Cosa sia successo a oltre cento metri di profondità, nelle acque di Villasimius in Sardegna, è ancora un mistero. Sulla morte di Stefano Bianchelli, 56 anni, e Mario Perniciano, 60 anni, i due sub esperti trovati senza vita in mare ieri 7 maggio 2024, dopo due giorni di ricerche, è stata aperta un’inchiesta per omicidio colposo. Entrambe le salme sono state recuperate.

Sub morti in mare in Sardegna, pm apre inchiesta per omicidio colposo

Oggi, 8 maggio, il robot rov dei Vigili del Fuoco ha riportato in superficie anche il corpo di Bianchelli: quello dell’amico Perniciano era stato recuperato ieri. Le operazioni, a causa del maltempo, erano state sospese e sono riprese solo in mattinata.

Entrambe le salme si trovano all’ospedale Brotzu a Cagliari, a disposizione della pm Rita Cariello che ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di omicidio colposo.

Nelle prossime ore affiderà l’incarico al medico legale Roberto Demontis per eseguire l’autopsia.

Cosa è successo ai due sub nelle acque di Villasimius?

I due si erano immersi domenica nelle acque di Villasimius, nei pressi del relitto del piroscafo San Marco affondato nel 1941, ma non erano tornati sulla barca d’appoggio. Era così scattato l’allarme.

Dopo incessanti ricerche nello specchio d’acqua fra l’isola dei Cavoli e quella di Serpentara, i due corpi sono stati individuati a centosei metri di profondità.

Gli accertamenti necroscopici, nonché l’analisi dei computer da polso che entrambi indossavano, potranno fornire delle risposte sulla tragedia.