Tragedia negli Usa, un aviere afroamericano è stato ucciso in Florida, per una fatalità delle forze dell’ordine statunitensi. La polizia ha pubblicato le immagini filmate con una bodycam dal vicesceriffo che documentano la vicenda.
Usa, aviere afroamericano ucciso per errore dalla polizia in Florida: cosa è successo
A perdere la vita un aviatore di 23 anni di origini afroamericane. Il giovane era in videochiamata su Facetime insieme alla fidanzata.
Roger Fortson, militare dell’aeuronautica militare, è stato ricordato dai familiari come un “patriota che rispettava l’autorità e confidava un giorno di comprare con i suoi risparmi una casa per la madre e i suoi fratelli più giovani”.
Il presunto assassino è il vicesceriffo della contea di Okaloosa: che dopo aver bussato due volte alla porta, identificandosi, gli ha intimato di “buttare la risposta” e lo ha sparato a sangue freddo.
Lo sceriffo della contea di Okaloosa: “Il 23enne era armato”
Proseguono le indagini sulla morte di Forston. Secondo le prime ricostruzioni, il ragazzo non era armato, ma non ci sono immagini al momento per confermare o smentire l’affermazione.
Dal racconto dei familiari, lo sceriffo non avrebbe seguito la prassi di identificazione, limitandosi a presentarsi alla vittima soltanto una volta: “Quello che sappiamo – ha aggiunto – è che il vicesceriffo si era fatto identificare non una volta, ma due” racconta un familiare del 23enne” e prosegue sostenendo che il militare avesse fatto irruzione nel posto sbagliato.
Ma gli agenti di polizia sono convinti: l’aviatore era potenzialmente armato e consapevole di avere dei funzionari della legge sull’uscio di casa, quindi avevano diritto a sparare.