Per evitare l’arresto ingoia alcuni ovuli di crack e cocaina ed il gesto gli costa la vita. Nel pomeriggio di ieri 8 maggio nel quartiere di Quarticciolo (Roma) un 27enne romano, Marco Di Veglia, è morto a causa di un’overdose: alcuni degli ovuli ingoiati si sono rotti nel suo stomaco.
Il ragazzo aveva cercato così di evitare che un controllo casuale della Guardia di Finanza finisse con il suo arresto. Disposta l’autopsia sul suo corpo.
Roma, ingoia ovuli di droga per sfuggire a un controllo a Quarticciolo: muore 27enne
Lo spaccio di sostanze stupefacenti è un’attività altamente redditizia in alcuni quartieri di Roma, come quelli di Centocelle e di Quarticciolo (Roma), tanto da esser soprannominati “minimarket dello spaccio“. I corrieri che trasportano le dosi rischiano non soltanto l’arresto, ma anche la vita: è quanto successo a Marco Di Veglia, 27enne romano morto dopo aver evitato un controllo della Guardia di Finanza.
Nel pomeriggio di ieri 8 maggio Di Veglia stava camminando in via Ostuni nel quartiere Quarticciolo, quando una pattuglia della Guardia di Finanza l’ha fermato per un controllo di routine. Il fatto che il 27enne fosse già noto alle Forze dell’Ordine unito al trasportare diversi ovuli di crack e cocaina l’ha portato ad ingoiarli.
Nell’immediato ciò ha evitato l’arresto a Di Veglia, perché i finanzieri non hanno trovato nulla di sospetto su di lui. Il 27enne si era mostrato tranquillo e la pattuglia l’ha lasciato andare per continuare il proprio giro.
Dopo il controllo, il malore
Il sollievo per lo scampato pericolo è però durato molto poco: non appena la volante della Guardia di Finanza ha svoltato l’angolo ed è scomparsa dalla sua vista, Di Veglia ha percorso circa 200 metri e poi ha cominciato a sentire lancinanti dolori allo stomaco, tanto da accasciarsi a terra.
I suoi lamenti sono stati sentiti da un passante, che ha chiamato il 112. Intervenuta un’ambulanza, le condizioni del 27enne sono apparse subito disperate: un lungo massaggio cardiaco non è bastato a salvare la vita di Di Veglia.
La sua salma è stata posta sotto sequestro dall’autorità giudiziaria e portata al Policlinico Tor Vergata, dove nei prossimi giorni verrà realizzata l’autopsia. Una prima ipotesi è che gli ovuli di droga si siano rotti nello stomaco del giovane, portandolo all’overdose.
La zona di Quarticciolo presenta per le Forze dell’Ordine uno scenario complicato riguardo lo spaccio di sostanze stupefacenti: nel settembre di un anno fa un blitz in quel quartiere aveva portato all’arresto di alcune persone per ricettazione, possesso di armi atte ad offendere e spaccio di droga.