dell’esdebitazione per un paio di volte, non aver acceduto all’esdebitazione nei 5 anni precedenti la presentazione dell’istanza e non aver determinato la situazione di sovraindebitamento con grave colpa.
Liquidazione controllata
La liquidazione controllata è una procedura introdotta dal Codice della Crisi d’Impresa. Si tratta di una procedura equiparabile alla liquidazione giudiziale e ha come obiettivo quello di liquidare il patrimonio del debitore (persona fisica o imprenditore). Il debitore deve presentare un’istanza e, una volta accettata, si stila un elenco di creditori ed un programma di liquidazione.