A Napoli il caffè è un’arte e in quanto tale è protagonista indiscussa anche negli eventi in luoghi storici come il Maschio Angioino, dove si è svolto un evento di degustazione offerto da una serie di aziende produttrici su territorio campano.

Degustazione di caffè al Maschio Angioino di Napoli

La degustazione del caffè è avvenuta in questi due giorni appena trascorsi, 7 e 8 maggio, in una location magica come quella del Maschio Angioino tra il centro storico e il porto di Napoli: sponsorizzata e organizzata dal Comune della città.

Un concetto avallato anche dalla piacevole presenza del sindaco Gaetano Manfredi che durante il primo giorno ha preso parte all’inaugurazione, con tanto di taglio del nastro, e dopo una pausa passata tra gli stand è intervenuto nuovamente sul palco costruito ad hoc per intrattenere gli ospiti presenti.

Al “Nu bbellu cafè” sono stati tanti i brand che hanno deciso di prendere parte, da quelli più noti come Toraldo o Passalacqua fino a quelli più giovani come Caffè Iuliano per un panorama ed un’offerta davvero ricca.

Non mancano, infatti, storie peculiari di aziende che sono emerse grazie ad un lavoro qualitativo e che hanno qualcosa da raccontare anche nel modo in cui si approcciano in modo diverso al lavoro e al cliente.

Le voci di alcune aziende che portano avanti idee peculiari

È lo stesso Ernesto Tarchi, rappresentante dell’azienda presente all’evento per conto del brand, a presentare con entusiasmo la storia giovane della ditta nata da Antonio Pietro Iuliano e che prende il nome proprio da quest’ultimo:

La nostra è un’azienda giovane che nasce nel 2017 a Tenerife, in Spagna, e nasce come idea imprenditoriale in un’isola che un vissuto di turismo e che si basa su prodotti di eccellenza. In seguito siamo tornati in Italia, con il secondo stabilimento, precisamente a Lioni da dove viene la famiglia imprenditrice del brand. Il progetto è stato voluto dal governatore dell’isola per portare aziende straniere per non basare l’economia soltanto sull’aspetto turistico: un invito agli imprenditori di eccellenza esteri”.

Orgoglio che dimostra anche Rosaria Tafuri allo stand di Saka Caffè, figlia dell’ideatore Giuseppe Tafuri lì presente a sottolineare la qualità di un prodotto e la voglia di distinguersi dagli altri ricercando un tipo di caffè, quello verde, ben diverso dal solito fino ad arrivare ad una linea di macinati bio che dimostra tutta la volontà di avanguardia dell’azienda:

L’azienda nasce da un’idea di mio padre Giuseppe Tafuri, amante del caffè, e che continua con una gestione prevalentemente familiare. La nostra forza è la capacità di rivolgerci contemporaneamente a più clienti cercando di soddisfarli il più possibile e mantenendo alta la qualità del prodotto. In quanto esportatori di caffè verde abbiamo lanciato una nuova linea di miscele biologiche: trattate con determinati parametri, visto la necessità di mantenere il prodotto incontaminato. La lavorazione segue dei protocollo ben specifici, dettati dalle indicazioni di legge che noi teniamo a mantenere rigorosi per la piena riuscita di un buon risultato”.

A rendere speciale, inoltre, il lavoro di Luca Carbonelli è l’unione con il nucleo familiare che gestisce il Caffè Carbonelli. Luca, insieme a Luigi, cura un brand che vanta prodotti artigianali esportati in tutta Europa e che ha superato non senza difficoltà periodi difficili con grande maestria:

“Nasce come azienda artigianale nel 1981, da mio padre e poi tramandata a me e mio fratello, che vanta come peculiarità una certa attenzione, cura e soprattutto l’artigianalità. L’ultimo periodo è stato tra quelli più complicati negli ultimi decenni, noi siamo stati bravi perché resilienti: abbiamo tenuto duro nonostante tutto e abbiamo retto tra le vendite online e rivenditori esteri. È in Europa che abbiamo il mercato migliore, al di là dell’Italia, in particolare Germania e in Francia per prodotto come monoporzione, cialda e capsula”.