Chi è Lauren Wasser? La modella statunitense sfila in passerella con due protesi dorate, dopo aver perso entrambe le gambe a causa di una rarissima sindrome scatenata dagli assorbenti.
La terribile storia è avvenuta ormai qualche anno fa ma è tornata alla ribalta mediatica grazie al podcast Life Uncut.
Lauren Wasser ha sviluppato la cosiddetta TSS, Sindrome da schock tossico, una malattia di cui ancora oggi sappiamo tremendamente poco. Si ritiene che le donne siano più esposte al pericolo a causa del ciclo mestruale. Proprio nei tamponi interni i batteri avrebbero proliferato in pochissimo tempo tanto da portare Lauren Wasser in fin di vita.
Chi è Lauren Wasser: l’infanzia e l’inizio nel campo della moda
Lauren Wasser è nata il 2 marzo del 1988 in California. È figlia dei due modelli Pamela Cook e Robert Wasserburger e per questo sin dalla nascita appare una predestinata delle passerelle.
A soli due mesi, sua madre la vuole con sé per uno shooting fotografico per Vogue Italia.
Lauren Wasser cresce in California appassionandosi sia alla moda che allo sport, in special modo al basket. Inizia a sfilare e posare come modella, crescendo con i rigorosi canoni estetici di questo settore.
La bellezza è per lei tutto, fino a quel maledetto 2012.
L’infezione e l’amputazione di una gamba
Nel 2012 Lauren Wasser rischia di morire a causa di un assorbente interno per il ciclo mestruale. L’allora 24enne, come sempre, era molto attenta alla frequente sostituzione del tampone. Quel giorno però prima accusa un malore che la stessa ragazza attribuisce ad una influenza stagionale.
La febbre però sale e la giovane perde i sensi all’interno del suo appartamento. Viene ritrovata in fin di vita.
Arriva all’ospedale di Santa Monica in condizioni critiche. Dopo due arresti cardiaci e i reni prossimi al collasso, i medici non le danno più dell’1% di sopravvivenza. Dopo una settimana di coma, un consulto con un medico infettivologo trova finalmente una spiegazione per la sua condizione. Lauren Wasser era affetta da TSS.
L’infezione ha attaccato gli arti inferiori che si mostravano neri per la cancrena. L’unica possibilità per salvarle la vita è quella di amputare la gamba destra.
La 24enne inizia piano piano a riprendersi ma anche l’altra gamba è ormai compromessa.
Dalla seconda amputazione alla rinascita
Lauren Wasser attraversa quindi un periodo buio. L’aver perso le gambe la getta nel profondo sconforto. Pensa di aver perso tutto e che non potrà più continuare a sfilare in passerella. Arriva addirittura a ipotizzare il suicidio. Era convinta che il mondo della moda non l’avrebbe più accettata.
Fa fatica a spostarsi dentro casa in carrozzina. Il sogno di tornare a sfilare è perciò molto lontano nella sua testa.
Poi però, aiutata dalla famiglia, dagli amici e da un percorso di sostegno psicologico, trova la forza di rialzarsi.
Sceglie una protesi color oro, in modo che quell’estensione artificiale potesse sembrare un gioiello.
Nel 2018 il secondo trauma psicologico. Il dolore lancinante all’altra gamba le impedisce di spostarsi. Non c’è altra soluzione che amputare anche il secondo arto.
Lauren Wasser capisce in quel momento che è l’unico modo per riappropriarsi della sua vita e della sua felicità.
Il mondo della moda non la abbandona ma anzi le dà nuovamente la possibilità di posare. Il percorso non è però stato facile e quando finalmente si esibisce con entrambe le protesi dorate in una sfilata di Louis Vuitton, Lauren sente di essere finalmente tornata alla normalità.
In poco tempo Lauren diventa un simbolo di rinascita per tutte le persone disabili, non solo nel settore della moda.
Allo stesso modo la modella ha iniziato una campagna di sensibilizzazione affinché nessuno possa trovarsi mai nelle sue condizioni a causa di un assorbente interno.