Chi è Baby Lasagna? Dopo la prima semifinale dell’Eurovision Song Contest 2024 andato in scena a Malmo in Svezia martedì 7 maggio, è diventato virale Baby Lasagna, il cantante che rappresenta la Croazia e canta un brano dal titolo “Rim Tim Tagi Dim“.
Ovviamente l’artista è passato in finale ed è subito diventato virale sul web. Ecco i dieci artisti che sono riusciti a superare la prima semifinale e si esibiranno nell’atto conclusivo di sabato 11 maggio:
- Serbia – Teya Dora con Ramonda
- Portogallo – Iolanda con Grito
- Slovenia – Raiven con Veronika
- Ucraina – Alyona Alyona & Jerry Heil con Teresa & Maria
- Lituania – Silvester Belt con Luktelk
- Finlandia – Windows95man con No Rules!
- Cipro – Silia Kapsis con Liar
- Croazia – Baby Lasagna con Rim Tim Tagi Dim
- Irlanda – Bambie Thug con Doomsday Blue
- Lussemburgo – Tali con Fighter
Chi è Baby Lasagna?
Marko Purisic, nato a Umago il 5 luglio 1995 (ha quindi 29 anni), è la vera identità di Baby Lasagna. La musica fa parte della sua vita fin da quando era solo un adolescente, tanto che dai 16 ai 21 anni e poi ancora dai 23 ai 25 è stato chitarrista nella rock band croata dei Manntra, trovando così fortuna in Croazia (con loro ha partecipato a Dora 2019, il contest croato per determinare il cantante rappresentante all’Eurovision, ottenendo il quarto posto con la canzone In the Shadows). Nel 2022 ha collaborato alla composizione di diversi brani per il dodicesimo disco in studio dei Mono Inc. e il suo aiuto ha portato all’ascesa del lavoro discografico in vetta alle classifiche in Germania, segnando un nuovo record di successo per il gruppo.
Nel frattempo però ha cominciato a scrivere canzoni in solitaria. Solo lo scorso anno ha deciso di intraprendere una carriera da solista e così è nato il progetto Baby Lasagna ed il successo è stato immediato, soprattutto con i brani IG Boy e Don’t Hate Yourself, But Don’t Love Yourself too Much.
Perché Baby Lasagna si chiama così?
Ma perché Marko Purisic ha scelto questo nome d’arte? Non certo da uno dei piatti tipici della cucina italiana. In inglese, l’espressione Baby Lasagna ha un significato diverso, ossia sta ad indicare “la pelle cadente e rugosa sulla pancia di una donna dopo aver dato alla luce un bambino“. Come spiega Urban Dictionary viene usata questa espressione perché “sembra che tu stia guardando una fetta di lasagna di lato“. Già da questo si può capire come il cantante all’Eurovision 2024 sia decisamente un personaggio particolare.
Non da meno il suo brano Rim Tim Tagi Dim. La canzone, tra pop punk, techno, metal, house, ha fatto subito impazzire il pubblico che l’ha piazzato così al primo nella classifica provvisoria dei favoriti alla vittoria, alternandosi con lo svizzero Nemo (che canta giovedì) e davanti alle ucraine Al’ona Al’oma & Jerry Heil con la loro “Teresa & Maria” e alla “nostra” Angelina Mango con “La noia”.
La canzone è stata scritta e composta interamente dallo stesso cantautore ed è stata ispirata da una possibilità di lavoro su una nave da crociera che l’artista aveva rifiutato. Il brano parla di un viaggio di un giovane ragazzo croato che lascia la propria famiglia per cercare un futuro migliore altrove. I temi affrontati nel brano sono quelli della famiglia, del viaggio, dell’abbandono, dell’ansia del futuro.
A proposito della Mango, vi ricordiamo che Angelina si esibirà nella seconda semifinale di giovedì 9 maggio. Ecco la scaletta della serata:
- Malta – Sarah Bonnici ‘Loop’
- Albania – Besa ‘Titan’
- Grecia – Marina Satti ‘Zari’
- Svizzera – Nemo ‘The Code’
- Repubblica Ceca – Aiko ‘Pedestal’
- Prima esibizione Big Five: Francia – Slimane ‘Mon amour’
- Austria – Kaleen ‘We Will Rave’
- Danimarca – Saba ‘Sand’
- Armenia – Ladaniva ‘Jako’
- Lettonia – Dons ‘Hollow’
- Seconda esibizione Big Five: Spagna – Nebulossa ‘Zorra’
- San Marino – Megara ’11:11′
- Georgia – Nutsa Buzaladze ‘Fire Fighter’
- Belgio – Mustii ‘Before the Party’s Over’
- Estonia – 5miinust e i Puuluup ‘(Nendest) narkootikumidest ei tea me (küll) midagi’
- Terza esibizione Big Five: Italia – Angelina Mango ‘La noia’
- Israele – Eden Golan ‘Hurricane’
- Norvegia – Gåte ‘Ulveham’
- Paesi Bassi – Joost Klein ‘Europapa’