Binance rischia di ritrovarsi di nuovo nell’occhio del ciclone. Lo scambio di criptovalute, infatti, ha licenziato un membro dello staff che aveva scoperto prove di manipolazione del mercato condotte presso la società di investimenti in criptovalute DWF Labs, uno dei suoi maggiori clienti.
A riferirlo è stato il Wall Street Journal, citando interviste con dipendenti Binance passati e presenti, documenti, e-mail e altri documenti. Ove non riuscisse a fare chiarezza sull’episodio, per l’azienda fondata da Changpeng Zhao potrebbe aprirsi un danno d’immagine estremamente rilevante.
Binance: cosa sta accadendo
La cosa curiosa nella vicenda riferita da WSJ è che l’ex membro dello staff e i suoi colleghi del team di sorveglianza del mercato erano stati assunti di Binance proprio per eliminare i segnali di manipolazione del mercato e altre attività nefaste. In pratica, avrebbero dovuto rivelarsi parte attiva degli sforzi dell’exchange per ripulire le sue azioni e renderle aderenti alle attese dei regolatori finanziari.
Nel corso delle attività di controllo, il team ha scoperto che i clienti “VIP”, in pratica quelli che scambiano più di 100 milioni di dollari al mese, erano impegnati in schemi di pump and dump e wash trading proibiti dai termini e condizioni di Binance.
Segnalata la situazione alla dirigenza, la stessa ha però tirato conclusioni estremamente sorprendenti. Non solo non è intervenuta per sanare le distorsioni ravvisate, ma ha anche licenziato il responsabile della squadra. La morale che esce dalla vicenda sembra andare nella direzione esattamente contraria alla ratio che aveva ispirato la formazione del team. Anche lasciandolo in piedi, chi si azzarderebbe, da ora in poi, a denunciare situazioni critiche?
Una storia da chiarire, assolutamente
DWF Labs si è stagliato come un importante investitore in progetti crypto all’inizio del 2023. Ha infatti preso parte ad una serie di round tesi a reperire risorse da impiegare nei progetti in fase di lancio, in un momento in cui il mercato era abbastanza tranquillo.
Il suo modello di finanziamento è diverso da quello tradizionale del capitale di ventura. Di solito acquista token nella fase iniziale, quando vengono offerti con un generoso sconto, per milioni di dollari. beneficiando quindi dell’apprezzamento delle soluzioni individuate.
La squadra investigativa di Binance ha però notato il ripetersi di schemi di wash trading, all’interno delle operazioni approntate. Per tale, si intende la tecnica che vede un investitore acquistare e vendere lo stesso titolo in un arco temporale estremamente ravvicinato. L’operazione approntata, inoltre, non vede altri potenziali interlocutori, in quanto condotta con l’impiego di due conti controllati dal wash trader.
Nel farlo, l’interessato si propone un semplice intento: ingannare gli altri soggetti presenti sul mercato e spedirli nella direzione voluta in modo da trarre vantaggio dal loro movimento congiunto.
Il rapporto presentato dagli investigatori, affermava in buona sostanza che DWF aveva manipolato il prezzo di diversi token sulla base di operazioni di wash trade da 300 milioni di dollari nel 2023. La piattaforma di scambio, però, ha ritenuto che non vi fossero prove sufficienti di abusi di mercato.
Il commento di Binance e DWF Labs
Sin qui non ci sarebbe nulla di strano. Ad appena una settimana dalla presentazione del rapporto, però, secondo il Wall Street Journal il capo della squadra è stato licenziato. Una ricostruzione confermata al giornale da Binance, dopo che un’indagine ha affermato che le accuse contro il cliente non erano “pienamente comprovate”.
Di fronte a questo comportamento, diventa abbastanza contraddittorio il post pubblicato dall’exchange su X. nel quale si afferma: “Non tolleriamo gli abusi di mercato. Negli ultimi tre anni abbiamo eliminato quasi 355.000 utenti con un volume di transazioni superiore a 2,5 trilioni di dollari per aver violato i nostri termini di utilizzo.”
Il messaggio, però, non cita la vicenda. A differenza di DWF Labs che, dopo la pubblicazione dell’articolo, ha affermato in un post su X che le accuse al riguardo erano “infondate e distorcono i fatti”. Ora non resta che attendere aggiornamenti, sulla questione.