La multinazionale farmaceutica AstraZeneca ha avviato una procedura globale di ritiro del suo vaccino anti-Covid-19 a causa della disponibilità in eccesso di nuove versioni del vaccino mirate alle varianti del virus. Questa notizia è stata riportata da diverse fonti internazionali, tra cui il Guardian. La decisione segue la volontà della società, annunciata a marzo 2024, di ritirare volontariamente l’autorizzazione per la commercializzazione del vaccino nell’Unione Europea. L’Agenzia europea per i medicinali ha successivamente dichiarato che il vaccino non è più autorizzato per l’uso.
Covid, perché AstraZeneca ha ritirato il vaccino?
AstraZeneca ha giustificato questa scelta affermando che sono ora disponibili vaccini più recenti adattati alle varianti del Covid-19, il che ha causato una diminuzione della domanda del loro vaccino, che non verrà più prodotto né distribuito. L’azienda ha sottolineato che i suoi sforzi sono stati riconosciuti dai governi di tutto il mondo come un contributo significativo per porre fine alla pandemia.
Inoltre, il Guardian ricorda che, sebbene il vaccino sia risultato generalmente sicuro ed efficace, è associato a un rischio raro ma grave di trombosi con trombocitopenia (TTS). Questa sindrome si è verificata in circa due o tre persone su 100.000 che hanno ricevuto il vaccino Vaxzevria.
A fine aprile 2024, AstraZeneca ha ammesso per la prima volta in documenti giudiziari durante un procedimento legale a Londra che il suo vaccino anti-Covid può causare trombosi come effetto collaterale raro. Questa ammissione potrebbe aprire la strada a richieste di risarcimento multimilionarie, secondo i media britannici.
Le azioni legali contro AstraZeneca
Recentemente, un primo gruppo di famiglie, su un totale di 51, che aveva citato in giudizio AstraZeneca a Londra in relazione ai danni collaterali, talvolta fatali, attribuiti al vaccino anti-Covid prodotto dall’azienda, ha annunciato di aver rinunciato alla richiesta di risarcimento presso l’Alta Corte della capitale britannica. Secondo quanto riportato dal Daily Telegraph, questa decisione è stata presa considerando la possibilità concreta di respingere i ricorsi e di affrontare pesanti spese legali.
Le famiglie che hanno rinunciato hanno ribadito le loro ragioni, negando di essere etichettate come “teorici della cospirazione” e lamentando il fatto di dover abbandonare a causa di “tecnicismi” usati sia dall’azienda che dal governo per difendersi. Hanno anche insistito sulla legittimità della loro azione legale, sottolineando che altri continuano a perseguire cause simili nel Regno Unito e in altri Paesi, e hanno chiesto maggiore trasparenza.