Sebbene la legge stabilisca che tutti coloro che guadagnano un reddito debbano dichiararlo al fisco, esistono specifiche condizioni in cui non è necessario presentare il modello 730 o il modello Unico. Questo riguarda principalmente i contribuenti che possiedono esclusivamente determinate categorie di redditi, come illustrato nei “Casi di esonero” e “Casi di esonero con limite di reddito” delle istruzioni al Modello 730/2024. Andiamo quindi a vedere chi non deve fare la dichiarazione dei redditi nel 2024.
Chi non deve fare la dichiarazione dei redditi nel 2024: casi di esonero
Alcuni esempi di contribuenti che potrebbero essere esonerati includono coloro che percepiscono redditi esenti da tasse o sotto soglie specifiche. Questi dettagli possono variare di anno in anno, quindi è sempre utile consultare le ultime istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate.
Chi è obbligato a presentare il modello 730
In generale, chi è residente in Italia deve dichiarare i redditi percepiti in qualsiasi parte del mondo. I residenti all’estero, invece, sono tenuti a dichiarare solo i redditi generati in Italia. Possono utilizzare il modello 730 semplificato:
- I dipendenti, pensionati e collaboratori che percepiscono redditi da lavoro dipendente, pensione, o altri tipi di redditi come:
- Redditi da terreni o fabbricati (anche dati in affitto).
- Redditi da lavoro autonomo occasionale o diritti d’autore.
- Redditi di capitale non soggetti a ritenuta.
- Alcuni redditi tassabili separatamente, come rimborsi di imposte precedentemente detratte.
Chi deve inviare il modello Redditi PF
Il modello Redditi PF è destinato a contribuenti che devono dichiarare tipi più complessi di redditi. Questi includono:
- Titolari di partita IVA che esercitano attività artistiche o professionali, anche in forma associata.
- Coloro che percepiscono redditi d’impresa o partecipazioni in società di persone.
- Contribuenti non residenti in Italia nei periodi fiscali 2023 e/o 2024.
- Venditori porta a porta che devono presentare anche le dichiarazioni IVA e 770.
- Titolari di alcuni tipi di redditi “diversi”, come quelli derivanti dalla cessione di aziende.
- Eredi di persone decedute che erano obbligate a presentare il modello Redditi PF.
Scadenze per il versamento delle imposte
I termini di pagamento delle imposte variano a seconda della situazione del contribuente:
- Per le persone senza partita IVA, la scadenza è il 1° luglio 2024.
- Per i titolari di partita IVA, il termine è il 31 luglio 2024.
È possibile effettuare il pagamento con una maggiorazione dello 0,4% entro il 31 luglio senza partita IVA e fino al 30 agosto per i titolari di partita IVA. Questo tasso di maggiorazione potrebbe essere percepito come oneroso e quindi è consigliabile rispettare le scadenze standard.
Chi non deve fare la dichiarazione dei redditi nel 2024: esenzione per redditi da lavoro dipendente e pensione
Un ampio gruppo di contribuenti esonerati dal presentare la dichiarazione dei redditi è rappresentato da coloro che percepiscono esclusivamente redditi da lavoro dipendente o da pensione:
- Unico datore di lavoro: l’esenzione si applica se il reddito è stato corrisposto da un solo datore di lavoro o ente previdenziale che ha effettuato le ritenute d’acconto.
- Più datori di lavoro conguagliati: se il reddito proviene da più datori di lavoro o enti previdenziali ma conguagliato da uno di essi.
- Limite di reddito: in caso di più datori di lavoro non conguagliati, il limite è fissato a 8.176 euro complessivi o 8.500 euro totali, nel caso di pensione. L’attività deve essere durata tutto l’anno.
Altri casi di esenzione dalla dichiarazione dei redditi
Esistono ulteriori situazioni che consentono l’esenzione dalla dichiarazione dei redditi. Chi nell’anno precedente ha percepito soltanto:
- Redditi immobiliari: da fabbricati o terreni inferiori a 500 euro.
- Redditi catastali: derivanti dall’abitazione principale e relative pertinenze non soggette a IMU, o da altri fabbricati non locati, purché non nello stesso comune dell’abitazione principale.
- Redditi esenti: pensioni di guerra, rendite INAIL per invalidità permanente, indennità di accompagnamento.
- Risarcimenti: per danno morale, biologico o emergente (non per lucro cessante).
- Redditi soggetti a ritenuta d’imposta o imposta sostitutiva: interessi su titoli di Stato, dividendi da azioni non qualificate.
- Assegni periodici di separazione o divorzio: non superiori a 8.500 euro.
- Irpef minima: contribuenti con un’Irpef dovuta non superiore a 10,33 euro.
In caso di esonero, è comunque consigliato presentare la dichiarazione per dedurre oneri o ottenere rimborsi.
Casi di esonero dal 730/2024
Andiamo quindi a riepilogare i casi di esonero dalla presentazione del 730/2024. Non è necessario presentare il modello 730 se si rientra nelle seguenti categorie:
- Redditi da abitazione principale e pertinenze, e altri fabbricati non locati, purché non nello stesso comune dell’abitazione principale.
- Lavoro dipendente o pensione: se corrisposti da un solo datore di lavoro o più conguagliati dall’ultimo.
- Collaborazioni coordinate: includendo i lavori a progetto, purché siano certificati dall’ultimo datore.
- Redditi esenti: rendite INAIL, borse di studio, pensioni di guerra.
- Redditi soggetti a ritenuta: interessi su conti correnti bancari o postali.
- Redditi con imposta sostitutiva: interessi sui BOT o titoli di debito pubblico.
Esclusione per limiti di reddito
Alcune tipologie di reddito e limiti esentano i contribuenti dalla dichiarazione:
- Immobili, terreni o fabbricati: con reddito inferiore a 500 euro.
- Lavoro dipendente o assimilato: reddito inferiore a 8.176 euro, con periodo lavorativo o pensionistico di 365 giorni.
- Pensione: inferiore a 8.500 euro.
- Combinazione pensione e terreni: pensione fino a 7.500 euro e terreni fino a 185,93 euro.
- Assegno periodico: importo massimo di 8.500 euro, escluso quello destinato ai figli.