Il segretario di Forza Italia Antonio Tajani ha presentato, oggi 9 maggio alla sede nazionale del partito, un nuovo ingresso nelle alleanze per le prossime Elezioni europee: il Partito Radicale guidato da Maurizio Turco.

Alla presenza di Turco e della presidente della commissione senatoriale Esteri Stefania Craxi, Tajani ha spiegato che la diversità fra radicali e Forza Italia non è una contraddizione, considerata la comunanza di idee sui temi della giustizia e della difesa comune europea.

Per quanto riguarda Lega e Fratelli d’Italia? La loro posizione differente in Europa è per Tajani segno di ricchezza di idee: “Non siamo un partito unico, la diversità premia il centrodestra ed i suoi elettori”.

Tajani in vista delle Elezioni europee 2024: “Il sostegno dei Radicali sul tema della giustizia sarà importante. Differenze? C’è lo stesso spirito del 1994”

La conferenza stampa di oggi 9 maggio, svoltasi nella sede nazionale di Forza Italia a Roma, è stata l’occasione per il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani di fare il punto sulle strategie dei forzisti in vista delle prossime Elezioni europee (giugno 2024).

L’occasione oggi era a suo modo propizia: alla presenza del presidente della commissione Esteri del Senato, Stefania Craxi, Tajani ha annunciato che i Radicali di Maurizio Turco si sono uniti a Forza Italia per portare avanti le idee e le battaglie dei liberali anche in Europa. In questo modo la possibilità per Forza Italia di far pesare maggiormente i propri voti all’interno della più grande famiglia del Partito Popolare Europeo si fa più concreta.

Naturalmente per Tajani non ci sono in gioco soltanto i voti o i numeri decimali: innanzitutto l’arrivo dei Radicali è un segnale importante che le idee di Silvio Berlusconi hanno ancora una grande forza attrattiva.

Annunciamo il sostegno che darà il partito Radicale a questa campagna elettorale. Abbiamo parlato a lungo sia sul tema della giustizia, della separazione delle carriere, della giustizia giusta che è battaglia storica di Marco Pannella e delle carceri, situazione preoccupante del nostro Paese.

Non sfugge in questo momento che Forza Italia sta lavorando ad alleanze a “geometria variabile” a seconda che si trovi in Italia o in Europa. Fratelli d’Italia e Lega esprimono tante posizioni diverse, non soltanto sulla giustizia, mentre nelle istituzioni europee si pongono decisamente più a destra rispetto a Forza Italia.

A domanda di Tag24, Tajani ci tiene a precisare che ciò non rappresenta una contraddizione ma il naturale svilupparsi delle cose: le elezioni in Italia hanno premiato 3 partiti che in Europa hanno una propria storia, tradizioni ed alleanze differenti.

Visto che non siamo un partito unico, abbiamo deciso, come nel ’94, di combattere delle battaglie in comune e sono contento che il partito Radicale abbia scelto di sostenere Forza Italia nella campagna elettorale per le europee. Siamo forze liberali. Non coincide tutto ciò che pensiamo ma sui punti fondamentali come la difesa europea ci siamo ritrovati in sintonia.

“In Italia la coalizione è legata ad un programma comune e lo stiamo rispettando. Nessun vincolo per le alleanze europee”

Tajani continua dicendo, col tono pacato che lo contraddistingue, che è il funzionamento dei due sistemi politici (quello italiano ed europeo) a portare i partiti su percorsi differenti che però non necessariamente dovranno scontrarsi:

Negli accordi politici, che sono a livello nazionale, non c’è nessun vincolo per gli accordi di tipo europeo: la legge europea è di tipo proporzionale e quindi ogni partito corre con la propria lista. Io sono leale e Forza Italia sarà lealissima con il governo e con i propri alleati in ogni città e in ogni regione dove si andrà al voto. Ma siamo diversi dai nostri alleati, tant’è che siamo della famiglia del Partito Popolare Europeo e loro fanno parte di Identità Europea.

Le differenze sono quindi un quid in più agli occhi di Tajani:

I nostri elettori lo sanno benissimo e direi anzi che la diversità è una risorsa del centrodestra perché ci rivolgiamo a elettorati diversi che hanno un minimo comun denominatore. Anche col Partito Radicale non siamo la stessa cosa: avendo un obiettivo comune c’è convergenza. Questo non inficia assolutamente i rapporti all’interno della maggioranza: qualsiasi risultato ci sarà per il rinnovo del Parlamento Europeo, non ci saranno ripercussioni nel governo. Sono convinto che il centrodestra avrà ottimi risultati.

In questi ultimi tempi il vicepremier Tajani ha avuto modo di intervenire, insieme al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, riguardo una possibile minaccia di diffusione del fentanyl anche in Italia: questa sostanza stupefacente, mescolata insieme all’eroina, rischia di costituire un gravissimo pericolo per la salute.