Quale bonus utilizzare per rifare la facciata della propria casa e come fare? Il quesito riguarda i proprietari di casa che abbiano intenzione di ristrutturare la facciata esterna di un immobile non condominiale, con rimozione parziale dell’intonaco già esistente.

Gli interventi non si possono effettuare con il bonus specifico, l’agevolazione sulle facciate che, negli anni scorsi, assicurava il 90% di detrazione fiscale, sconto in fattura o cessione del credito (abbassandosi al 60% solo nell’ultimo anno di utilizzo), ma si deve considerare la detrazione del 50% delle ristrutturazioni.

Occorre, tuttavia, che si verifichino alcune condizioni essenziali. E bisogna fare comunque in fretta: la scadenza del bonus è fissata al 31 dicembre 2024.

Bonus facciata come fare per applicare il 50% di detrazione fiscale?

Quale bonus utilizzare per rifare la facciata della propria casa, immobile non condominiale? Il quesito riguarda tutti i proprietari che, entro il 31 dicembre 2024, possono ancora utilizzare il bonus ristrutturazioni da documentare con Comunicazione asseverata di inizio dei lavori (Cila) e possibilità di fruire della detrazione fiscale del 50 per cento delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici, come prevede l’articolo 16 bis del decreto del Presidente della Repubblica 917 del 1986 (Testo unico delle imposte sui redditi), nonché il comma 37, dell’articolo 1, della legge di Bilancio del 2022 (legge 234 del 2021).

Bonus facciata come fare per ottenere l’agevolazione sui lavori di manutenzione straordinaria?

Trattandosi di un immobile unifamiliare, la detrazione fiscale può maturare sulle spese effettuate per rifare la facciata entro la fine di quest’anno. Ma occorre che i lavori, dal punto di vista urbanistico – con ulteriore approfondimento nel regolamento comunale edilizio – siano qualificabili come manutenzione straordinaria e non ordinaria.

A tal proposito, si può far riferimento a quanto prevede l’articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 380 del 2001, secondo il quale si considerano interventi di manutenzione straordinaria “le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico sanitari e tecnologici, sempre che non alterino la volumetria complessiva degli edifici e non comportino mutamenti urbanisticamente rilevanti delle destinazioni d’uso implicanti incremento del carico urbanistico”.

Ristrutturazioni, quale distinzione tra manutenzione ordinaria e straordinaria?

L’articolo distingua gli interventi di manutenzione straordinaria da quelli di manutenzione ordinaria. Per questi ultimi, il punto 1 stabilisce che si tratta di “interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti”.

Ulteriori differenze e specifiche si possono riscontrare nello stesso articolo 3 per quanto concerne la definizione degli interventi di ristrutturazione edilizie, di restauro e di risanamento conservativo, nonché i lavori di nuova costruzione.

Agevolazioni per condomini sui lavori ordinari e immobili unifamiliari per interventi straordinari

Cosa avviene, invece, per l’utilizzo del bonus nei casi di manutenzione ordinaria? Tra questi ultimi rientrano gli interventi che prevedono unicamente la tinteggiatura della facciata degli immobili. In tal caso, la detrazione del bonus sulle ristrutturazioni del 50 per cento si applica per i soli lavori eseguiti sulle parti comuni di un condominio. Pertanto, la detrazione fiscale per la sola tinteggiatura non si può applicare per lavori riguardanti un edificio unifamiliare.

In quest’ultimo caso, a fare la differenza come abbiamo descritto nella parte iniziale del quesito, è la rimozione dell’intonaco, operazione che dovrebbe consentire a questa tipologia di lavori di poter essere qualificata come interventi di manutenzione straordinaria. L’inquadramento del lavoro deve essere effettuato, in ogni caso, consultando il regolamento del Comune dove si trovi l’immobile in merito a quanto si prevede per i lavori edilizi. Qui ulteriori chiarimenti in merito al bonus barriere architettoniche cambio infissi e ristrutturazioni.