Polygon si avvia sulla strada di Monero? La domanda sorge legittima, dopo la presentazione della versione alpha della testnet per la sua ultima soluzione rollup zero-knowledge (ZK), denominata Miden. Lo sviluppatore di reti layer-2 per Ethereum ha quindi intrapreso un nuovo decisivo passo verso maggiori livelli di scalabilità e velocità della blockchain che fonda il suo funzionamento sugli smart contract. Un passo con il quale Polygon intende riproporre il suo ruolo in un settore decisivo come quello della DeFi (Decentralized Finance).
Polygon annuncia il lancio di Miden: di cosa si tratta?
La notizia relativa al lancio del testnet alpha di Polygon Miden Zero Knowledge è arrivata il passato 6 maggio. Il nuovo ZK-rollup, ideato nel preciso intento di espandere le capacità della Ethereum Virtual Machine è quindi ora disponibile per gli sviluppatori interessati.
Analogamente a quanto già fatto da altre soluzioni ZK-rollup, l’ultima funzionalità introdotta da Polygon fa leva su una tecnica la quale rende possibile la verifica di determinati dati senza che sia necessario rivelarne il contenuto al resto della blockchain. In pratica, grazie alle Zero Knowledge Proof è possibile avere una prova relativa all’esecuzione della transazione senza svelarne l’oggetto.
In tal modo, è possibile l’aggregazione di una serie di processi e l’esame delle transazioni esternamente alla blockchain. Solo in un secondo momento, dopo il raggruppamento di tutto il materiale, questo sarà affidato a EVM, sotto forma di una sola transazione. Il risultato che ne deriva ò un notevole alleggerimento del carico di lavoro per la rete principale, impedendone uno stato di stress avanzato, con conseguente velocizzazione dei processi.
A questa prima caratteristica, Miden aggiunge poi la prova lato client. Grazie ad essa, gli utenti sono in grado di generare prove locali per le proprie transazioni, senza alcuna necessità di rivelarne lo stato alla blockchain. Il risultato che ne consegue è una ulteriore riduzione del carico di rete, che si accompagna ad un miglioramento in termini di riservatezza e di scalabilità.
La nuova soluzione va inoltre a sfruttare l’esecuzione parallela delle transazioni. Un modo di procedere il quale permette l’elaborazione in simultanea delle operazioni, tale da tradursi in un throughput molto superiore a quello della mainnet di Ethereum, che le processa una dietro l’altra, con la possibilità che vengano a formarsi code in grado di bloccare il traffico al suo interno. Il risultato che ne consegue si tramuta in una riduzione significativa del carico dello stato dei nodi sulla blockchain principale.
Miden introduce Polygon ad una maggiore privacy
Proprio il discorso relativo alla privacy è quello più scottante, nel caso di Miden. Il nuovo protocollo, infatti, rende possibile lo scambio tra account privati con transazioni le quali possono restare schermate e in cui è memorizzato esclusivamente l’hash di account sulla blockchain.
Si tratta di un discorso sempre molto delicato, poiché le privacy coin, a partire da Monero, sono da tempo sotto l’esame delle autorità di controllo. E molte di esse sono state escluse dalle contrattazioni dei principali exchange per evitare grane con le stesse. Polygon potrebbe quindi subire la stessa sorte nel caso in cui dovesse riuscire realmente a portare i livelli di privacy in prossimità dell’anonimato.
Per quanto riguarda il percorso intrapreso, i creatori potranno comunque disporre della testnet a partire dal prossimo settembre. Non sono invece stati diffusi dettagli relativi al lancio della mainnet, che potrebbero essere pubblicati nelle prossime settimane.
Chi sono i competitori di Miden?
Miden si posiziona in una fascia di mercato che è già presidiata da StarkWare, altra rete di secondo livello che si propone di risolvere i problemi di scalabilità tipici della EVM. Oltre che da szkSync Era di Matter Labs.
Polygon, a sua volta, propone anche zkEVM, soluzione di scalabilità che ricalca il funzionamento della Ethereum Virtual Machine. Permette infatti di utilizzare contratti intelligenti, wallet e altri strumenti già esistenti consentendone la totale compatibilità.
Per Polygon si tratta di un ulteriore passo in avanti, reso necessario dalla concorrenza con cui si trova a confrontarsi. In particolare quella di Solana, Cardano e Fantom, oltre che della EVM. Proprio in tale ottica la sua sidechain Proof-of-Stake (PoS) ha condotto in porto di recente un hard fork, Napoli. Grazie ad esso è stato possibile aggiungere il supporto per le funzionalità Dencun e diventare la prima rete in grado di supportare RIP-7212.