Premierato, il 2 giugno il PD scende in piazza. Schlein: “Lo fermeremo con nostri corpi e voci”. La destra accelera: referendum entro fine 2025 |VIDEO
Una grande manifestazione di piazza contro il Premierato e l’Autonomia Differenziata. Una mobilitazione per difendere la Costituzione Italiana. La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha annunciato, oggi 8 maggio, al termine dell’assemblea straordinaria dei senatori dem, la decisione del PD di scendere in piazza contro le riforme del Governo Meloni.
Estremamente evocativa anche la data scelta per l’evento, il 2 giugno, giorno in cui il paese festeggia la Festa della Repubblica.
“Dobbiamo fermare il premierato con i nostri corpi e le nostre voci” ha detto la segretaria Schlein.
Riforme, il 2 giugno il PD scende in piazza. Schlein: “Le fermeremo con nostri corpi e voci”
Nei giorni scorsi il capogruppo dei senatori del Pd, Francesco Boccia, aveva anticipato l’intenzione del partito di mobilitarsi contro le riforme. Oggi, durante l’assemblea dei senatori democratici è arrivata la conferma da parte della segretaria, Elly Schlein che ha annunciato per il 2 giugno, Festa della Repubblica, una manifestazione nazionale a difesa della Costituzione.
“Vi chiedo di mobilitarci in modo forte: il due giugno faremo una manifestazione sulla Costituzione e l’Europa federale contro il premierato e l’autonomia differenziata”.
Ha detto Schlein che, poi, ha denunciato un’accelerazione da parte della maggioranza dettata da ragioni elettoralistiche:
“Cercano di avanzare sul pericoloso terreno del premierato e della autonomia differenziata per avere qualcosa da sbandierare in campagna elettorale. E’ pericoloso perché si parla delle regole che tengono in piedi le regole costituzionali. Usiamo i nostri corpi e le nostre voci per fare muro rispetto a questo tentativo.”
Premierato, la maggioranza accelera: referendum entro fine 2025
Mentre dall’opposizione piovono accuse verso la maggioranza su eventuali tentativi di accelerazione dell’iter per la conversione in legge del Ddl sul premierato, la maggioranza stila un timing per il referendum: fino 2025 o al massimo inizio 2026.
Intanto oggi, nell’Aula di Palazzo Madama sono previsti 73 interventi, ma l’obiettivo è di chiudere al più presto la discussione generale e magari cominciare a votare i primi emendamenti, prima delle Elezioni Europee, in ogni caso il primo semaforo verde ci sarà a metà giugno. Il ddl Casellati dovrebbe poi essere modificato alla Camera, secondo quanto rilanciano i deputati da settimane, sugli altri passaggi si vedrà più avanti.
Questa mattina, infine, l’Aula del Senato ha respinto la pregiudiziale di costituzionalità presentata dall’opposizione al ddl Casellati sul premierato con 104 i voti contrari, 54 quelli a favore e due gli astenuti.