I terremoti di fine aprile che hanno coinvolto i Campi Flegrei e Napoli hanno danneggiato anche lo stadio Diego Armando Maradona. Una parte dell’impianto resterà chiuso per tutto maggio a causa di alcuni lavori urgenti che dovranno permettere la prossima stagione di far tornare i tifosi azzurri.

Il Comune di Napoli ed il governo hanno nel frattempo approfondito i propri rapporti per capire se lo stadio del club di De Laurentiis potrà essere usato per gli Europei 2032.

Napoli, lo Stadio Maradona danneggiato dal terremoto: ecco dove sono i danni all’impianto

Stadio Maradona, cosa fare? E’ la domanda che non si pongono soltanto i politici napoletani, ma anche il governo e la Figc, interessate a capire se l’impianto del Napoli sarà pronto per gli Europei del 2032. I recenti terremoti che hanno colpito la città partenopea ed i Campi Flegrei hanno danneggiato una parte dell’impianto, costringendo ad interventi straordinari di manutenzione.

I Campi Flegrei sono una zona sismica che sono apparse spesso nelle cronache recenti a causa di diversi terremoti che hanno danneggiato abitazioni e spaventato gli abitanti. Anche diversi quartieri di Napoli sono stati toccati dai fenomeni sismici e la politica locale cerca di organizzare gli interventi per riparare i vari danni in città.

Le scosse di metà aprile hanno danneggiato le gradinate dell’anello inferiore dello stadio e in particolare nel settore B4. Sotto vi sono delle strutture realizzate per i Mondiali del 1990 e che negli anni sono state rimaneggiate varie volte: i tecnici hanno anche verificato che i terremoti non hanno danneggiato gli altri settori del Maradona, facendo turare a tutti un sospiro di sollievo.

La parte di Curva B resterà chiusa per lavori ben oltre i 45 giorni previsti dal primo intervento, iniziato il 22 aprile. I 113mila euro dell’intervento sono stati stanziati dal Comune.

Il Comune di Napoli ed il club di De Laurentiis continuano gli incontri in vista di Euro2032

Nel frattempo si gioca un’altra partita importante, quella per gli Europei del 2032. L’Italia li ha ottenuti insieme alla Turchia: per la prima volta due paesi non confinanti organizzeranno gli Europei insieme.

Il Diego Armando Maradona è uno degli stadi papabili per l’Italia, ma servono grossi interventi strutturali che i continui terremoti rischiano di aggravare. La Curva B è stata colpita da un cedimento strutturale e quindi gli interventi di ricostruzione sono stati organizzati per ridurre al minimo i disagi.

Il Comune di Napoli ed il governo hanno negli ultimi mesi discusso, coinvolgendo anche il presidente Aurelio De Laurentiis, su come intervenire e in che misura affinché l’Italia possa consegnare alla Uefa la lista definitiva degli stadi scelti. Il ministro per lo Sport Andrea Abodi ha comunque sottolineato che il tempo scorre e che non è auspicabile una brutta figura in campo europeo: servono stati belli, funzionanti e che diano prestigio al calcio italiano.

Circa un anno fa, vicino allo stadio Maradona, era stato trovato il cadavere di un uomo, morto probabilmente per entrare nell’impianto senza pagare il biglietto.