La notifica di un avviso bonario comporta il blocco del ravvedimento operoso? Cosa fare se il contribuente che ha deciso di ricorrere al ravvedimento operoso riceve un avviso bonario? Scopriamolo in questa guida.
Nel caso in cui un contribuente si accorga di aver compiuto errori, omissioni, irregolarità e ritardi nei pagamenti delle imposte entro determinate scadenze, può ricorrere al ravvedimento operoso frazionato. Grazie a questa procedura è possibile pagare una sanzione in misura ridotta a quella che sarebbe applicata se fosse l’amministrazione tributaria ad infliggerla.
Nel caso in cui il contribuente inizi a pagare quanto dovuto ricorrendo al frazionamento operoso e riceva un avviso bonario dall’Agenzia delle Entrate, come deve comportarsi? Può ignorare l’avviso bonario? Facciamo chiarezza in questa guida fiscale.
La notifica di un avviso bonario blocca il ravvedimento operoso?
Può capitare che un contribuente si renda conto di aver commesso qualche errore, abbia pagato in ritardo qualche tassa o si sia dimenticato di versarla all’Erario. Commettere errori è umano, per questo il contribuente può rimediare e riparare all’errore ricorrendo all’istituto del ravvedimento operoso. Si tratta di una procedura che consente a colui che vanta debiti tributari e/o previdenziali di mettersi in regola.
In questo modo è possibile regolarizzare la propria posizione con il Fisco ed evitare che l’Agenzia delle Entrate abbia pretese creditorie. Tuttavia, può capitare che, quando il contribuente si accorge dell’errore compiuto sia troppo tardi e il Fisco abbia già espletato i controlli fiscali. Può accadere che il contribuente che riceva la notifica di un avviso bonario. Come bisogna comportarsi?
L’avviso bonario non è altro che una comunicazione formale notificata dall’Agenzia delle Entrate al contribuente in cui porta a conoscenza della presenza di una o di più irregolarità nella dichiarazione precedentemente presentata. Con la notifica dell’avviso bonario, il Fisco invita bonariamente il contribuente a mettersi in regola e a pagare quanto dovuto. Si tratta di un atto che non è impugnabile dinanzi alla Commissione Tributaria.
Avviso bonario notificato e ravvedimento operoso: cosa dice la normativa?
Una volta che il contribuente riceve l’avviso bonario dall’Agenzia delle Entrate non può ricorrere all’istituto del ravvedimento operoso. In base a quanto previsto dall’articolo 13 del Decreto Legislativo n. 472 del 1997 non è possibile ricorrere al ravvedimento nel caso di notifica di un accertamento fiscale, di un avviso bonario e di un atto di liquidazione. Una volta ricevuto l’avviso bonario non si può ricorrere all’istituto del ravvedimento e lo blocca.
Di conseguenza, il contribuente non può beneficiare delle sanzioni ridotte previste dall’articolo 13 del Decreto sopra richiamato. Come deve comportarsi il contribuente? Il contribuente non può accedere al ravvedimento, ma può rateizzare l’avviso bonario. Una volta richiesta la rateizzazione di quanto dovuto, il contribuente decade quando la prima rata non viene pagata entro 37 giorni dalla notifica dell’avviso bonario e se non si paga una rata diversa dalla prima entro il termine previsto dalla rata successiva. Nel caso in cui si verifichi uno dei casi di decadenza, gli importi dovuti vengono iscritti a ruolo.
Come contestare un avviso bonario?
Nel caso in cui venga notificato un avviso bonario non corretto, il contribuente può contestare l’atto ricevuto. Il buon consiglio è quello di rivolgersi ad un Professionista abilitato che funga da intermediario tra contribuente e Fisco. Una seconda opzione disponibile per contestare l’avviso bonario è quella di avvalersi dell’istanza di autotutela, che consente di richiedere una revisione dell’avviso bonario notificato dal Fisco. In questo caso, è necessario predisporre tutta la documentazione che permetta di supportare la propria posizione fiscale.
Altro strumento per contestare un avviso bonario è quello di presentare ricorso alla Commissione Tributaria competente. Si tratta dell’ultima chance nel caso in cui la contestazione tramite istanza di autotutela non avesse portato ad alcuna risoluzione. Prima di contestare un avviso bonario è bene rivolgersi ad un Commercialista di fiducia o ad un Caf.