“Non sono i figli ma l’egoismo, che crea ingiustizie e strutture di peccato”. Papa Francesco, dall’Auditorium di Via della Conciliazione a Roma per gli Stati generali della Natalità, sottolinea che la “vita è un dono”. Spiega come, alla base delle guerre e dei problemi del mondo, ci sia “il delirio di un materialismo sfrenato, cieco e dilagante”.

Il Pontefice, intervenuto alla manifestazione nella mattinata di oggi, 10 maggio 2024, parla di futuro rivolgendosi ai più giovani, chiedendo loro “di non perdere la speranza”. Ma lancia un appello anche ai governi, affinché facciano di più per attuare scelte in favore della famiglia e delle madri. Non dimentica inoltre i nonni: scartarli sarebbe infatti un “suicidio culturale”.

Presente all’evento l’inviato di TAG24, Lorenzo Brancati.

Papa Francesco agli Stati Generali della Natalità 2024 su lavoro e maternità: “Le madri non devono essere costrette a scegliere”

Papa Francesco arriva all’Auditorium accompagnato sulla sedia a rotelle. Accogliendo l’organizzatore della manifestazione, Gigi De Palo, fa riferimento alla giornata di ieri dell’evento, in cui la ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, è stata contestata.

E’ stata una giornata molto difficile, e ci siamo sentiti abbandonati dalle istituzioni che non si sono degnate di una parola di solidarietà nei confronti di questo evento, come se togliere la parola a un ministro fosse più grave che non toglierla ad una madre o a ragazzi delle scuole.

Il tema della maternità è centrale nell’intervento di papa Bergoglio, che sottolinea come le donne non debbano essere costrette a scegliere tra lavoro e cura dei figli.

C’è bisogno di un impegno maggiore da parte di tutti i governi, perché le giovani generazioni vengano messe nelle condizioni di poter realizzare i propri legittimi sogni. Si tratta di attuare serie ed efficaci scelte in favore della famiglia. Ad esempio, porre una madre nella condizione di non dover scegliere tra lavoro e cura dei figli. Oppure liberare tante giovani coppie dalla zavorra della precarietà occupazionale e dell’impossibilità di acquistare una casa. Importante promuovere, a livello sociale, una cultura della generosità e della solidarietà.

Il Pontefice su figli ed egoismo: “Senza bambini un Paese perde il suo futuro”

Bergoglio tiene inoltre a sottolineare come il problema del mondo non siano i bambini, bensì

l’egoismo, il consumismo, l’individualismo che rendono le persone sazie, sole e infelici. Il numero delle nascite è il primo indicatore della speranza di un popolo. Senza bambini e giovani, un Paese perde il suo desiderio di futuro.

Il Pontefice, quindi, illustra la situazione italiana:

In Italia, ad esempio, l’età media è attualmente di quarantasette anni, in altri paesi del Centro Europa è di 24. E si continuano a segnare nuovi record negativi. Purtroppo, se dovessimo basarci su questo dato, saremmo costretti a dire che l’Italia sta progressivamente perdendo la sua speranza nel domani, come il resto d’Europa. Il Vecchio Continente si trasforma sempre più in un continente stanco e rassegnato, così impegnato ad esorcizzare le solitudini e le angosce da non saper più gustare, nella civiltà del dono, la vera bellezza della vita.

SGDN 2024, Papa Francesco sui nonni: “Scartarli è un suicidio culturale”

Nel corso del suo intervento agli SGDN 2024, il Papa richiama più volte la figura dei nonni, lanciando anche un appello ai più giovani affinché non perdano la fiducia nel domani.

Non rassegniamoci a un copione già scritto da altri, mettiamoci a remare per invertire la rotta, anche a costo di andare controcorrente! Come fanno le mamme e i papà della Fondazione per la Natalità, che ogni anno organizzano questo evento, questo cantiere di speranza che ci aiuta a pensare, e che cresce, coinvolgendo sempre più il mondo della politica, delle imprese, delle banche, dello sport, dello spettacolo e del giornalismo

Il futuro, infatti, non si costruisce solo facendo figli, evidenzia il Pontefice.

La tendenza è quella di scartare i nonni. Mi viene in mente la storia di una famiglia, dove il nonno viveva con loro. Ma invecchiava e quando mangiava si sporcava. Il papà fa costruire un tavolino in cucina affinché il nonno mangiasse lì, così loro potevano invitare gente. Un giorno, tornando a casa, trova uno dei bimbi piccoli a lavorare il legno. ‘Cosa stai facendo?’ Un tavolino, papà, per te, per quando sarai vecchio’. Per favore, non dimenticate i nonni! I nonni soli, i nonni scartati, questo è un suicidio culturale.

Il Papa scherza: “Non pregate contro di me, come fanno in Vaticano”

Papa Bergoglio chiede ai presenti agli Stati generali della Natalità a Roma di pregare per lui: ma a favore, scherza, non contro come succede in Vaticano. E racconta il simpatico aneddoto di una vecchietta, incontrata alla fine di un’udienza, prima di lasciare la manifestazione tra risate e applausi.